Fashion Week

Lo spirito trasversale della LFWM

In scena la teatralità di Charles Jeffrey LOVERBOY l'immaginario naïve di Bethany Williams e l'esotismo di Edward Crutchley.
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Dopo aver ricevuto il Woolmark International Prize, Edward Crutchley ritorna in scena con una collezione Autunno Inverno 2020-2021 neo-cubista.  La sua ricerca è ricca di reference esotiche in particolar modo la cultura filippina, africana e scozzese. Una collezione internazionale che conserva il trionfo della lana merino inglese e mohair certificata da Woolmark Company. Ad accentuare il lavoro di Crutchley, gli head piece di Stephen Jones con una reinterpretazione dei copricapi tipici della popolazione Namibiana.
Candidata invece al Premio LVMH 2019 e vincitrice del British Emerging Talent, Bethany Williams ha presentato il suo show al Truman  Brewery Space, location ufficiale del Fashion Britsh Council. Una collezione inclusiva per il futuro che ha supportato il Magpie Project charity. Un inno alla speranza, l’opera della designer britannica strizza l’occhio all’immaginario naïfe e all’arte tribale. Tagli sartoriali inaspettati e una palette per lo più composta dai colori primari che vengono scanditi da un perfetto ritmo cromatico.
Più dissacrante l’inferno di Charles Jeffrey LOVERBOY è uno scenario magico e stupefacente in cui performer e modelli esibiscono le creazioni del designer inglese. Lui preferisce definirli ‘Danders’ ma di fatto il nome suggerisce il rifermento all’estetica dandy. Una messa in scena impeccabile fatta di crinoline, tartan, fantasie psichedeliche, ma anche dettagli funzionali. Durante lo show non è mancata la sua teatralità anima distintiva della sua firma che ha acceso l’intero Battersea Art Center di Londra. 

Charles Jeffrey LOVERBOY 

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Bethany Williams 

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Edward Crutchley

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