Interviste

Intervista a Marco Tomasetta di Montblanc: tra moda, cinema e scrittura

Scopri su L'OFFICIEL ITALIA la nuova intervista a Marco Tomasetta, il direttore creativo di Montblanc. Lo abbiamo incontrato a Parigi, durante la presentazione della collezione uomo per l'autunno inverno 2024.

person photography portrait wristwatch pants sitting adult male man shoe
Marco Tomasetta, il Direttore Artistico di Montblanc

Quello appena iniziato si prospetta già come un meraviglioso anno per Montblanc, che celebra il centenario di uno dei suoi pezzi più iconici, ovvero la penna Meisterstück. Non abbiamo molte informazioni sulle celebrazioni che la Maison ci regalerà quest'anno, ma abbiamo avuto una conversazione con l'attuale Direttore Artistico Marco Tomasetta.

Dopo essersi raccontato tra moda, scrittura e cinema, si è soffermato sul ruolo della scrivania, la nuova protagonista di Montblanc. L'abbiamo incontrato nella meravigliosa cornice della Ville Lumière, durante la presentazione della collezione uomo autunno inverno 2024-25.

Scorri verso il basso per leggere l'intervista completa a Marco Tomasetta, dal 2022 Direttore Artistico di Montblanc

L'OFFICIEL ITALIA: Parlaci della tua ispirazione...

MARCO TOMASETTA: Allora, riguardo a questa collezione, mi sono orientato sulla settima arte, il cinema. Ritengo che il cinema giochi un ruolo fondamentale nel mio approccio al lavoro creativo, sia per la sua influenza sulla mia visione del mondo sia perché, in un certo senso, guardare un film è un'esperienza senza tempo.

LOI: Quale ruolo ha avuto il cinema nel tuo percorso artistico?

MT: Il legame che ho con il cinema è profondo, considerando che così ho scoperto la moda come mezzo espressivo. Cinema, scrittura e cultura sono aspetti che ritengo fondamentali nella mia vita. Dopo quasi 25 anni di esperienza nel mondo della moda, in diverse Maison tra cui Dolce & Gabbana, Prada, Fendi, Louis Vuitton, Givenchy e Gucci, ho sviluppato la consapevolezza di quanto sia importante l'universo di ciascun marchio. Il cinema gioca un ruolo significativo nel mio processo creativo, aiutandomi a dare forma alle mie idee e a immaginare non solo un brand, ma anche l'essenza di una collezione. Mi appassionano particolarmente i film dei registi italiani, ma anche di quelli stranieri. 

LOI: Che valore ha per te lo strumento di scrittura?

MT: Non è un semplice oggetto, è una vera icona di trasmissione culturale. Questo è stato il mio punto di partenza e nutro un'ossessione per questa creazione, in quanto rappresenta il cuore del marchio. Questo oggetto mi ha guidato nella costruzione di ogni aspetto del mio lavoro, riflettendosi anche nei dettagli degli accessori che ho progettato. Inoltre, durante la mia visita all'archivio di Amburgo, ho potuto immergermi in uno spettacolare secolo di storia, con 100 anni di documentazione, non sempre sfruttata. Immaginatevi un pezzo di storia della scrittura, dalle epistole di Virginia Woolf alle opere di Oscar Wilde. 

1 / 4
La presentazione parigina di Montblanc
La presentazione parigina di Montblanc
La presentazione parigina di Montblanc
La presentazione parigina di Montblanc

LOI: Quando ti sei approcciato per la prima volta al brand che oggi dirigi?

MT: L'origine di questa passione risiede nel mio stretto rapporto con questo oggetto iconico, il quale, per di più, mi è stato donato da un caro amico, Alessandro Michele, nel 2002. Attualmente, utilizzo la mia Montblanc Leonardo, la stessa che utilizzava lui. Ne sono rimasto profondamente affascinato poiché, osservandolo mentre disegnava, ogni tratto sembrava trasformarsi in qualcosa di magnifico. 

LOI: Cosa ci fa una scrivania in questo spazio?

MT: L'atmosfera avvolgente del nostro showroom parigino trasporta chiunque in un set cinematografico. La vera star di questo spazio è la nostra scrivania, un'icona che incarna l'anima del marchio ancor prima di rivelarne il logo. Questo semplice pezzo di arredamento diventa per me un veicolo di comunicazione con i clienti e il pubblico, specialmente con la nuova generazione. È molto più di un semplice oggetto; è un punto di dialogo, un mezzo attraverso il quale esploro connessioni reali. Se trasferissi questa scrivania in un contesto diverso, la sua interpretazione cambierebbe a seconda di chi la osserva. 

LOI: Come ritieni si possa trasmettere alle nuove generazioni l'unicità di Montblanc?

MT: Questo aspetto è cruciale per me, poiché cerco di guidare e comunicare alle nuove generazioni quanto sia essenziale abbracciare la tecnologia senza dimenticare l'importanza dei momenti di riflessione personale in un mondo che spesso ci distrae facilmente. Il mio obiettivo è far comprendere alle nuove generazioni quanto Montblanc sia un marchio unico e quanto sia fondamentale mantenere viva l'arte della scrittura. 

LOI: Ritieni di aver cambiato le cose?

MT: Ho rielaborato tutte le collezioni, applicando la mia vasta esperienza nel campo della pelletteria. In questo processo, ho apportato miglioramenti ai materiali, rendendoli più gradevoli al tatto, e ho adattato le forme per renderle più contemporanee e avvolgenti. La funzionalità, naturalmente, è stata allineata alle esigenze attuali, pensando a un uomo moderno. In particolare, la linea Extreme è stata progettata per parlare direttamente ai giovani, con un tocco meno formale e più immediato.

«Scrivere non si limita alla mera azione di trascrivere parole su carta, ma si estende anche al disegno e all'espressione di concetti». 

LOI: La moda 'corre' troppo?

MT: Per quanto riguarda Montblanc, è importante incarni un'atemporalità intramontabile, esprimendo l'idea che la sua presenza nel panorama del lusso sia destinata a perdurare per sempre. Questa distinzione ci definisce come un marchio unico, uno stile di vita intrinsecamente collegato alle molteplici sfaccettature della vita quotidiana.

LOI: Cos'è la scrittura per te?

MT: È un'arte indescrivibile. Con i nostri straordinari strumenti, puoi plasmare un capolavoro di qualsiasi potenza artistica e impatto sociale. Non importa il tuo genere, è un'esperienza universale. Parliamo di un oggetto liberatorio, perché la scrittura è libertà. Ha attraversato le mani di figure iconiche, veri rivoluzionari che hanno usato questi strumenti per trionfare in epoche di lotte straordinarie.

LOI: Ed oggi, cosa sta accadendo?

MT: Oggi, purtroppo, vedo più limiti nell'era attuale rispetto alla mia. Andiamo sempre più avanti, ma a volte mi sembra di regredire. Molte espressioni del passato, dalle fotografie di moda ad altri aspetti, verrebbero criticate in modo eccessivo. Questo è il motivo per cui ritengo importante tornare a riflettere sulle origini, a immergerci nelle cose in modo approfondito. Troppo spesso si giudica superficialmente, senza comprendere appieno. Tuttavia, credo che l'attuale epoca sia ricca di opportunità e alternative.

LOI: Cosa ti emoziona davvero?

MT: Io ho sempre nutrito una profonda affinità per il lusso, un sentimento che si è radicato osservando attentamente il mondo del lusso che mi circonda. Molte persone che vivono in un contesto lussuoso, a prescindere dalla loro origine, spesso non riescono a coglierne appieno il valore e l'essenza. Per me, rappresenta non solo un interesse, ma una curiosità, una passione che si traduce in una ricerca incessante. L'aspirazione al bello è una costante nella mia vita, anche se sono consapevole che potrebbe rimanere un obiettivo inarrivabile. Ciononostante, trovo straordinaria la continua ricerca della bellezza. La mia vita è guidata dalla ricerca inesauribile di ciò che è esteticamente appagante.

Images courtesy of Montblanc

Tags

Articoli consigliati