Angel: la donna secondo Mugler
Il miglior RIP per Thierry Mugler? Celebrare il suo profumo / talismano, Angel, espressione perfetta della sua visione della donna.
È il 1992: Thierry Mugler lancia il suo primo profumo, Angel, apripista di quella che diventerà una tendenza dominante nella profumeria, la moda dei profumi gourmand. Mugler voleva un profumo che gli ricordasse l'infanzia, una sorta di madeleine proustiana che riunisse la scia vanigliata del profumo di sua madre, Shalimar, e lo zucchero filato che mangiava da bambino. Scelta tra 630 formulazioni diverse create da Olivier Cresp, la fragranza, dalla partenza fruttata di bergamotto, mandarino, pesca e albicocca, è caratterizzata da un fondo immediatamente riconoscibile, love or hate, di patchouli, vaniglia e caramello, reso quest'ultimo da una nota pralinata sintetica, l'etilmaltolo.
Un profumo caldo racchiuso in un flacone che sembra intagliato nel ghiaccio, di un azzurro freddo, uno dei suoi colori preferiti, una stella a 5 punte come quella che lo stilista ha sempre cercato nel cielo notturno, con funzione di angelo guardiano. Angel si impone come lo choc olfattivo degli anni '90, totalmente addittivo per un'intera generazione. A decretarne il successo contribuisce indubbiamente la campagna pubblicitaria, scattata dallo stesso Thierry Mugler con due delle sue modelle feticcio. La primissima immagine mostra Estelle Léfébure su un grattacielo di New York, con il claim "Méfiez-vous des anges", non fidatevi degli angeli, la seconda, quella che si imporrà nell'immaginario collettivo, ritrae Jerry Hall in abito da sirena sulle dune bianche del deserto del New Mexico.