Pop culture

Le trasformazioni migliori degli attori nei biopic più belli di sempre

L'ultimo in ordine cronologico è Rami Malek in Bohemian Rhapsody, ma anche i suoi predecessori non sono da meno: 5 capolavori per 5 trasformazioni
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Rami Malek in Bohemian Rhapsody
 

Un'interpretazione mirabile su cui, inizialmente, nessuno aveva scommesso. Rami Malek fa rivivere Freddie Mercury nel film più acclamato dell'ultima stagione cinematografica, Bohemian Rhapsody. Bravissimo nell'interpretare l'indimenticabile frontman dei Queen, la sue intepretazione gli è valsa la nomination agli Oscar come miglior attore protagonista. Come ha raccontato al Los Angeles Times, Malek è sotto shock dopo la notizia della sua candidatura: "Mi sento come non mi sono mai sentito in vita mia. Pensavo che questa cosa non fosse alla mia portata. Questa è una cosa che succede solo alle altre persone! Quindi lo shock è alquanto euforico, è ultraterreno, mi mozza il fiato". Il film, già amatissimo, ha ottenuto ben 5 nomination agli Oscar 2019 che si svolgeranno nella notte italiana tra il 24 e il 25 febbraio.
 

Robert De Niro in Toro Scatenato
 

Uno dei film di Scorsese che può tranquillamente essere etichettato come un vero capolavoro. In Toro Scatenato De Niro interpreta il pugile Jake LaMotta. L’interpretazione del campione mondiale dei pesi medi valse all’attore l’Oscar come miglior attore protagonista nel 1981.
 

Salma Hayek in Frida
 

Magistrale l’interpretazione di Salma Hayek in Frida, non solo per l’indiscussa bravura dell’attrice ma anche per una certa somiglianza somatica. Un progetto al quale Hayek ha tenuto e lavorato tantissimo, vista la natura complessa e profonda della storia che si andava a raccontare. Per il ruolo l’attrice ha ricevuto la nomination all’Oscar.
 

Philip Seymour Hoffman in Truman Capote - A sangue freddo
 

Philip Seymour Hoffman manca profondamente alla scena cinematografica mondiale. Non si smetterebbe mai di guardarlo, bravissimo interprete di ruoli più che complessi. Nel film Truman Capote - A sangue freddo racconta la storia dietro uno dei capolavori di Capote, A sangue freddo: affascinato dall’indagine, lo scrittore finirà per empatizzare con l’assassino. Seymour Hoffman ha vinto l’Oscar per questo film.
 

Cate Blanchett in Io non sono qui
 

Tra le trasformazioni più riuscite c’è quella di Cate Blanchett in Io non sono qui in cui interpreta Bob Dylan. Più un biopic spirituale che tradizionale, il film diretto da Todd Haynes ci offre un Dylan interpretato da diversi volti come Christian Bale e Richard Gere, ma la trasformazione più riuscita è quella di Blanchett la cui somiglianza col musicista è impressionante.

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