Il "new brit" di S.S Daley, «la mia fiaba queer ed elegantemente kitsch»
S.S. Daley inaugura il portfolio "Menswear new wave" che presenta i creativi che stanno portando avanti un cambiamento del vestire maschile “altro” rispetto a quello dei mega brand. In una visione di mascolinità multipla, raccontata ridisegnando i confini tra arte, moda e artigianalità. Guardando a grandi disruptive come Vivienne Westwood, Claude Montana, Jean-Paul Gaultier e Lee Alexander McQueen. O a icone contemporanee come Harry Styles.
Steven Stokey-Daley nasce nella periferia di Liverpool e tra i 18 e i 19 anni lavora al Mc Donald locale - definendosi (fieramente) appartenente alla working class. Si laurea in fashion design alla University of Westminster e si forma, da stagista, da Tom Ford e Alexander McQueen. La vera ispirazione è però sua nonna, sarta, che lo aiuta a confezionare molti dei capi delle prime collezioni del suo marchio, S.S. Daley. «Mi ispiro a idee vecchie, superate e kitsch della tradizione britannica. Do loro una seconda vita e le traspongo in un contesto moderno dalla mia prospettiva operaia». Intervistato dopo la vittoria del LVMH Prize nel 2022 diceva «pensate a cosa potrebbe dire di me Boris Johnson - l'ex premier britannico conservatore - se mi dovesse incontrare, io che ho preso l'elite a lui tanto cara e ne ho cambiato i connotati estetici trasformandoli in una fiaba queer». Il suo lavoro piace ad Harry Styles, che indossa S.S. Daley nel video del singolo "Golden".
Un momento decisivo «perché mi ha spinto a creare una collezione, visti tutti i pre-order sull'e-commerce che ho ricevuto». Scolaretti in calzoni corti, gentiluomini con cappelli adorni di fiori. Le ispirazioni vengono da ogni dove. Dalla poesia - tanto che Sir Ian Mckellen gli chiede di partecipare alla sfilata autunno inverno 2023, durante la quale recita alcuni versi dagli "Idilli del Re" di Alfred Tennyson - alle ceramiche inglesi, o ancora il teatro, protagonista durante la pandemia della sfilata S/S 2022, con gli attori dello Youth National Theatre come modelli. Tra di loro William Gao, poco dopo scritturato per la celebre serie tv Netflix "Heartstopper". Le atmosfere di S.S. Daley richiamano le pagine di Isherwood e Forster o le pellicole di James Ivory. Un'Inghilterra di altri tempi, forse mai esistita. Una sorta di Arcadia, un luogo immaginifico nel quale trovare rifugio. Dove gli uomini non devono per forza di cose mostrare e dimostrare la propria virilità a spron battuto e dove la grande letteratura si unisce alla cultura popolare, in un racconto romantico e mai stucchevole. Come un maglione ricamato con la scritta ripresa da un piatto di età elisabettiana, conservato al Museum of London: "You & I are Earth - 1661".