Smell like a (contemporary) Angel: l'intervista a Hunter Schafer
Hunter Schafer è l’eroina di Angel Elixir, reinvenzione per la Gen Z (e non solo) della leggendaria fragranza Mugler all’origine di una nuova famiglia olfattiva, quella dei profumi gourmand.
Il successo di “Euphoria” e un personaggio al tempo stesso meravigliosamente fragile e determinato come Jules hanno fatto di Hunter Schafer un’icona contemporanea. Prima di essere notata dagli agenti del casting della serie HBO, realizzava disegni pubblicati anche sull’it blog Rookie, e faceva la modella a New York, con l’ambizione di iscriversi alla Central Saint Martins.
L’Officiel Italia: Quanto c’è di Jules in Hunter, e di Hunter in Jules?
Hunter Schafer: C’è molto di me in Jules. Ma ora mi sento più distaccata da lei rispetto a quando ho iniziato ad interpretarla. L’Hunter diciannovenne di allora si sentiva totalmente allineata alla Jules che abbiamo creato nella prima stagione con il regista Sam Levinson. Ma ora ho la sensazione di essere cresciuta in un’altra direzione.
LOI: Interpreti Tigris Snow nel prequel di “The Hunger Games: The Ballad of Songbirds and Snakes”. Cosa puoi dirci del tuo ruolo?
HS: Che è arrivato a sorpresa, la prima volta che ne ho sentito parlare è stato due giorni prima dell’audizione. Ero una grande fan dei libri e ho adorato interpretare quel personaggio perché, se fossi vissuta in quell’universo, sarei stata qualcuno di molto simile a lei, che è una fashion designer.
LOI: Cosa ritieni ci sia alla base della risposta del pubblico nei tuoi confronti?
HS: Non credo possa prescindere dal fatto che sono una trans all’interno di uno show di successo. Non ci sono molti trans in una posizione analoga di cui i media possano occuparsi. Credo che la Generazione Z sia uno spazio sociopolitico pronto ad accettarlo. Mi sento davvero piena di gratitudine all’idea di vivere in un momento storico in cui qualcuno come me può perseguire una carriera simile, e sono felice di poter contribuire a preparare lo spazio per far emergere altre persone come me. Cerco di portare in quello che faccio la massima autenticità. Negli ultimi cinque anni la rappresentazione mediatica delle persone trans ha registrato un mutamento di paradigma di 180°, se lo paragono a quella che era la situazione prima che iniziassi il mio processo di transizione.
LOI: I tuoi look sul red carpet mostrano un istinto sicuro sulla moda, Prada ti ha scelto come protagonista delle sue campagne. Che ruolo ha la moda nella tua vita?
HS: Sono molto attenta a come mi vesto quando sono coinvolta in situazioni ad alta visibilità mediatica, ma mi vesto in modo molto più semplice, funzionale e confortevole di una volta nella vita di tutti i giorni.
LOI: Sei il volto di Angel Elixir di Mugler, rilettura di una fragranza lanciata 30 anni fa che ha fatto la storia della profumeria. Cosa significa per te la bellezza e che rapporto hai con i profumi?
HS: La bellezza è una verità. Non puoi nasconderla o ricrearla. Non puoi fingere di non vederla. Semplicemente esiste. E ti cattura. Il mio rapporto con il profumo… Ricordo che da ragazzina notavo soprattutto la bellezza plastica dei flaconi, ad apprezzare il profumo di per sé ho cominciato relativamente tardi.
LOI: Cosa ti piace di Angel Elixir?
HS: Mi piace il suo punto di vista sulla femminilità, il fatto che ne riconosca la dualità, la complessità. Una femminilità di tipo basico si traduce spesso in una fragranza piatta, banalmente floreale. In Angel Elixir ci sono note dolci cui fanno da contrappunto elementi più intensi e boisé. Ci trovo una maggior corrispondenza con quello che provo a proposito della mia femminilità, che credo sia al tempo stesso cool e potente. Fondere un aspetto soft con uno più duro e powerful è quello che questa fragranza riesce a fare magistralmente. E poi è straordinariamente persistente. A livello di immaginario mi trasporta nello spazio cosmico, uno spazio che non immagino gelido e irrespirabile come quello reale, piuttosto la fantasia di uno spazio come una nuvola lattea, calda e confortevole. È una fragranza che evoca una forza che è al tempo stesso tenerezza. Mi piace spruzzarla nell’aria ed entrare in questa nuvola prima di uscire di casa, per sentirmi ancora più sicura di me.
LOI: Cosa trovi di diverso in Angel Elixir rispetto all’originale?
HS: Mi sembrano due fragranze sorelle, unite da una base boisé. L’Eau de Parfum classica sa di bergamotto, patchouli, vaniglia… Elixir vi aggiunge spezie metalliche e un’esplosione cremosa di fiori bianchi, sandalo e ancora vaniglia.
LOI: Nello spot diretto da Quentin Deronzier indossi un bodysuit disegnato da Casey Cadwallader, il direttore creativo di Mugler. Che sensazione ti ha dato?
HS: Mi sentivo come l’eroina di un film d’azione, strizzata in un outfit aderentissimo, coi tacchi alti, la classica silhouette delle donne in total black di Thierry Mugler...
LOI: Nello spot indossi anche una tuta digitale, ricreazione di un celebre abito di cristallo immaginato da Thierry Mugler nel ’98, e portato in passerella da Nadja Auermann...
HS: Quel bodysuit era una cosa viva, per realizzarlo mi hanno sottoposto a una scannerizzazione in 3D, sono dovuta entrare in una gabbia con 300 obiettivi e assumere diverse pose, mi sono sentita come un personaggio di un video game.
LOI: Cosa associ a un brand come Mugler?
HS: Ogni appassionato di moda è stato ore e ore su YouTube a guardare le sfilate di Mugler. Nessuno show è comparabile ai suoi in termini di performance, dedizione alla costruzione di un mondo immaginario e creatività sfrenata.
LOI: “Non fidatevi degli angeli”, recitava il primo claim di Angel. Come definiresti l’angelo contemporaneo di Angel Elixir?
HS: Come qualcuno che si muove con grazia e potere, che sa usare la propria delicatezza come una forza e una fonte di potere. Qualcuno che rappresenta il meglio della femminilità e il meglio della mascolinità, e di tutto quello che ci sta in mezzo, per proiettare le proprie fantasie nella realtà.