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SISYPHUS / TRANS / FORM: dal mito alla società moderna

Dimitris Papaioannou presenta Sisyphus/ Trans / Form: una performance per la Collezione Maramotti e I Teatri di Reggio Emilia
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Il noto artista greco e coreografo, Dimitris Papaioannou, ha presentato ieri in anteprima, lo spettacolo “Sisyphus / Trans / Form" negli spazi della Collezione Maramotti a Reggio Emilia. La performance si terrà dal 24 al 27 ottobre 2019 (un totale di sei repliche) sempre negli spazi della collezione. Un progetto inserito nel contesto più ampio del Festival Aperto di Reggio Emilia, arrivato alla sua undicesima edizione e che promuove spettacoli di danza, musica e teatro in tutta la città.
Papaioannou è un artista a tutto tondo. Nasce come pittore e fumettista per poi nel 1986 fondare l’Edafos Dance Theatre, un veicolo originale e precorritore dei tempi, in cui potesse esprimere la sua creatività a 360 gradi, attraverso produzioni sceniche originali, ibridi tra teatro fisico, danza sperimentale e arte performativa. Con “Medea” del 1993 arriva il successo, ma è nel 2004 con il suo allestimento delle cerimonie di apertura dei Giochi Olimpici di Atene che raggiunge il pieno riconoscimento internazionale. Ultima grande prova del suo talento, nel 2018: è il primo artista invitato a creare un nuovo lavoro per il Tanztheater Wuppertal Pina Bausch; “Since She” dedicato alla grande coreografa. A Reggio Emilia presenta un lavoro dedicato al mito di Sisifo, negli spazi della Collezione Maramotti, negli ambienti che in passato avevano ospitato la fabbrica originale della famiglia e che sono stati convertiti nel 2003 dall’architetto Andre Hapgood per raccogliere l’immensa collezione d’arte di Achille Maramotti, fondatore di Max Mara e appassionato collezionista d’arte. L’edificio oltre a contenere una serie di opere di immenso valore (quando lo spazio era ancora una fabbrica, le stesse si trovavano nelle stanze accessibili a tutti, sarte e operai), tra cui Acconci, Bacon, Basquiat, Bhabha, Burri, Clemente, Fontana, Manzoni, Schifano, Merz, Manzoni, per citarne alcuni, visitabile gratuitamente previa prenotazione. In parallelo la collezione organizza mostre temporanee e progetti commissionati a giovani artisti. Al momento sono esposte le opere di Mona Osman e di Helen Cammock, vincitrice della settima edizione del Max Mara Art Prize for Women e nominata al Turner Prize 2019.

La performance “Sisyphus / Trans / Form” si inserisce perfettamente in questa dimensione di arte e coinvolge il pubblico, spettatore attivo. Sisifo è un uomo, che come ammette Papaioannou stesso è “un working class hero”, il muro che trascina sulle spalle è metafora del peso emotivo, delle preoccupazioni che lo attanagliano, e come nell’omonimo saggio di Albert Camus, la sopportazione diventa l’unica chiave per la sopravvivenza. In scena lo stesso Papaioannou, assieme al suo gruppo di attori che si contorcono, faticano, riscaldati da un’unica luce trascinata sul set dallo stesso coreografo. Scena culminante l’evirazione di Sisifo e la lotta con la donna, che, vincitrice, spoglia l’uomo delle sue vesti, per indossare il suo completo. Sarà Papaioannu a renderle il membro dell’uomo. E’ anche lei Sisifo e trascina con sé il muro che si sta sgretolando. Uomo e donna allo stesso modo sono costretti a sopravvivere in una dimensione di fatica e dolore. 

I biglietti per lo spettacolo sono in vendita sul sito www.iteatri.re.it e presso la biglietteria del teatro Municipale Valli (giorni e orari di apertura sul sito www.iteatri.re.it). Eventuali biglietti disponibili saranno messi in vendita presso la Collezione Maramotti, a partire da un’ora prima dello spettacolo. Da non perdere: Dimitris Papaioannou incontrerà il pubblico dello spettacolo al termine della performance delle ore 19.00 del 26 ottobre.

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