Dries Van Noten: «Ora avrò più tempo per fare le cose che sognavo da tanto»
L'OFFICIEL celebra Dries Van Noten, il designer belga che lascia la moda dopo oltre 30 anni di carriera.
«La moda non è una professione... E un modo di vivere, è una sorta di dipendenza. Amo la moda e anche ora che sto lasciando il mio marchio continuerò ad amarla. Era arrivato il momento di salutare tutti quanti. Smetterò di disegnare le collezioni, ma sarò ancora coinvolto nella overview della maison (il suo marchio è ora satellite del gruppo spagnolo Puig, nda). Non è un grande addio ma sicuramente ora avrò più tempo per fare le cose che sognavo da molti anni». Con un annuncio a sorpresa Dries Van Noten, maestro belga di un certo esotismo concettuale e moderno, ha annunciato lo scorso marzo il suo addio al fashion system. Culminato nello show della Settimana della moda maschile di giugno a Parigi. Un au revoir in punta di piedi, discreto ed elegante come Van Noten è stato durante tutta la sua carriera. A segnare il goodbye una passerella che ha esplorato i capisaldi di quell'universo creativo che il designer belga ha costruito in oltre 30 anni. E che L'OFFICIEL ha raccontato attraverso shooting iconici. Niente celebrazioni. Niente nostalgia. Niente passato. Ma un nuovo, ultimo, capitolo di stile scandito da una collezione uomo e donna svelata nello schedule maschile: «Perché ho iniziato proprio nel menswear e mi sembrava giusto salutare tutti con uno show come questo».
Nella mente frame di una storia che, stagione dopo stagione, ha unito suggestioni etniche e universo underground, tailoring severo e colore gioioso, frammenti di mondi lontani e modernismo romantico. Dries Van Noten ora dedicherà sempre più tempo al suo amato giardino che circonda la grande casa di Ringenhof, a Lier, alle porte di Anversa, dove ho avuto il privilegio di essere suo ospite. E dove, davanti a un camino scoppiettante, mi ha confidato: «Non sono un designer romantico che vuole vivere nel passato, anche se in tanti lo pensano. Rispetto il passato ma cerco sempre di guardare e interpretare il futuro, che mi affascina. Non faccio couture... disegno prêt-à-porter. E sono molto severo su questo punto: se vuoi raccontare un sogno l'alta moda è lo spazio perfetto. Ma io sono più interessato alla realtà, a raccontare la mia idea di realtà». Una realtà meravigliosa che ci ha accompagnato in questi anni. Grazie monsieur Van Noten per averla condivisa con il mondo.
