Korea Week Cinema è un viaggio nella settima arte coreana nel tempo e nello spazio
Torna a Roma e in presenza la manifestazione dedicata alla cultura della Repubblica di Corea per la prima volta interamente dedicata al cinema. Un'occasione ideale per apprezzare nuove storie dopo l'addiction per Squid Game
Esiste un termine preciso per descrivere il potere dolce dell’ondata culturale coreana, una wave che sotto forme diverse ci sta insegnando come i sentimenti possano essere narrati e condivisi secondo un punto di vista alternativo a quello sedimentato decisamente occidentale. Questa parola preziosa è Hallyu. Dopo Parasite di Bong Joon-ho e Minari di Lee Isaac Chung, il k-drama Squid Game e il dirompente fenomeno musicale k-pop con i BTS e le EXO, questo è il momento perfetto per fare sintesi e scendere in verticale nel fenomeno per comprenderlo davvero. L’occasione c'è: dal 9 al 14 novembre torna a Roma Korea Week, in presenza e per la prima volta interamente dedicata al medium del cinema, con un programma articolato godibilissimo. Organizzata dall’Istituto Culturale Coreano in collaborazione con Asiatica Film Festival, la kermesse si svolgerà alla Casa del Cinema di Roma con l'integrazione di seminari nelle aule dell'Università Sapienza.
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Korea Week Cinema 2021, il programma dal 9 al 14 novembre
Tra i film presentati in anteprima c'è “Introduction” di Hong Sang-soo, regista sceneggiatore pluripremiato a Berlino, Cannes, Venezia, Locarno e Busan, con una storia intimista in bianco e nero. Al suo esordio con "An Old Lady" la regista Lim Sun-ae affronta il tema di un’aggressione sessuale fuori da qualsiasi parametro usuale. Mentre con sincerità e divertimento nel programma di proiezioni alla Korea Week Cinema c'è “Homeless” di Lim Seung-hyeun, una storia ambientata nella popolosa capitale della Corea del Sud Seoul dove risiedono qualcosa come venti milioni di persone. Lim Sung-mi è la protagonista di "Fighter” di Yun Jero, film incentrato sulla storia di una donna nordcoreana esule, rifugiata a Seul, protagonista di un riscatto umano. Nel palinsensto non manca la sezione documentari con il sontuoso e commovente “My Love don’t cross that river” di Jin Mo-young, regista che ha seguito per più di un anno un’anziana coppia, sposata da 76 anni, in un piccolo paese di montagna.
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Arriva da Roma il racconto dell'hallyu con la web serie di K-Lab
La Korea Week Cinema sarà inaugurata il 10 novembre da una introduzione sul cinema coreano presso Sapienza Università di Roma con Italo Spinelli. La lezione, inserita all’interno di un ciclo di seminari di semiotica della cultura, è dedicata alla comunicazione dell'heritage culturale coreano, l’hallyu, come attivatore della traduzione e comprensione collettiva del fenomeno. La contaminazione però non si ferma a questo evento di opening. Durante la Korea Week la Scuola Nazionale di Cinema, con la direzione artistica del regista Maurizio Nichetti, presenterà cortometraggi del K-Lab, il laboratorio “didattico esperienziale” che ha portato gli allievi registi a produrre un ciclo di cortometraggi sui diversi temi come il Kimchi, il Taekwondo, il K-pop, il Webtoon e l’Hanji.
L'intera manifestazione si svolge gratuitamente sino a esaurimento posti con alcuni eventi online e in streaming.