Viaggi

Gallipoli tra i borghi “made in Europe”

Sei borghi marinai si uniscono in un unico progetto, per raccontare con musica, letteratura, arte, artigianato e cibo la loro (che è anche la nostra) storia.
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Parlando di viaggi, cosa ci manca di più? Il blu del mare.

Ed è questo colore – che nel logo del Blu European Festival si muove come le onde sulla battigia – ad accumunare sei borghi di pescatori sparsi nel Vecchio Continente. Luoghi che ora ci possono sembrare lontani: Pyrgos in Grecia, Bermeo in Spagna, Viana do Castelo in Portogallo, Durres in Albania, Herceg Novi in Montenegro e Gallipoli in Italia, insieme precursori in un progetto di turismo lento, “made in Europe”.

Un progetto che presenta  – ora in un contest fotografico on line (#blumemories) e a giugno per la parte italiana nella Galleria dei Due Mari di Gallipoli –, luoghi con una forte identità, dove è importante preservare il mare e promuovere le comunità di pescatori ancora presenti.

Luoghi che possono essere la meta di prossimi viaggi, in un'ottica slow, che permetta a passo lento di conoscere la gente, la natura e la cultura. Un racconto iniziato  tramite il Blu European Festival (brand del progetto FishFest, cofinanziato dal programma COSME dell’Unione Europea) che ha presentato le località marine e la loro storia non solo attraverso artigianato, tradizioni e cultura, ma anche con i sapori.

Quei sapori che, un tempo, attraversavano il mediterraneo in lungo e in largo, ed erano merce di scambio: le olive, l'olio extravergine, le sardine, il tonno, oltre  una quantità di pani che resistevano al tempo, come i taralli pugliesi e, non ultimi i vini. Vitigni come il Negramaro, alla base del Rosato del Salento, l'Asyrtiko e il Robola dell'Elide, e ancora il Txakoli della Biscaglia, che nella loro sapidità riescono a catturare il sapore del vento e del mare.

E ancora una volta fanno venire voglia di viaggiare.

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Gallipoli
Gallipoli
Bermeo
Viana do Castelo

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