La Maison Tabayer attraverso l'obiettivo fotografico di Lina Scheynius
La Maison Tabayer lancerà questo autunno una collezione realizzata con materiali ecosostenibili. Un nuovo approccio raccontato con una serie fotografica della fotografa Lina Scheynius, che sarà pubblicata sull'account Instagram del marchio per tutta l'estate.
Con sede negli Stati Uniti, la designer Nigora Tokhtabayeva - fondatrice del marchio di gioielli Tabayer, ha approfittato dei successivi confinamenti per riflettere sul destino del Pianeta. Questi pensieri - "come si trasforma un'esperienza negativa in una realtà positiva?" - ha dato vita a una collezione realizzata esclusivamente con materiali ecocompatibili: oro Fairmined e diamanti certificati Kimberley Process (i diamanti certificati possono essere scambiati solo tra firmatari del processo, un meccanismo efficace per combattere il commercio dei diamanti da conflitti).
In un comunicato la maison spiega il significato del suo approccio: “Lo spazio - interno ed esterno, personale e pubblico, mentale e fisico - ha assunto un significato completamente nuovo in seguito alla pandemia. Lo spazio mentale negativo in cui Nigora Tokhtabayeva si è rifugiata è stato incanalato in una realtà fisica positiva. La nuova collezione di gioielli Tabayer, prevista per il lancio nell'autunno del 2021, reinterpreta il concetto dei talismani protettivi”.
La designer ha mostrato il suo lavoro attraverso l'account Instagram sotto forma di un ambiziosa serie visiva scattato dalla fotografa londinese e di origine svedese Lina Scheynius il cui lavoro e sensibilità si intrecciano infinite variazioni di paesaggi, corpi e gesti, contro l'effusione digitale di se stessi, è acclamato in tutto il mondo. L'artista è stata invitata a dare un'occhiata ai propri archivi che per cinque anni l'hanno portata dall'isola di Fårö, nel cuore del Mar Baltico fino ai lussuosi parchi di inglesi. Uno sguardo retrospettivo articolato intorno a cinque parole: "personale", "consistenza", "femminilità", "altrove", "magia". Il risultato si concretizza in una miriade di scatti a colori o in bianco e nero, autoritratti, paesaggi, primi piani astratti dalla grande forza evocativa. La sorella del fotografo si infila in un lago illuminato dalla luna nei pressi della cittadina svedese di Trollhättan, i fari scintillanti dei taxi illuminano lo skyline notturno di New York, le arance rivelano le loro sfumature insanguinate, le gambe nude - quella di Lina - cullano nell'incavo delle caviglie un cristallo. "È stato interessante guardare il mio lavoro attraverso gli occhi di qualcun altro", spiega la fotografa. “Ho trovato tesori e sorprese che ho potuto resuscitare e rivivere”. I viaggi più belli sono spesso i viaggi interiori.
