Alexander Zverev, tutto sul fuoriclasse del tennis: vittorie, ranking atp, età
Dopo la pausa causata dall'infortunio al Roland Garros - il tennista Alexander Zverev è arrivato a un soffio dal primo posto nel ranking ATP - è tornato in campo più forte di prima.
Text by ALESSANDRO VIAPIANA
Photography PIERRE-ANGE CARLOTTI
Styling PAUL HAMELINE
Piegato sul cemento dell'Ariake Tennis Park a Tokyo 2020, il tennista Alexander Zverev piange di gioia. Ha appena vinto l'oro olimpico e si tratta probabilmente della vittoria più importante della sua carriera. Dopo aver firmato uno degli upset più formidabili della stagione contro Novak Djokovic in semifinale, batte Karen Khachanov in due set. Nella finale del torneo di singolare maschile, con un punteggio di 6-3, 6-1, fa vincere alla Germania il primo titolo iridato in questa disciplina. Ma chi è Alexander "Sasha" Zverev? Potenza, precisione, velocità e intelligenza tattica, il numero sedici del ranking ATP (Association of Tennis Professionals) impone all'avversario il proprio ritmo di gioco. Le sue palle non cadono mai nella prima metà campo avversaria. Dall'alto dei suoi 192 centimetri tira forti battute per proseguire con dritti e rovesci lunghissimi, grazie ad un servizio che unisce potenza e precisione, con i suoi diritti a una mano e i rovesci a due. Velocissimo e reattivo, si sposta rapidamente e raggiunge anche le palle più difficili. Zverev passa in breve tempo da un'attitudine aggressiva a una difensiva: temutissimo da qualsiasi avversario perché lo stile di gioco completo e versatile che cambia repentinamente a seconda della situazione gli ha permesso di raggiungere grandi risultati in breve tempo. È nato ad Amburgo il 20 aprile 1997, in una famiglia di tennisti: il padre Alexander, la madre Irina e il fratello Misha (ex numero 57 del ranking ATP) - che hanno tutti gareggiato a livello professionistico - emigrati in Germania dopo la dissoluzione dell'Unione Sovietica. Già dagli juniores la strada è in discesa, Sasha debutta agli Australian Open di categoria nel 2014, ed è un successo. Nello stesso anno entra fra i professionisti. A soli 17 anni vince lo Sparkassen Open sulla terra rossa di Braunschweig. Ma il vero successo arriva nel 2016, quando riesce nell'impresa di portare a casa due finali ATP, una vittoria a San Pietroburgo agli ATP 250 e una serie di vittorie contro giocatori di peso, fra cui Cilic, Wawrinka e Federer. Alla fine di quell'anno diventa il più giovane giocatore ad entrare nella Top 20 del ranking ATP dall'ingresso, dieci anni prima, di Novak Djokovic. Nel corso della sua carriera le sconfitte arrivano spesso per limiti caratteriali, l'altra faccia della medaglia del temperamento forte, deciso e avido di vittorie di Zverev.
L'aver sprecato un match point con una terribile volée di dritto, determina una sconfitta cocente contro Nadal ad Indian Wells; ma la debacle più famosa è quella di Acapulco a febbraio 2022, quando alla fine del doppio con Marcelo Melo contro il britannico Lloyd Glasspool e il finlandese Harri Heliovaara (6-2, 4-6, 10-6), gli insulti e le racchettate di Zverev contro la postazione dell'arbitro fanno il giro del mondo. A stretto giro arrivano squalifica, espulsione dal torneo e una multa di 40mila dollari. Sascha si ritrova a litigare anche con il pubblico, come è successo a Madrid nel 2019 mentre gioca contro Stefano Tsitsipas che il pubblico per ripicca sostiene platealmente. Scatti d'ira, insulti e atteggiamenti fuori dal campo per i quali è stato abbandonato da due allenatori, Juan Carlos Ferrero e Ivan Lendl. Nel 2020 un virgolettato della sua ex fidanzata Olga Sharypova accusa il tennista di violenze fisiche ed emotive. «Era l'agosto di un anno fa, eravamo agli Us Open, ho fatto una passeggiata con Dasha Medvedeva (la moglie di Danil Medvedev) e sono tornata tardi in albergo. Al mio arrivo abbiamo discusso pesantemente, fino a quando lui ha cercato di soffocarmi con un cuscino. Sono scappata scalza in strada. Non è stata l'unica volta che mi ha messo le mani addosso, ma quella volta ho temuto davvero che potesse uccidermi». L'ATP avvia un'indagine che dopo due anni, a febbraio 2023, si è conclusa senza che venissero provate le accuse a suo carico. Nel 2021 diventa padre e diventa numero 2 del ranking ATP. Le urla di dolore di Zverev sulla terra rossa del Roland Garros sintetizzano la frustrazione di un giocatore che non riesce a raggiungere l'obiettivo dello Slam. Dopo lo strappo dei tre legamenti laterali della caviglia, a causa di una bruttissima caduta mentre gioca la semifinale del torneo contro Rafa Nadal, è costretto a un intervento cui segue una convalescenza di quattro mesi. Cade, almeno per il momento, il sogno di riuscire nel Grande Slam, ovvero vincere nello stesso anno un titolo per ciascuno dei tornei più importanti, gli Australian Open, il Roland Garros, Wimbledon e gli US Open. Tuttavia, anche se non è riuscito (ancora) nell'impresa delle imprese, la carriera di Zverev è tutto fuorché insignificante: 1 titolo del Grande Slam agli US Open 2021, titoli ATP Masters 1000, 3 titoli ATP 500, 15 titoli ATP 250 danno la misura di una carriera lastricata di vittorie. Dalle accuse di abusi alle immagini che lo ritraggono salvare una farfalla sul campo di gioco perché non venga schiacciata, dalle racchettate e gli insulti ad arbitri e pubblico alla notizia dell'istituzione di una fondazione per la cura del diabete nel terzo mondo - malattia di cui ha svelato di soffrire sin da piccolo e di cui ha fatto parola solo recentemente - Zverev è un campione dall'immagine contraddittoria.