Federico Cina e l’attaccamento alla sua “Terra”
Alla Milano Fashion Week la sfilata intitolata “Terra” di Federico Cina porta il suo potente messaggio dedicato all’Emilia Romagna.
Sempre più vicino alle origini, all’Emilia Romagna, l’umile terra raccontata nella pratica creativa di Federico Cina che recentemente è stata colpita dalle alluvioni, le frane e gli allagamenti. E all’interno della location minimale si trova un tappeto di terra compattata che invade il setting. Apre e chiude la sfilata un modello performer a torso nudo sporco di fango, tra le braccia una pila di casse vuote, un potente messaggio che racconta l’attuale situazione degli agricoltori devastati dalle problematiche ambientali. E in questo momento così difficile arriva “Terra” la collezione primavera estate 2024 di Federico Cina che vuole analizzare il complesso rapporto tra uomo e natura - raccontato con il simbolo della mela dal poeta Tonino Guerra originario di Santarcangelo di Romagna - con una rappresentazione dettagliata e potente.
Sfilano sacchi di iuta trasformati in maglioni in knitwear, capi realizzati con filati organici e grezzi che vengono magliati e poi smagliati e completi tailored che assumono sempre di più un'allure rilassata. Gioielli ed elementi di ceramica vengono introdotti poi nelle tracolle degli accessori e sulle applicazioni dei capi. E ancora cascate di frange che ridefiniscono il movimento dei capi, blazer di pelle e lunghi abiti in maglia che accompagnano il corpo. E per la chiusura dello show, un finale performativo di gruppo sul tappeto di terra compattata. Una stasi perfetta, un momento catartico, fino al momento in cui i modelli lasciano cadere a terra la propria mela.