La demi-couture corsara di Marni e la sfilata primavera estate 2025
Francesco Risso alla Milano Fashion Week porta una collezione che è un mix di eleganza d'antan revitalizzata con silhouette sartoriali, volumi audaci e dettagli ricercati.
Un successo la sfilata di Marni per la primavera estate 2025 lo conquista prima ancora di iniziare. L'attesa va per le lunghe (quasi un'ora di ritardo, alla Marc Jacobs dei tempi d'oro), ma gli ospiti, anziché innervosirsi, si godono l'atmosfera, accogliente nella sua essenzialità. Addirittura abbassano il tono della voce e, nella sala per una volta priva di musica, aleggia un silenzio intimo, quello che solo con gli amici più cari ti puoi permettere. Poi inizia lo show e il silenzio si fa attento, perché quello che Francesco Risso manda in scena è qualcosa che non ti aspetti, pur restando decisamente Marni nell'attitude.
Si parte da un bianco e nero di corti giacchini e pants attillati per inoltrarsi in un crescendo di silhouette da atelier, con abiti-bustier pennellati sul corpo, completi giacca over e gonna longuette con orlo a corolla, abiti dalla scollatura procace che si aprono in sontuose skirt a ruota. Bellissimi anche i volumi ampi delle proposte più daily, con bluse dal collo montante e calzoni che sembrano scolpiti. Per arrivare al finale, tra cappottini da gran sera con la schiena sbuffante e mises incrostate di ricami floreali, luccicanti. Il tutto completato da giganteschi cappelli, che donano un tocco tra il concettuale e il corsaro. Applausi generosi accolgono il designer a fine sfilata e sono meritati per come ha saputo ripensare in chiave cool certi capisaldi dell'eleganza d'antan.