Pop culture

L'impatto dell'influencer marketing sulla cultura: da Chiara Ferragni a Beyoncé

L’arte e la cultura appaiono due realtà sempre meno mainstream. Analizziamo questi mondi non convenzionali, e il loro approccio alle iniziative digitali. L’impatto dell’influencer marketing: da Chiara Ferragni a Beyoncé, le star che promuovono la cultura sui social media. L’imprenditrice digitale visiterà la mostra di Dante a Citylife?

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Il selfie dell'influencer italiana Chiara Ferragni con la Venere di Botticelli

L’ARTE E LA CULTURA NON PIÙ MONDI ELITARI. I RADICAL CHIC ‘CONDIVIDONO’ I MUSEI CON STAR COME CHIARA FERRAGNI E BEYONCÉ. COME SI PROMUOVE LA CULTURA NELL’ERA DIGITALE? SCOPRI A MILANO LA MOSTRA DEDICATA A DANTE ALIGHIERI (A CITYLIFE)

Un tempo ci bastava quello che i nostalgici potranno ricordare come passaparola, oggi nell’era digitale - nello specifico in quella dei social media - ci è possibile rivivere, in chiave moderna, quel concetto oramai obsoleto. Con la digitalizzazione e soprattutto con l’incremento dei social media, in continua crescita ed espansione, termini come influencer marketing sono all’ordine del giorno. Attraverso questo concetto, facciamo riferimento alla social influence esercitata da alcuni soggetti attraverso l’uso dei loro canali di comunicazione (Instagram, Facebook, YouTube, Twitter). Gli influencer, ovvero delle persone fisiche e non solo - vedi l’avatar fashion icon Noonoouri - sono in grado di influenzare i comportamenti di utenti, spesso loro follower, soprattutto nel consumo e nell’acquisto di determinati prodotti e/o servizi. Con l’influencer marketing, le star del web sfruttano la loro popolarità (o i loro clienti, nel caso di promozioni non gratuite) per divulgare beni materiali e immateriali, spesso semplicemente delle travel e tour experience. Oggi i dati parlano chiaro, le visite - ovviamente postate sui social - dell’influencer italiana Chiara Ferragni, in location come (dalla più recente) Palazzo Pitti, o quella agli Uffizi di Firenze, generano un boom di visite.

Scorri verso il basso per scoprire come con l’influencer marketing si diffondono arte e cultura: da Chiara Ferragni a Beyoncé, quali musei promuovono le star. Nel quartiere Citylife di Milano si inaugura la mostra dedicata a Dante Alighieri.

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L'imprenditrice digitale italiana Chiara Ferragni in visita a Palazzo Pitti (Firenze)

La visita di Chiara Ferragni (di quasi un anno fa) agli Uffizi di Firenze, ha incrementato le visite generali giornaliere del 24%, e quelle giovanili del 27%. Dati da case of study. A tal proposito, in questi giorni è stata inaugurata una mostra a Citylife (Milano) dedicata a Dante Alighieri, per i 700 anni dalla sua scomparsa. Dato che l’imprenditrice digitale italiana vive nella stessa zona, ci si aspetta un’ovvia visita di Chiara Ferragni, ed un conseguente + 30% per la mostra milanese “L’amor che move il sole e l’altre stelle” (fino al 30 giugno 2021). Qualche anno prima della Ferragni, l’icona della musica mondiale Beyoncé con suo marito Jay-Z, girarono un video musicale nel Louvre, a Parigi. Il brano in questione è Apeshit, dall’album The Carters, il cui video musicale - interamente girato in uno dei musei più popolari di sempre - ha ottenuto quasi 250 milioni di visualizzazioni su YouTube. Abbiamo di recente sentito parlare del musée du Louvre di Parigi, queste contaminazioni digitali nel mondo dell'arte sono infatti alimentate da altri cambiamenti, perlopiù sociali, come ad esempio il vedere la prima donna a capo di un museo così importante. Anche Laurence des Cars, la nuova direttrice del noto museo francese ha mostrato una particolare attenzione al futuro ed ai giovani.

Laurence des Cars, la prima direttrice donna del Louvre

Il Louvre ha molto da dire anche ai giovani, che saranno al centro delle mie preoccupazioni come direttrice del museo.

- Laurence des Cars

IL VIDEO DI APESHIT, DALL'ALBUM THE CARTERS DI BEYONCÉ E JAY-Z

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LE CRITICHE ALL'INVASIONE DIGITALE NEI MUSEI

In molti sui social non sembrano aver gradito il selfie dell’influencer italiana Chiara Ferragni con la Venere di Botticelli, altri non non hanno affatto apprezzato La Gioconda di Leonardo Da Vinci come sfondo in una clip musicale. La critica, il disappunto, e l’incapacità di progredire riusciranno a frenare questo forte cambiamento sociale? L’arte e la cultura devono poter oggi essere fruibili e raggiungibili, devono necessariamente digitalizzarsi ed aggiornarsi.

Il sociologo belga Derrick de Kerkhove ha infatti dichiarato:

L’Italia deve smetterla di credere che possedere un hardware culturale, ossia i monumenti, le architetture e le opere d’arte che la contraddistinguono a livello mondiale, le basti a produrre ricchezza. Capisca, invece, che è necessario aggiornarsi alla dimensione digitale

Il sociologo belga Derrick de Kerkhove

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