Fashion

Ermanno Scervino l'arte del ricamo

I valori della tradizione sartoriale di Ermanno Scervino incontrano il savoir faire contemporaneo evolvendosi in una femminilità ricercata che affascina. Entriamo nell'atelier per scoprire un percorso di tradizione e innovazione, lavorando su linee esatte, superfici tattili, dettagli ricercati e d'effetto

Ermanno Scervino fall winter 2021
Ermanno Scervino fall winter 2021
 
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Ermanno Scervino fall-winter 2021
Ermanno Scervino fall-winter 2021
Ermanno Scervino fall-winter 2021
Ermanno Scervino fall-winter 2021
Ermanno Scervino fall-winter 2021
Ermanno Scervino fall-winter 2021
Ermanno Scervino fall-winter 2021
Ermanno Scervino fall-winter 2021
Ermanno Scervino fall-winter 2021
Ermanno Scervino fall-winter 2021

Nel 2000 nasce Ermanno Scervino  con un concept essenziale: tutte le collezioni sarebbero state prodotte interamente in Italia avvalendosi di quella tradizione artigianale e sartoriale che fa del nostro paese la capitale dell'eccellenza produttiva. Da lì in poi l'evoluzione di Ermanno Scervino è stata votata alla valorizzazione della creatività e del saper fare, andando di pari passo con l'evoluzione dei bisogni del guardaroba contemporaneo e delle mutazioni di stile. Tuttavia i caposaldi dello stile Scervino sono rimasti nel tempo, iconici e iconografati in ogni collezione, attraverso continua innovazione e sperimentazione che definiscono la cifra della maison: il couture-à-porter. Tra questi elementi emerge il pizzo. Simbolo di intima carezza sulla pelle, sensualità, misticismo ed espressione di pura femminilità, sono molte le possibilità: pizzo plissettato, che crea arricciature tridimensionali a nido d'ape, il pizzo Chantilly, Macramè o Valenciennes nelle versioni più classiche, pur sempre reinterpretati e tavolte ibridati insieme alla pelle o alla maglieria (altro trademark inconfondibile della maison). Nelle collezioni Ermanno Scervino il pizzo è un medium che traccia l'identità di una nuova donna, capace di osare e che non desidera etichette.

Un tempo lavorazione adibita alla lingerie, o alla personalizzazione di accessori, come il velo delle spose ad esempio, è via via stato impiegato nella realizzazione di abiti veri e propri, top, giacche, inserita in maglie, lavorato con molteplici techiche fin dall'antichità: a mano con ago, fuselli o tombolo. Una lavorazione che trova la sua terra d’elezione a Firenze, prestandosi a molteplici interpretazioni, motivi, sovrapposizioni, layer e stratificazioni ingegnose. Il pizzo può essere voluttuoso, trasparente, pieno ed intricato, leggero o pesante, elegante per la sera e vezzoso se associato ad outfit sportivi, irriverente se entra in un contesto maschile. 

Nell’atelier di Bagno a Ripoli diverse generazioni lavorano fianco a fianco, le première, le capo-sarte, guidano le sarte più giovani, perché la complessa manualità necessaria alle creazioni Ermanno Scervino è frutto di un know-how unico, che richiede molta esperienza sul campo. All'interno dell'azienda convive quindi la tradizione che viene tramandata alle giovani generazioni mantenendosi viva e aggiornandosi grazie allo scambio umano.

«Dobbiamo stare attenti a non cadere in una facile nostalgia» afferma Ermanno Scervino «La mia volontà è tradurre quest’eccellenza in un linguaggio moderno. Infatti, se è vero che il marchio mette al centro del proprio design un artigianato su misura, tiene anche lo sguardo proiettato sulle più recenti lavorazioni e sulle tecniche di progettazione. Proprio per questo le nuove leve sono così importanti per noi: costituiscono uno sguardo fresco che può aiutare a proiettarci nel futuro, per offrire abiti un momento prima che le donne li desiderino».

Questa "fabbrica dei sogni" esalta la duttilità del pizzo grazie a lavorazioni innovative su materiali come pelle, chiffon, nylon e taffetas, con intagli e intarsi particolareggiati, che richiedono settimane di progettazione, danno vita ad un utilizzo del pizzo in chiave totalmente nuova anche su capispalla tecnici, maglieria e accessori, impiegando tessuti maschili come il pied-de-poule o reinterpretando capi tecnici come il piumino.

 «Il mio prêt-à-porter è quasi haute couture, perché questa è la norma con cui lavoro nel mio atelier» dice ancora Scervino «I miei abiti non vengono inariditi dall'industrializzazione ma resi preziosi dalle nostre lavorazioni sartoriali affidate a mani sapienti ed esperte che sanno riconoscere i tessuti, saggiarne la consistenza e fonderli insieme in un unicum armonico».

Il pizzo diventa quindi "daily", rifugge l'etichetta più scontata della sensualità e diventa "solo" uno dei tanti modi per creare look sempre più liberi dalle convenzioni, con un'anima attenta al corpo femminile e al desiderio di comfort della donna moderna. 

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L'artgianalità è made in Italy: Ermanno Scervino
L'artgianalità è made in Italy: Ermanno Scervino
L'artgianalità è made in Italy: Ermanno Scervino
L'artgianalità è made in Italy: Ermanno Scervino
L'artgianalità è made in Italy: Ermanno Scervino
L'artgianalità è made in Italy: Ermanno Scervino
L'artgianalità è made in Italy: Ermanno Scervino
L'artgianalità è made in Italy: Ermanno Scervino
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