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Supersex: arriva su Netflix la serie su Rocco Siffredi interpretata da Alessandro Borghi

Supersex è la nuova serie tv Netflix che racconta la vita di Rocco Siffredi, il più famoso porno attore al mondo, interpretato da Alessandro Borghi. Travolto da un’infanzia difficile vissuta nella povertà di un piccolo paese in Abruzzo, il giovane Rocco ha un rapporto complicato con la sua famiglia, stravede per il fratello adottivo Tommaso e impiegherà parecchio tempo a venire a patti con i suoi demoni interiori.

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Supersex la serie tv sulla vita di Rocco Siffredi interpretata da Alessandro Borghi photo courtesy of Netflix

Prodotta da Lorenzo Mieli e Matteo Rovere, anche regista di alcuni episodi, sette in tutto, Supersex la serie tv Netflix racconta in versione romanzata, grazie alla sceneggiatura di Francesca Mainieri, la vita di Rocco Tano (con il volto  e l’interpretazione convincente di Alessandro Borghi), il vero nome di Rocco Siffredi, da quando dall’Abruzzo fugge a Parigi dal fratello adottivo Tommaso (interpretato da un supremo Adriano Giannini) e inizia a essere il protagonista dei set a luci rosse di tutto il mondo.

Il titolo Supersex era la rivista di fotoromanzi pornografici in bianco e nero, a cadenza quindicinale, fondata nel giugno del 1967 e uscita fino alla metà del 1985 con protagonista un “supereroe con il potere del fluido a carica erotica” a cui nessuna donna sapeva resistere, interpretata dall'attore porno francese Gabriel Pontello, colui che introduce Rocco all’ambiente del porno. Ma non è tutto così semplice, né scontato, né immediato per Rocco Tano. 

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Poster di Supersex con Alessandro Borghi photo courtesy di Netflix
Saul Nanni (il giovane Rocco Siffredi) e Adriano Giannini (il fratello Tommaso Tano) photo courtesy of Netflix
Rocco Siffredi (Alessandro Borghi) e Moana Pozzi (Gaia Messerklinger) photo courtesy of Netflix
Rocco Siffredi (Alessandro Borghi) e Tina (Linda Caridi) photo courtesy of Netflix
Adriano Giannini interpreta Tommaso Tano photo courtesy of Netflix
Jasmine Trinca interpreta Lucia la moglie di Tommaso Tano

SUPESEX LA TRAMA

La sua storia parte da Ortona, un paese dell’Abruzzo dove cresce in una famiglia numerosa, in una casa dei quartieri popolari “comandata” da una gang di zingari, zingari che assaliranno uno dei suoi fratelli Claudio, che morirà per un attacco di epilessia improvviso segnando per sempre Rocco e la sua famiglia, che non si riprenderà mai dalla perdita precoce del figlio. Rocco è un ragazzino timido, trascurato dalla famiglia, che ha un solo punto di riferimento: il fratello maggiore adottivo Tommaso, che diventa il suo modello di vita. Tanto che non appena compie diciott’anni lo raggiunge a Parigi dove nel frattempo si era trasferito con la moglie Lucia (considerata la prostituta del paese e osteggiata dalla madre di Rocco Carmela). 

Arrivato a Parigi il giovane Rocco (interpretato dal volto angelico di Saul Nanni) inizia a fare il cameriere nel locale dove lavora Tommaso, scopre che Lucia (che ha il volto di Jasmine Trinca è un personaggio di fantasia che è sintesi di diverse figure femminili incontrate da Rocco Siffredi) è davvero una prostituta che tutte le sere si reca a Pigalle con il benestare di Tommaso (che si scopre essere non solo d’accordo ma obbliga la moglie a farlo), quartiere dove avviene il suo svezzamento sessuale dopo un primo tentativo non idilliaco con la prima fidanzatina francese Sylvie. Attratto e stranito dall’energia che sente “come una dinamite” nel suo corpo Rocco inizia a frequentare un locale di scambisti a Parigi, ed è lì che conoscerà proprio Mr. Supersex ovvero il suo idolo Gabriel Pontello. Sarà proprio Pontello a dare a Rocco la sua occasione di capire che è il mondo del porno il suo futuro, e durante le prime esperienze viene coniato il suo nome d’arte Rocco Siffredi, in omaggio al ruolo di Alain Delon in Borsalino, il cui personaggio è il malavitoso Roch Siffredi.

Dopo momenti altalenanti segnati dalla perdita della madre, il successo, gli incontri con Moana Pozzi e il produttore Riccardo Schicchi, la travagliata storia con Tina dalla quale si allontanerà dopo la perdita del bambino che aspettavano, l'incontro con Rosa (che diventerà sua moglie nella vita reale) e l’incapacità di concedersi all’amore piuttosto che alla carne, un Rocco distrutto e sofferente vorrebbe ritirarsi dalle scene, quando Tommaso compare, dopo anni in cui lo si credeva morto, per chiedere l’aiuto di Rocco e impedire il matrimonio di Lucia (che nel frattempo ha deciso di risposarsi) con l’ex amico Jean Claude.

Leggi la recensione si Supersex e guarda il trailer

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Supersex | Trailer ufficiale | Netflix Italia

LA RECENSIONE

Era difficile non cadere nei cliché di quando si parla di sesso in tv, del porno in chiave sporca e malata, della vita piena di soldi e gloria di un divo del cinema a luci rosse come Rocco Siffredi, che ha un pregio fisico invidiabile, i famosi 24cm di pene, che in questa serie non vengono nemmeno tirati in ballo se non in maniera goliardica dal fratello Tommaso, che dice al giovane Rocco che ha il pene più grande mai visto. Eppure grazie a una scrittura che scava in profondità si scopre il dramma umano, il problema patologico di assuefazione al sesso che regala piacere, libertà e accettazione a Rocco, che vive quasi “drogato” da queste sensazioni che fatica a controllare. Nell’interpretazione di Alessandro Borghi si sente tutto: lo struggimento, l’emotività repressa, il dilemma tra l’essere una persona convenzionale o assecondare l’istinto animale, il “suo” Rocco Siffredi è tutto questo, non è solo un attore porno, è prima di tutto un uomo, con una storia forte alle spalle attaccata addosso come un’uniforme mal cucita. Borghi fa emergere la potenza e la fragilità, i dubbi e lo straniamento, con quella risata sommessa che sembra un ghigno, una risata che appartiene alla gestualità reale di Rocco Siffredi, e che rappresenta nel corso della serie un significato diverso a seconda delle situazioni. Un po’ atterrisce, un po’ incanta, eccita e disgusta, ma alla fine si prova simpatia, non si accetta del tutto questo Rocco, ma lo si comprende, o almeno ci si prova. E poi c’è la figura di Tommaso Tano, interpretato da Adriano Giannini, un’interpretazione così convincente che sullo schermo la passione recitativa di Adriano cattura tutta l’attenzione in ogni sua scena. Tommaso è il mentore ed eroe di Rocco Tano nonché uomo ombra di Lucia da cui lei non riuscirà mai veramente a slegarsi. Il ruolo più violento e oscuro di tutta la serie e un personaggio di cui, all’inizio ci si fida per poi man mano scoprirne risvolti orripilanti. Tommaso è un personaggio che “tradisce” le aspettative dello spettatore, un uomo la cui sofferenza sfocia nella violenza fisica e verbale verso Lucia e verso Rocco. Espressioni, dialetto abruzzese, agonie, lacrime e pistole, Tommaso è l’anti-eroe che quasi fa tenerezza perché di grande ha solo la maschera con cui si presenta al mondo e al fratellastro.

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