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#FASHIONTRIVIA I cult della moda: shorts, minigonna, kilt e camicia bianca

Tutte le curiosità sui pezzi cult della moda: hot pants, minigonna, kilt e bermuda attraverso designer, film e personaggi che li hanno resi iconici
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HOT PANTS

Gli hot pants compiono 50 anni. Prima ancora delle PIN UP, delle pop star e delle modelle, negli anni ‘30, la tennista Alice Marble indossò dei pantaloni sopra il ginocchio, con i quali dominò i campi da gioco più prestigiosi del mondo. La maternità dei pantaloncini più discussi di sempre viene attribuita alla stilista italiana KRIZIA. A renderli celebri sono state le hollywoodiane Betty Grable, soprannominata “The legs” e Rita Hayworth. In Europa le pioniere degli shorts furono Brigitte Bardot, Jane Birkin e Sophia Loren. Sono stati proprio gli “hot pants” a diventare i protagonisti di uno degli eventi più importanti della pubblicità italiana. Nel 1973, Oliviero Toscani realizza uno scatto molto sexy di un lato B per una campagna pubblicitaria di Jesus Jeans, con il claim “Chi mi ama, mi segua”, creando molto scalpore ma allo stesso tempo affermandosi come un manifesto di emancipazione. Negli anni ’70 anche le assistenti di volo della compagnia “Southwest Airelines” erano al passo con la nuova tendenza, la loro divisa si componeva di hot pants rossi e una t-shirt arancione. Accessorio imprescindibile della serie televisiva Dukes of Hazzard, dove la divisa della co-protagonista Daisy Duke diventa storia della tv verso la fine degli anni 70’ oltre che un termine vero e proprio per definire quei succinti shorts di jeans: i daisy dukes.

MINIGONNA

La rivoluzione della moda degli anni ’60 nasce a Londra, nella boutique avanguardista di King’s Road: Bazaar. È proprio qui che Mary Quant nel 1965 inventa il capo più dirompente del secolo: la minigonna. Simbolo della mini e degli anni ’60 è la modella Twiggy, alla quale Mary Quant si ispirò per creare il suo pezzo cult. Quella di Twiggy è una bellezza nuova, minuta, quasi acerba, che rivoluziona i canoni estetici dell’epoca, fino a quel momento rotondi e sinuosi. Così come Twiggy, la minigonna incarna i valori di una nuova generazione che nutre il bisogno di emancipazione e cambiamento. La minigonna, non nasce per essere sensuale, ma come rifiuto dei vecchi costumi borghesi. I nuovi protagonisti della moda sono i giovani. Con gli anni, diventa un capo cult anche delle grandi maison: da Chanel, a Versace, ma anche Yves Saint Laurent e Paco Rabanne.

CAMICIA BIANCA

Il capo passe-partout che tutti hanno nell’ armadio: la camicia bianca. Le sue origini sono antichissime, pare che i Romani la importarono dall’Oriente, ma è dal 1300 che nelle corti si diffondono diverse fatture e modi di indossarla. I designer moderni l’hanno reinterpretata fino a destrutturarla. Per primi Coco Chanel, che la sostituisce ai corsetti e Christian Dior che la porta oltreoceano. Numerose saranno le star di Hollywood, e non solo, a renderla caposaldo del proprio abbigliamento. Maestro della camicia bianca diviene Gianfranco Ferrè, che addirittura scriverà un libro intitolato “La camicia bianca secondo me”. Ferrè fa della camicia bianca il fulcro del proprio lavoro, reinterpretandola fino a trasformarla in un capo couture. Nel 2015, il Palazzo Reale di Milano, ha ospitato una mostra in onore di tutte le camicie bianche dell’architetto della moda, intitolata “La camicia bianca secondo me. Gianfranco Ferrè, come l’omonimo libro.

A partire dagli anni ’80 e ’90, l’ondata di designer minimalisti destruttura e rivisita la camicia bianca con tono distrupitive: Martin Margiela, Helmut Lang, Jil Sander, Miuccia Prada, Rei Kawakubo.

KILT

Il kilt nasce nel ‘700 nelle Highlands da un imprenditore tedesco, che vedendo gli operai che lavoravano nell’abbattimento della legna per la sua fornace, decise di fornire loro un indumento più comodo, che col tempo è diventato parte della tradizione scozzese. Ancora oggi il kilt è realizzato in tartan, in passato il colore della trama serviva a distinguere un clan o una famiglia da un’altra. Moltissimi stilisti hanno reinterpretato questo antichissimo capo tradizionale. Prima fra tutti, Vivienne Westwood, che da anni propone il kilt tra le passerelle di moda uomo e moda donna. Alexander McQueen (che lo indosserà sul red carpet del Met Gala nel 2006 (al braccio di Sarah Jessica Parker), così come Jean Paul Gaultier, grande estimatore del kilt che indossa lui stesso.

BERMUDA

I bermuda sono un tipo di pantaloni con lunghezza al di sopra delle ginocchia. Sin dall’800 vengono utilizzati come divisa nei college inglesi. Prendono il nome dall’arcipelago delle Bermuda dove questo tipo di pantalone è molto utilizzato, sia in occasioni casual sia in occasioni formali. Vennero utilizzati dall’esercito britannico per gli stanziamenti in zone tropicali o particolarmente calde, oggi fanno ancora parte della divisa della Royal Army. La moda si è appropriata anche di questo capo, oggi proposto tra le passerelle dei designer più famosi come ad esempio Thom Browne, che li utilizza al posto dei canonici pantaloni da uomo anche per i completi formali.

 

GLI HOT PANTS

1 / 8
Daisy Duke indossa quelli che verrano chiamati "I daisy dukes" shorts in denim ultra sexy
Brigitte Bardot
Alice Marble
Betty Grable
Claudia Schiffer in Chanel
Adv by Oliviero Toscani
Sophia Loren
Le divise della compagnia aerea Southwest Airlines

MINIGONNA

1 / 7
Twiggy
Mary Quant
Twiggy
L'Emporio Bazaar
Betty Catroux
Paco Rabanne
Adv Versace

KILT

1 / 5
L'attore scozzese Ewan McGregor
Un look Vivienne Westwood
Jean-Paul Gaultier
Un look Moncler
Un look Thom Browne

BERMUDA

1 / 5
Thom Browne
Dior
Dolce & Gabbana
Gucci
MSGM

LA CAMICIA BIANCA

1 / 5
Mostra dedicata a Gianfranco Ferrè
Un look Jil Sander
Un look Prada
Un look Margiela

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