Fashion

Angelina in the fab world of Mr. Plein

La perfume blogger Angelina Vangor incontra il suo designer preferito. In una conversazione a due su moda, bellezza e profumi, nella residenza di Cannes dello stilista

Il Designer Philipp Plein e la Perfume Blogger Angelina Vangor in total look Philipp Plein; PHOTOGRAPHY Valerio Mezzanotti & STYLING Aurora Giorgi
Il Designer Philipp Plein e la Perfume Blogger Angelina Vangor in total look Philipp Plein; PHOTOGRAPHY Valerio Mezzanotti & STYLING Aurora Giorgi

Angelina e Philipp non si erano mai conosciuti. Ma l’ammirazione reciproca li legava da un filo invisibile da tempo. Angelina Vangor è una perfume blogger e modella russa il cui look è costruito sulle collezioni di Philipp Plein, suo stilista d'elezione.

L’OFFICIEL ITALIA: Cosa rappresenta per te il teschio di Plein?
ANGELINA VANGOR: Il teschio di Philipp Plein non è una mera decorazione, ma un simbolo di forza. Il teschio contiene il nostro cervello, è la sede dell'intelletto; per l'alchimia simboleggia la divinità, la libertà dalla natura umana e una visione di infinita potenza e bellezza, che va oltre le nostre conoscenze. Per me è un segno di positività e credo sia per questo che Philipp l’ha scelto.

LOI: Condividi l’idea di Angelina?
PHILIPP PLEIN: Ognuno ha la sua interpretazione, quella di Angelina è profonda e significativa ed è questo ciò che mi interessa di più: tutti possono vedere ciò che vogliono nel teschio. Alcuni vi vedono la morte, altri la vita, chi il potere o l'energia. Per me è simbolo di completezza, qualcosa da celebrare: il mio amico, l'architetto Peter Marino mi ha regalato un dipinto che lo rappresenta proprio perché è a tutti gli effetti il marchio di fabbrica del brand.

LOI: Hai un tatuaggio del teschio?
PP: Sorprendentemente no. Ho tatuaggi che rappresentano Gesù e gli angeli, ho tatuato solo simboli religiosi. Sono molto religioso, sono cristiano e prego ogni giorno.

LOI: Abbiamo guardato sfilate online per quasi due anni. È stata un'esperienza che ti è piaciuta o non vedi l'ora di tornare agli show fisici?
PP: In generale credo che al giorno d'oggi i fashion show siano un grande spreco di denaro e anche qualcosa di superato. Naturalmente amo interagire con i miei clienti e con le persone in generale, perché questo crea un'atmosfera diversa. Gli eventi che ho organizzato erano sfarzosi e pensati per rendere felici i clienti, cosa per me molto importante. Molti brand si concentrano solo su pochi eletti ma per me la moda deve essere democratica. Quest'anno ho voluto provare qualcosa di nuovo, più adatto a questo periodo così diverso: da gennaio per il brand abbiamo cominciato a realizzare due spettacoli inanimati, creati da un artista digitale, Anthony, che ho conosciuto su Instagram, un artista NFT che ha prodotto un'intero show digitale per noi. Per la collezione S/S 22 ho lavorato con il fotografo Steven Klein, un mio grande amico. Abbiamo girato molte campagne insieme ed essendo anche un grande regista, abbiamo realizzato un corto metraggio con Megan Fox. È stata una grande novità per me: per le persone è diventato impensabile vedere una sfilata e aspettare sei mesi per acquistare un capo; la produzione deve andare al passo con i tempi di vendita.

LOI: Angelina ti è piaciuto vedere gli show online o li preferisci live?
AV: Non mi trovo d’accordo con Philipp. È vero, viviamo in un periodo di cambiamento, tutto è in digitale ed è facile acquistare i capi online, ma credo che con le sfilate in presenza si possa creare un rapporto più sincero con il pubblico. A me manca molto l'energia della passerella, delle modelle, il fruscio dei vestiti e mi manca vedere il designer uscire ed essere applaudito. Io vivo per le emozioni che provi nel vedere un abito durante la sua creazione, ecco perché compro dei vestiti, per far parte di quell’atmosfera.

LOI: Angelina lanceresti mai una collezione con Philipp?
AV: Potrebbe essere interessante progettare insieme un profumo. Sono una perfume blogger e ho sviluppato una linea di fragranze perla casa e presto uscirà anche la mia prima fragranza personale: tra poco andrò a Parigi per incontrare Bertrand Duchaufour uno dei “nasi” più importanti al mondo, creatore tra l'altro di magnifici profumi per L'Artisan Parfumeur per poter collaborare insieme. I miei profumi preferiti di solito sono molto dolci e intensi: amo l’ambra grigia, il muschio, certe varietà molto pregiate di vaniglia e il tabacco. Per Capodanno sarà disponibile una nuova collezione di diffusori per l’ambiente realizzati con gli aromi delle bevande alcoliche, che vengono associate al Natale in Russia.

LOI: Che differenza cè tra progettare una fragranza e una collezione?
PP: Quando ho deciso di realizzare il mio primo profumo ero inesperto rispetto al mondo delle essenze, ho dovuto imparare molto. Il primo odore che ricordo è legato a mia madre e sono stato entusiasta di aver collaborato con Alberto Morillas, una leggenda del settore (ha creato CK One e Acqua di Giò, nda). Non sapevo fosse il creatore del suo profumo preferito, quello che usava quando ero bambino, ed è stato come scoprire un livello di connessione tra noi ancora più profondo. Abbiamo discusso molto sulle mie aspettative, sul profumo forte e mascolino che volevo, che doveva anche essere fresco e pungente. Da poco abbiamo cominciato a progettare un nuovo profumo femminile: un'esperienza ancora più complicata per me, ecco perché ho chiesto consiglio a tutte le donne che mi sono vicine. Personalmente adoro le fragranze femminili, amandone la dolcezza, e a volte uso il profumo della mia ragazza.

LOI: Sei stato giudice di un concorso di modelle in Russia, come capisci se una modella sarà la prossima top model?
PP: Al giorno d’oggi non esiste più un’unico concetto di bellezza, si guarda molto al carattere della modella che non è più un manichino ma una donna con una forte personalità, come le vere top-model. Nell'era dei social media le persone vogliono sempre sapere dove sei e cosa stai facendo, ecco perché guardiamo più il carattere che al viso di una ragazza: una modella non deve essere più troppo alta o troppo magra. Dopotutto Kate Moss con le sue imperfezioni è diventata un'icona della storia della moda.

LOI: Angelina cosa ne pensi del concetto di bellezza?
AV: Ho un debole per la bellezza classica, adoro le modelle degli anni ‘90, ma allo stesso tempo mi ritrovo d’accordo con Philipp: non basta più avere solo un bel viso. Devi avere grandi obiettivi e un percorso chiaro in mente.

LOI: Philipp, c'è qualcosa che vorresti chiedere ad Angelina?
PP: Qual è il tuo sogno più grande?
AV: Mi piacerebbe trasmettere un messaggio di positività: non puoi raggiungere i tuoi obiettivi e realizzare i tuoi sogni se non sei una persona sicura di te e che sa cosa vuole dalla vita. Il mio sogno più grande non riguarda il lavoro ma le persone che amo, vorrei lasciare il segno, essere riconosciuta come creativa, fare qualcosa per rendere il mondo un posto migliore. E tu Philipp, senza cosa o senza chi non esisti?
PP: Credo che siamo il frutto di ciò che sperimentiamo nella nostra vita, sono le nostre esperienze passate a far sviluppare il carattere. Sia gli eventi belli che quelli brutti influenzano le nostre emozioni e sensazioni. Mia madre ha sicuramente giocato un ruolo fondamentale nello sviluppo della mia persona, perché mi ha cresciuto da sola, mio padre era un alcolizzato: un ricordo certo spiacevole che però mi ha fatto diventare la persona che sono oggi.

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La Perfume Blogger Angelina Vangor in total look Philipp Plein; PHOTOGRAPHY Valerio Mezzanotti & STYLING Aurora Giorgi
La Perfume Blogger Angelina Vangor in total look Philipp Plein; PHOTOGRAPHY Valerio Mezzanotti & STYLING Aurora GiorgiLa Perfume Blogger Angelina Vangor in total look Philipp Plein; PHOTOGRAPHY Valerio Mezzanotti & STYLING Aurora Giorgi
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La Perfume Blogger Angelina Vangor in total look Philipp Plein; PHOTOGRAPHY Valerio Mezzanotti & STYLING Aurora Giorgi
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