Pop culture

Intervista con la star di Pose: Dominique Jackson

Intervista e servizio fotografico ad Elektra aka Dominique Jackson: la star della serie Pose, il telefilm culto sulle ballroom in onda su Netflix.
Pose Dominique Jackson
Pose Dominique Jackson
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Capello: Yves Saint Laurent - Abito: Jovana Louis
Abito: Jovana Louis - Scarpe: Jessica Rich - Gioielli: Bounkit - Orecchini: Austin James Smith
Abito: Jovana Louis - Orecchini e anelli: Bounkit
Abito: Jovana Louis - Orecchini e anelli: Bounkit
Top e shorts: Bronx e Banco - Cintura: Alessandra Rich - Anelli: Austin James Smith - Orecchini: Roberto Cavalli
Abito: Bronx e Banco - Gioielli: Bounkit
Abito: Bronx e Banco - Orecchini: Alessandra Rich - Cintura: Balenciaga - Stivali: Ruthie Davis - Giacca: Michael Lombard

Photographer: Saloni Agarwal @saloniagarwalphoto

Creative Director: Joseph Romeo Davis @rome_da_fashion_advisor

Fashion Stylist: Mickey Freeman @mickeyboooom @theonly.agency

Art Director: Taylor Horne @taylorhornestudio

Hair Stylist: Yancy Edwards @YanceyEdwards

Hair Assistant: Jessica King @hairbyjessicaking

Makeup Artist: Tiffany Khan @tiffanytheartist

Retoucher: Gorgeous Agency @gorgeous.agency @rafebone

Stylist’s Assistant: Posh McKoy @poshmckoy

 

Elektra è tornata. In questi giorni infatti, l'attrice che interpreta uno dei personaggi più amati della serie tv "Pose", Dominique Jackson è sul set della terza stagione prevista per il 2021. Nel 2018, la Jackson ha ottenuto fama internazionale apparendo nel ruolo di protagonista di Elektra Abundance nella serie di FX Pose, in Italia su Netflix, che scatta un ritratto ben fatto della sottocultura delle ballroom della fine degli anni '80 a New York sulle note della hit del momento "Vogue" di Madonna. Le mosse del video musicale e del corpo di ballo della cantante, hanno dato vita al termine "voguing" che ha iniziato a diffondersi come tipo di danza d'apertura di tutte le serate delle competizioni di ballo. Grazie ad Elektra e agli altri personaggi, abbiamo imparato che cos'è una casa e cosa fa una madre dei gruppi delle ballculture. Una casa è un gruppo di persone che è stato rifiutato dalle famiglie, o non ha famiglia, senza possibilità e che vive insieme per aiutarsi l'un l'altro. La madre è colei che governa la casa, dando regole e preoccupandosi del benessere del gruppo guidandolo. Un mondo di glitter e perline di sera ma anche di sofferenza e spirito di fratellanza, negli anni dell'AIDS, dell'omofobia e della marginalizzazione dei transgender. Elektra è una madre severa, la sua "House of Abundance" e, successivamente "House of Wintour" , al primo posto ci sono la moda e le competizioni delle ball, anche se la dura dal cuore tenero sarà capace di gesti straordinari. Nelle pause tra un set e un altro, abbiamo incontrato l'irresistible Dominique, che ha creato un vero following a livello internazionale, in rete e non solo. 

 

Cosa ami che ami di più di Pose, cosa lo rende così speciale per te?

Pose per me è un racconto di trionfo, di cultura; fa conoscere l’esistenza di persone che sono state messe da parte dalla società per moltissimo tempo. Porta alla luce una comunità che è stata a lungo nell’ombra facendola conoscere e legittimandone l’esistenza.

Hai visto il film documentario “Paris is burning” al quale Pose è ispirato?

L’ho visto per la prima volta nel 1993, è stato quando ho incontrato per la prima volta la mia prima house mother, la madre della mia casa a Baltimora. Ero scappata da Trinidad de Tobago, ripudiata dalla mia famiglia, senza casa e vivevo di espedienti. Un giorno un gruppo di persone mi ha tolto dalla strada e introdotta in una casa, perché c’era un soggetto pericoloso che infettava la comunità transgender di proposito. Ero in pericolo. Grazie a queste persono sono stata introdotta alle ballroom e qui mi hanno mostrato Paris is Burning con Dorian Corey che anticipava i tempi di circa 20 anni. Per la prima volta ho iniziato a capire che anche io potevo essere accettata e riconosciuta. Paris is burning è uno di quei film che ti vengono indubbiamente mostrati nel momento in cui incontri qualcuno che conosce bene la tua cultura. Lo guardi per capire che anche la tua esistenza è legittimata; anche se non sei di New York pensi guardandolo non puoi fare a meno di pensare che quegli attori siano delle Star, le nostre Star, e che sono riconosciuti internazionalmente, proprio come è avvenuto ora con il cast di Pose.

Hai preso parte tu stessa alle serate di ballroom quando eri più giovane?

Sì ora faccio parte della House of Margiela. Ho iniziato dai primi anni 90’ (House of Sinclair, House of the Lord, House of Prestige) e cambiato diverse case, tanto quanto le città.

Quanto è stato difficile interpretare il ruolo di Elektra Abundance? Cosa avete voi due in comune e in che cosa invece siete diverse?

Sicuramente è stato difficile interpretare Elektra, perché lei mi ha fatto vedere e capire i problemi della mia community nel profondo. Mi ha aiutato a mettere a fuoco le difficoltà da superare per poter sopravvivere, mi ha anche mostrato quanto fosse resiliente la mia community. Elektra mi ha aiutato a comprendere che sono visibile, che non sono trasparente, che esisto davvero e che non bisogna arrendersi mai.

La moda è un elemento molto importante in Pose, qual è la tua relazione con la moda e qual è il tuo designer preferito?

Il mio rapporto con la moda è iniziata con la mia nascita; Ho sempre voluto apparire elegante e sofisticata, mi hanno spesso soprannominata“regale” non mi offendevo, volevo essere una “creatura maestosa”. Non mi sono mai vestita in base a quello che vedevo sui manichini, mi sono sempre vestita in base a quello che stava bene su di me. Quando guardavo le sfilate ammiravo le super model: Naomi Campbell, Tyra Banks, Helena Christensen, Kate Moss… queste donne erano quelle a cui mi ispiravo, al loro stile; per poi crearne uno mio personale. Poi ho attraversato un periodo di total black, non ero depressa, semplicemente non riuscivo a trovare me stessa, era la fine del liceo più o meno. Tra i miei designer preferiti ci sono Alexander McQueen, Tom Ford, Zac Posen, Issey Miyake, non riesco a scegliere il mio preferito perché mi affascinano singoli elementi di ciascuno di loro. Adoro Versace ma non riesco a indossarlo, sono vestiti per persone più minute… e poi c’è Chanel che mi piace moltissimo ma non fa nemmeno le scarpe della mia taglia. Quando ero in una condizione di ristrettezza economica dissi a me stessa che ne sarei uscita e che appena ci fossi riuscita mi sarei regalata un paio di scarpe con il tacco di Giuseppe Zanotti, perché era l’unico designer che faceva scarpe anche del mio numero ( size 11) poi ho scoperto che anche Louboutin faceva scarpe della mia taglia… e poi c’è Balmain. Non ho un debole per alcun attore di Hollywood, designer o star in generale eccetto una “cotta” per Oliver Rousteing di Balmain… due anni fa ho comprato il mio primo abito Balmain ed era come se stesse urlando proprio a me, guardo il prezzo ed erano circa 2900 dollari e mi sono detta “ehi, con quella cifra puoi comprarti anche 3 vestiti”, poi decisi di provarmelo e mi stava alla perfezione, allora decisi di comprarlo, dovevo averlo. Balmain e la struttura dei suoi abiti quasi militare mi trasmette l’idea della donna forte, bella, elegante… Balmain è tutto per me.

Prendi parte attivamente alla creazione di alcuni dei costumi di Elektra per lo show? Ti è concesso dire la tua?

In realtà no, non ce ne è bisogno. Il team dei costumisti trova sempre gli abiti giusti per onorare la nostra immagine, non trovo mai nulla da ridire in merito. Ricreano tutto in maniera autentica, sanno fare molto bene il loro lavoro e lo fanno con grande passione e questa è una cosa che apprezzo moltissimo. Ogni tanto chiedo e faccio delle piccole richieste, davvero però minime.

Qual è il messaggio di Pose secondo te?

Per me il messaggio è che tutti talvolta viviamo situazioni problematiche, ma su livelli differenti. Io posso non avere denaro, ma un’altra persona può invece doversela vedere con una malattia. Il messaggio è che tutti abbiamo problemi che dobbiamo affrontare e che solo insieme possiamo riuscire a superarli. Soprattutto in questo particolare momento storico è che dobbiamo essere uniti, per noi stessi per gli altri, dobbiamo farlo con la consapevolezza che se ne trarremmo un beneficio comune. È un messaggio d’amore, d’uguaglianza, di educazione verso le culture diverse: saper stringere la mano all’altro e saperci essere. Il messaggio è che la famiglia non è semplicemente quella di sangue ma è costituita da chiunque sia in grado di dimostrarci amore.

Puoi rivelarci qualcosa riguardo alla nuova stagione di Pose?

Nella nuova stagione di Pose Elektra… continuerà ad essere la Elektra che conoscete

E il tuo personaggio preferito? Oltre ad Elektra ovviamente…

Non è possibile per me dire quale sia il mio personaggio preferito, perché ciascuno di loro ha degli elementi che mi hanno aiutata nella vita, che hanno contribuito a formarmi. Ogni volta che qualcuno mi chiede di esprimere la mia preferenza riguardo a qualcosa… per esempio se mi chiedono quale sia il mio colore preferito rispondo che sono tutte le sfumature del blu… è come se scegliendo un singolo preferito limitassi me stessa. Ciascuno dei personaggi è portavoce di un messaggio specifico e fondamentale.

Qual è il tuo ruolo nella transgender community, c’è una causa speciale che supporti?

Supporto “Destination Tomorrow” che è un’organizzazione gestita e finanziata da persone transgender. Per molto tempo le persone trans si rivolgevano alle organizzazioni e venivano riconosciute unicamente come un gruppo di uomini che va a letto con altri uomini e io ho sempre pensato fosse una cosa assolutamente ridicola. Poi un giorno uno dei miei “fratelli”, Sean Coleman, decise di aprire “Destination Tomorrow” nel 2009 per garantire che le persone trans gender potessero avere aiuti finanziari e questa organizzazione è cresciuta al punto tale da essere diventata l’ LGBTQ Center del quartiere Bronx di New York. L’educazione e l’alfabetizzazione sono due aspetti che mi stanno terribilmente a cuore e credo fermamente che ogni persona, a prescindere da dove venga e in che cosa creda, tutti devono poter accedere a un’educazione. Dobbiamo essere consapevoli che l’educazione non è la stessa per tutti; ci sono persone che hanno subito traumi, lesioni e spesso quando sento le loro storie, come di coloro che hanno subito operazioni al cervello e che ciò nonostante sono riuscite a raggiungere i loro obiettivi, come per esempio portare a termine il loro percorso scolastico. Amo supportare le organizzazioni pro-literacy e ovviamente supporto il “Saint Jude Children Hospital” di New York, anche se al momento non ho ancora fatto donazioni. Queste sono cause che amo supportare.

Pensi che l’educazione sia qualcosa che aiuti ad essere più umani e promuova una nuova cultura del rispetto? Abbiamo visto quanto è accaduto con “Balck Lives Matter”, cosa ne pensi?

Sicuramente l’educazione aiuterebbe; l’educazione esiste in forme diverse; c’è l’educazione riguardo alla storia, alla condotta civile, alle culture diverse dalla propria. È importante sapere che esistono culture differenti e conoscerle; bisogna essere consapevoli, che il modo in cui si è stati cresciuti ed educati non è lo stesso in tutte le culture, bisogna essere consapevoli del fatto che spesso tra culture sussistono delle iniquità dovute al razzismo, all’identità di genere e all’orientamento sessuale. È importante vedere come le persone di colore sono state trattate, le loro storie sono fondamentali per il cambiamento, per far capire che ci sono persone e comunità che hanno privilegi che sono stati costruiti a discapito di altri popoli e di altre genti. Per questo “conoscere” è assolutamente necessario.

Quali sono i tuoi piani per il futuro, a cosa stai lavorando ? Speriamo allora di poterti veder recitare in altri film o in altre serie

Mi vedrete in “American Gods” che uscirà presto, ma non so esattamente quando. Sono in alcuni episodi dello show e poi ho recitato in “Chick Fight” che ci ha portati a Porto Rico, che ha riportato il mio fidanzato (con cui lavoro) nella sua città natale. Ci sono diversi progetti sui quali stiamo lavorando, per ora tutto top secret!

Sappiamo che ti piace l'Italia, qual è il tuo rapporto con il nostro paese?

L’Italia è fantastica. Metto al primo posto Venezia, poi Roma. ;i piace l’Italia per la sua bellezza e il suo romanticismo. E poi c’è il cibo, non sono più una fanatica del vino ma in Italia ne berrei volentieri un bicchiere, magari facendo un giro in gondola con il mio fidanzato mentre attraversiamo i canali veneziani. E confesso che mi piacerebbe visitare il Vaticano. Dopo un viaggio a Barcellona ho realizzato quanta storia c’è in Europa rispetto a quello che consideriamo storico in USA. Per questo l’Italia con le sue tradizioni, i musei, l’arte, la moda e il cibo è un must-see. Anche a Elektra piacerebbe.

 

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