I primi weekend in montagna? Al Six Senses Crans-Montana
Un hotel improntato alla sostenibilità, con una spa perfetta per ricaricarsi, rilassarsi, recuperare la piena funzionalità fisica e riconnettersi con il proprio io.
Con la sua location in un hot spot per sciatori e golfisti, il Six Senses Crans-Montana è una meta attrattiva tutto l’anno, per gli sportivi come per i più pigri, quelli che la montagna amano vederla dalle grandi vetrate, adorano nuotare nella piscina indoor quando fuori nevica e trascorrerebbero tutto il giorno nella spa di 2000 metri quadri, tra sauna finlandese, una seduta di Biohacking, o una sessione di meditazione guidata e sound healing con Renate. Per non parlare di massaggi decontrattanti, rilassanti, di bendaggi e scrub purificanti o nutrienti, di facials liftanti e rimodellanti. O del programma Sleepon, per monitorare la qualità del sonno, tramite un anello e una app invece che con strumenti più invasivi che rischiano di falsare i risultati stessi del test perchè sono così fastidiosi da rendere problematico l'addormentarsi. E che l’eccellenza della spa faccia la differenza, è una certezza per gli habitués dei Six Senses, sicuri di trovare qui come a Yao Noi o a Roma terapisti dalla manualità e dalla capacità di “sentire” i blocchi e gli squilibri del corpo di chi toccano, e in grado di risolverli, o per lo meno di metterli nelle condizioni di iniziare un processo di self healing. Ed è sempre interessante la scelta di brand cosmetici, almeno uno dei quali locali (in questo caso lo svizzero Dr. Burgener), oltre a Ground e Subtle Energies.
Marchi coerenti con la filosofia di sostenibilità identitaria del brand, ingegnerizzata fin nei minimi dettagli negli ambienti e nelle pratiche dell’hotel, come ad esempio la compensazione dell’impatto causato al territorio per la costruzione del complesso con un ampio progetto di riforestazione, o l’utilizzo di materiali locali, a partire dalla facciata in quarzite, larice e quercia e dal tetto in ardesia dell’hotel, ispirato ai classici chalet svizzeri.
Le stanze sono ampie, con una vetrata a tutta parete per portare la natura all'interno, e terrazze per poter respirare la purezza dell’aria in qualsiasi momento della giornata. Realizzate in legno, pietra grigia e bei tessuti bouclé, in una palette di grigio e nocciola, sono confortevoli e la doccia di pietra venata di iridescenze minerali trasmette una fantastica sensazione di benessere. E’ sempre aperto il ristorante Wild Cabin, con un menu che rivisita i classici piatti svizzeri, dove la mattina a colazione non si può non provare (e pazienza per le calorie) uno smoothie proteico al cacao e ai datteri assolutamente addittivo e dove innamorarsi del nuovo marchio locale di té Chanoyu. La sera Byakko, l'ottimo ristorante giapponese intitolato alla leggendaria tigre bianca, è particolarmente animato e super accogliente, con le sue tende di velluto ciliegia e le abat jour rosse, e durante i weekend è uno dei ritrovi parties parties parties di Crans.
L'Earth Lab, vero e proprio incubatore di buone pratiche di vita a zero rifiuti, propone diverse esperienze, tra cui la creazione di candele profumate con l'olio esausto utilizzato in cucina. La sala fitness è attrezzata Technogym, lo ski concierge si occupa di tutti i dettagli per mettervi in condizione di godervi i 140 km di piste locali.
A una ventina di minuti di macchina dall'hotel, vale assolutamente una visita la Fondation Opale, dedicata all'arte aborigena contemporanea. E non si può ripartire senza acquistare la tenerissima Charlotte, la marmotta/pupazzo il cui ricavato viene devoluto a diversi progetti di sostenibilità locale, come l'iniziativa "Wolves & Cows", un sistema di suoni e luci spaventare i lupi in modo da preservare entrambe le specie.