Raffaele Ascione interpreta Schiaparelli
Raffaele Ascione è un artista eclettico: designer e illustratore. Per noi interpreta, con una visione molto personale, la couture di Schiaparelli
L’O: Considerata un’arte minore, l’illustrazione è invece un mezzo che ha resistito negli anni e che oggi continua ad affascinare, proprio perché in grado di fermare la bellezza cristallizzata in un attimo. Come si riescono ad esprimere sensazioni, gioie, turbamenti attraverso un tratto di penna?
RA: «È una cosa molto organica, da illustratore sono sempre le emozioni e i sentimenti che condizionano il tratto e il mood. Quando sei onesto con il disegno, il resto “scorre”. E quando riesci a lavorare in questo modo, chi osserva il tuo lavoro, riesce a sentire il sentimento che ci hai messo».
L’O: Il potere dell’illustrazione è quello di non avere bisogno di parole o di traduzioni per veicolare un messaggio. In che modo ti ha conquistato e perché?
RA: «Ho disegnato sin da quando ero un bimbo. E quando ho scoperto Egon Schiele e Alphonse Mucha, ho capito ben presto che era quello che volevo fare da grande. E oggi fa parte di me».
L’O: Come è cambiata oggi l’estetica femminile nel disegno? E come è cambiata l’illustrazione di moda e degli abiti negli anni?
RA: «Secondo me è cambiata con l’avvento del digitale, lo stile dei disegni e delle illustrazioni cambia in continuazione; con l’utilizzo di tecnologie nuove nasce un mondo nuovo di illustrare, più moderno. Oggi si possono incontrare molte più opere astratte, collage e disegni molto più minimali realizzati con il computer. Personalmente apprezzo molto il disegno quasi artigianale mescolato con altri media. Mi piace vedere dettagli di illustrazioni disegnate a mano che sono magari mixate con materiali diversi. Aprezzo molto il tratto “naturale” della mano».