Franciacorta da vivere
Ogni stagione è buona per immergersi in una delle zone più importanti della viticoltura italiana, un territorio tra borghi di campagna e aziende prestigiose, gite lacustri e in città, ma soprattutto memorabili degustazioni enogastronomiche.
Rapida ascesa. Pur vantando una lunga storia, il nuovo corso della vitivinicoltura della Franciacorta inizia a tutti gli effetti al principio degli anni Sessanta con la nascita delle prime cantine. Sul finire del decennio successivo l'enologia italiana vive una fase di grande fermento e in Franciacorta diversi imprenditori si danno da fare. La crescita è rapidissima fino alla Franciacorta odierna, punto di riferimento nazionale per la produzione di spumante. La produzione e la commercializzazione di metodo classico ha assunto un'importanza sempre maggiore dai primi anni Duemila a oggi, tanto da fregiarsi del marchio DOCG e farsi conoscere nel mondo enologico per l'alta qualità raggiunta — tanto che il nome ‘Franciacorta’ è nel tempo diventato sinonimo del medesimo vino DOCG prodotto nei numerosi vigneti della zona. Nel 1995 alla Franciacorta è stato assegnato il primo rifermentato in bottiglia italiano con la denominazione DOCG, ottenuto da uve Chardonnay e/o Pinot Nero e/o Pinot bianco, prodotto in tre tipologie: Franciacorta, Franciacorta Satèn e Franciacorta Rosé. A queste s’aggiungono il Millesimato e il Riserva che necessitano di affinamenti più lunghi. Dal luglio 2008, poi, con la pubblicazione del nuovo disciplinare, il nome della DOC "Terre di Franciacorta", utilizzata per i vini fermi rossi e bianchi, è stato sostituito con Curtefranca.
La superficie vitata attuale supera i duemila ettari; l’incremento di tale superficie oggi ha subito una frenata, principalmente a causa delle scelte del Consorzio Franciacorta volte a non creare un eccesso di offerta per salvaguardare i produttori del suo prezioso territorio.
Gemma del territorio. L’origine morenica di queste zone dona ai terreni una straordinaria ricchezza e varietà minerale che, unita all’eterogeneità dei suoli e allo speciale microclima, costituisce uno degli elementi distintivi di questa viticoltura d’altissima qualità. La Franciacorta rappresenta un’importante riserva di biodiversità ed è proprio su questa consapevolezza che il Consorzio Franciacorta s’impegna da anni a sviluppare una viticoltura capace di tendere all’equilibrio con l’ambiente circostante. Principio guida della strategia è la sostenibilità ambientale, perseguita valutando gli effetti immediati e futuri di ogni intervento sul territorio, sia dal punto di vista ambientale, sia economico. Solo così si migliora la conoscenza del suolo e del territorio riguardo a potenzialità, limitazioni e impedimenti, al fine di ottimizzare la produzione nel rispetto delle risorse privilegiando la scelta di materiali ecocompatibili e, quando possibile, di fonti d’energia rinnovabili. Con oltre il 66% dei vigneti biologici, la Franciacorta è, inoltre, una delle prime denominazioni a livello internazionale per quota di viticoltura biologica.
In agenda. Sono numerosi i progetti che ogni anno coinvolgono il territorio e gli enoappassionati, primi fra tutti il Festival in Cantina e il Summer Festival, durante i quali la Franciacorta si racconta attraverso i suoi protagonisti. In occasione di queste ricorrenze, le cantine, i ristoranti e le strutture ricettive aprono le porte per visite, attività, eventi e menù a tema: un’occasione imperdibile per riscoprire le bellezze di questa terra attraverso i suoi vini, prodotti e cibi. Le occasioni di conoscere Franciacorta anche fuori dal territorio non mancano, grazie ai vari festival itineranti che ogni anno il Consorzio organizza in diverse città d’Italia per incontrare gli esperti di settore e chiunque voglia approfondire le proprie conoscenze su questo vino straordinario attraverso banchi d’assaggio e seminari dedicati alle diverse tipologie. Questi festival, dopo anni di successi, sono approdati anche all’estero, facendo tappa in alcune città come Zurigo, Monaco, Londra, Vienna, Tokyo e New York. Negli ultimi anni si è consolidata la consapevolezza dell’importanza di dare risposta ai segnali positivi che arrivano dai mercati stranieri dove consumatori e operatori manifestano un sempre crescente apprezzamento nei confronti di Franciacorta.
Arte e storia. La storia della Franciacorta, è stata fortemente segnata dalla presenza di ordini monastici che hanno introdotto la viticoltura sul territorio. Dal ‘500 al ‘700 è stata inoltre luogo di villeggiatura per la nobiltà bresciana e milanese, che qui ha fatto costruire splendide ville immerse in grandi parchi. Ecco i piccoli e grandi tesori d’arte e storia che disegnano il territorio, tutti da visitare: l’Abbazia Olivetana di San Nicola a Rodengo Saiano, il Borgo del Maglio a Ome, il Convento dell’Annunciata sul Monte Orfano a Rovato, Palazzo Monti della Corte e Palazzo Torri a Nigoline di Corte Franca, la Pieve romanica di Santa Maria Assunta e Villa Lechi a Erbusco e il Monastero cluniacense di San Pietro in Lamosa a Provaglio d’Iseo. A Brescia, invece, abbiamo: il Museo di Santa Giulia e l’Area archeologica del Capitolium — entrambi patrimoni UNESCO — Piazza Paolo VI e Piazza della Loggia, da dove, ogni anno parte la mitica Mille Miglia. turismobrescia.it | bresciamusei.com
Natura. In Franciacorta, fitti boschi fanno da quinta ai filari di viti e alle coltivazioni di ulivi, parchi tutelano aree di particolare interesse paesaggistico e naturalistico e torrenti solcano col loro percorso tortuoso i fianchi delle colline. Per chi ama la natura, in Franciacorta e dintorni, spiccano innumerevoli meraviglie: le Torbiere del Sebino — Riserva Naturale della Regione Lombardia dal 1983 — l’Orto Botanico di Ome, le Cascate di Monticelli Brusati, il Parco delle Colline di Brescia, il Parco della Santissima a Gussago, il Parco dell’Oglio Nord, le Piramidi di Zone — le piramidi d’erosione più imponenti d’Europa — e il Lago d’Iseo con Monte Isola — la più grande isola lacustre abitata del Vecchio Continente.
Gastronomia. La ristorazione in Franciacorta si muove fra tradizione e sperimentazione ed è espressa al meglio nei numerosi ristoranti, trattorie e agriturismi della zona. Tipico della Franciacorta in tavola, è l’incontro tra la cucina contadina di carni dell’entroterra con quella di pesce del vicino Lago d’Iseo. I due piatti più famosi della Franciacorta sono sicuramente il manzo all’olio di Rovato e la tinca ripiena al forno, specialità di Clusane, piccolo borgo di pescatori vicino a Iseo. Dal Lago d’Iseo proviene anche la rinomata ‘sardina’ — più correttamente detta agone — che col suo sapore unico e deciso ha saputo conquistarsi il riconoscimento di presidio Slow Food.
Sport. La Franciacorta ben si presta a essere esplorata a piedi e in sella alla bicicletta. Vari itinerari si snodano da Brescia a Iseo, alla scoperta delle colline e dei panorami. I percorsi sono alla portata di tutti, dalle famiglie con bambini agli enoturisti desiderosi di conoscere da vicino la Franciacorta, e toccano piccoli borghi, punti panoramici, cantine e luoghi d’interesse storico-artistico. La Franciacorta dispone inoltre di un campo da golf a 27 buche e di vari maneggi che consentono di fare passeggiate a cavallo e in carrozza tra i vigneti. Sul vicino Lago d’Iseo si possono praticare vela, surf, sci nautico e pesca.