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L'DANCE: l'intervista al coreografo e ballerino Léo Walk

Coreografo e ballerino francese, amato dal mondo della moda, Léo Walk ritorna sulle scene con lo spettacolo “Maison d’en face”, che si annuncia come uno degli eventi della stagione.

Da sinistra. LÉO: felpa, EREVAN; pantaloni, JEANNE FRIOT; scarpe, ACNE STUDIOS. MIRANDA: top, AVAVAV; pantaloni, PALOMA WOOL; stivali, J.M.WESTON. CIAN: felpa, EREVAN; pantaloni, FRANKIE SHOP; stivali, DR.MARTENS. ABU: completo, DIESEL; mocassini, J.M.WESTON. HORTENSE: top, BINYA; pantaloni, PALOMA WOOL; scarpe, PARABOOT. JANINA: top, MUGLER; pantaloni, ACNE STUDIOS; scarpe, J.M.WESTON. Occhiali da sole, OAKLEY
Da sinistra. LÉO: felpa, EREVAN; pantaloni, JEANNE FRIOT; scarpe, ACNE STUDIOS. MIRANDA: top, AVAVAV; pantaloni, PALOMA WOOL; stivali, J.M.WESTON. CIAN: felpa, EREVAN; pantaloni, FRANKIE SHOP; stivali, DR.MARTENS. ABU: completo, DIESEL; mocassini, J.M.WESTON. HORTENSE: top, BINYA; pantaloni, PALOMA WOOL; scarpe, PARABOOT. JANINA: top, MUGLER; pantaloni, ACNE STUDIOS; scarpe, J.M.WESTON. Occhiali da sole, OAKLEY

Text by Baptiste Piégay
Photography Fausto Elizalde
Styling Louis Portejoie

Coreografo e ballerino notato durante i concerti di Christine & The Queens, autore di una prima opera, “Première Ride”, il brillante Léo Walk ritorna con “Maison d’en face”, uno degli eventi della stagione, in tournée a partire dal 28 marzo e al Théâtre du Châtelet il 3, 6 e 12 aprile. 

L'Officiel Hommes Italia: Quali sono i tuoi primi ricordi di danza?
Léo Walk: Le feste dei miei genitori a casa, avevo il diritto di danzare con loro tutta la notte, era meraviglioso. A sette anni ho visto il mia prima sfida di breakdance à Champigny, con l’associazione di Didier Boko con la quale sono cresciuto. Ho subito capito che era quello che volevo fare.

LOHI: Trasformarlo in un mestiere era così evidente?
LW: Non pensavo fosse possibile. In compenso la danza è sempre stata la sola arte con cui mi sentivo a mio agio. Quando danzo porto con me solo energie positive. Sono estremamente felice di realizzarmi oggi attraverso danza e coreografia. La danza dona libertà e permette di esprimere le emozioni. Avevo 7 anni quando Didier Boko mi ha iniziato alla break dance. Ho imparato tanto dagli scambi con altri danzatori incontrati in quegli anni. A 18 anni ho fatto parte dello show di Thierry Mugler, da solista. Poco dopo ho partecipato all’audizione per la tournée di Christine and the Queens, sono stato selezionato e ho fatto parte della compagnia per tre anni. È stata una esperienza magnifica, molto gioiosa, abbiamo viaggiato in tutto il mondo, a venti anni è stata una fortuna inaudita.

LOHI: Venire dalla break dance conserva un impatto sul tuo lavoro?
LW: Per certi aspetti: una voglia di verità e di trovare un equilibrio tra controllo e materia grezza.


LOHI: Come inizi a concepire uno spettacolo?
LW: Per prima cosa c’è la playlist, ascoltare un massimo di canzoni che mi ispirano per acquisire una linea direttiva, raccontare una storia, creare una unità. In seguito danzo da solo su queste musiche e sviluppo la coreografia. La playlist dello spettacolo è stata pensata con Flavien Berger e Sacha Rudy, tra gli altri. Garance Vallée, che ho incontrato più di dieci anni fa, ha firmato invece la scenografia. Quello che mi interessa è soprattutto far si che le persone siano assorbite dalla danza, che ne sentano le vibrazioni e si sentano bene.

LOHI:
 Come è nata “Maison d’en face”?
LW: Con “Première Ride” ho voluto riscrivere il passaggio dall’infanzia all’età adulta, le emozioni di un gruppo di adolescenti. “Maison d’en face” è uno spettacolo confortante, poetico e avvolgente, nato dall’esperienza dell’isolamento dei ventenni. Un’esplorazione poetica dei sentimenti di amore e amicizia che volevo mettere in scena, la mia esperienza personale durante la pandemia.

LOHI: Hai lavorato con Louis Vuitton, Lacoste, Ralph Lauren, come si svolgono queste collaborazioni?
LW: Sono marchi che mi piacciono, c’è sempre una dimensione artistica attraverso una collaborazione con i direttori creativi. Io porto la mia visione attraverso la musica, la scelta dei temi e dei colori. Per “Maison d’en face”, collaboro con Maryam Nassir Zadeh, una fashion designer newyorkese. L’ho incontrata alla sfilata di Jacquemus nel giugno 2019. I costumi sono fondamentali, sublimano i danzatori e partecipano alla storia.

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LÉO: giacca, WOOYOUNGMI; pantaloni, ACNE STUDIOS camicia e cravatta, PRADA; occhiali da sole, OAKLEY; mocassini, MARYAM NASSIR ZADEH.


LOHI: Come ti proietti nel futuro?
LW: Mi piacerebbe ripartire da progetti personali, sto lavorando anche a un libro per le edizioni Grund intitolato “Les mains amères”, una specie di diario intimo di uno spettacolo realizzato in sei mesi. Sono accompagnato da Samantha Hellman, che ci segue durante la creazione dello spettacolo e durante le ripetizioni. Parallelamente sogno di danzare e lavorare per l’opéra Garnier, scrivere un pezzo per una ventina di danzatori, sarebbe una consacrazione per un autodidatta come me portare l’Hip hop sul palcoscenico de l’Opéra.

LOHI: Quali sono le tue ispirazioni?
LW: Il quotidiano, le persone, le energie. Per “Première Ride”: Joan Miró; la musica techno, i bambini perduti, la serie “Stranger Things”. Per “Maison d’en face” i rapporti umani nella loro complessità.

LOHI: Dopo queste esperienze, hai un senso più preciso del tuo stile?
LW: In tre parole: street, per l’aspetto break dance; poetico, per la scelta delle musiche e le emozioni sulla scena, e infine  minimale perché creo coreografie molto strutturate.

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DA SINISTRA - CIAN: Pull, EREVAN; pantaloni, FRANKIE SHOP; booties, DR.MARTENS. MIRANDA: top, AVAVAV; pantaloni, PALOMA WOOL; stivali, J.M.WESTON. HORTENSE: top, BINYA; pantaloni, PALOMA WOOL; scarpe, PARABOOT. LÉO: top, COURRÈGES; pantaloni, JEANNE FRIOT; scarpe, ACNE STUDIOS. JANINA: top, MUGLER; pantaloni, ACNE STUDIOS; scarpe, PARABOOT. ABU: completo, DIESEL; mocassini, J.M.WESTON.

TALENTS: Léo Walk, Janina Sarantsina, (Ciano) Sulian Rios, Hortense de Gromard, Abu Niang e Miranda Chan @ LA MARCHE BLEUE
HAIR E MAKE UP: Brigitte Fresnel et Élodie Aubert @ AURELIEN AZUR
CASTING DIRECTOR: Jennifer Eymère

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