Milan Kundera, lo scrittore de "L'insostenibile leggerezza dell'essere" è morto a 94 anni
Nato a Brno nel 1929 e rifugiatosi a Parigi dopo la Primavera di Praga e la succesiva repressione sovietica, era considerato una delle voci più influenti nel panorama della letteratura contemporanea.
La biografia di Milan Kundera
Milan Kundera è morto all'età di 94 anni. Lo scrittore, saggista e drammaturgo ceco era nato il 1º aprile 1929 a Brno, nell'ex Cecoslovacchia. Kundera ha raggiunto il successo nella seconda metà del secolo scorso con i suoi romanzi dalle tematiche filosofiche e politiche, diventando una delle voci più influenti nella letteratura contemporanea. Studiò letteratura e musicologia presso l'Università Carolina di Praga a cavallo degli anni '40 e '50, influenzato durante i suoi studi da scrittori e filosofi mittleuropei come Franz Kafka, Friedrich Nietzsche e Rainer Maria Rilke.
Negli anni '50, Kundera inizia a pubblicare racconti e poesie, operando anche come critico d'arte. La sua prima opera rilevante è "Lo scherzo" del 1967, un'amara ricostruzione della realtà cecoslovacca del secondo dopoguerra. In questo periodo, Kundera è membro del Partito Comunista Cecoslovacco, dal quale si allontana a causa della crescente oppressione politica che sfocerà con quella che è passata alla storia come la Primavera di Praga, stagione di rivendicazione di diritti da parte dei giovani cecoslovacchi, repressa nel sangue dai carriarmati sovietici.
Kundera continua a scrivere romanzi che esplorano temi come la libertà individuale, l'alienazione e l'amore. Nel 1975, dopo essere stato espulso per la seconda volta dal partito comunista per le sue posizioni anti-sovietiche, lo scrittore è obbligato a trasferirsi in Francia - dove insegna alle università di Parigi e Rennes -, pease del quale ottiene la cittadinanza nel 1981. Durante la sua permanenza nel paese d'oltralpe, scrive alcuni dei suoi romanzi più importanti, tra cui "L'insostenibile leggerezza dell'essere", che divenne un bestseller internazionale e venne trasposto in versione filmica nel 1988 dal regista Philip Kaufman e Juliette Binoche nel ruolo di Tereza.
Tra i suoi romanzi più celebri vi sono "La vita è altrove" (1973), l'appena citato "L'insostenibile leggerezza dell'essere" (1984) e "L'immortalità" (1990). Le sue opere sono caratterizzate da uno stile narrativo complesso, una profonda analisi psicologica dei personaggi e una riflessione filosofica sulla condizione umana. Nel corso degli anni, Kundera riceve numerosi premi e riconoscimenti per la sua opera letteraria, tra cui il Premio Internazionale Viareggio per la narrativa nel 1981 e il Premio Herder nel 2000.