OPENING CEREMONY SS17 on stage
Sabato 28 gennaio il David H. Koch Theather del Lincoln Center di New York ha visto esibirsi I ballerini del New York City Ballet in uno spettacolo unico dove la più elegante delle arti incontra il mondo street di Opening Ceremony.
Una nuova collaborazione creativa tra Il resident choreopgrapher della prestigiosa istituzione newyorkese Justin Peck e il co-fondatore di OC Humberto Leon, il quale ha creato i costumi per il nuovo balletto dell’amico: “The Times Are Racing”.
Per il suo ultimo lavoro Peck ha chiesto ai suoi ballerini di sostituire le loro scarpe da ballo con delle sneakers e, guidato da questa ispirazione, ha collaborato con Leon per creare outfit fluidi e dal mood street.
La performance interpreta gli incontri tra sconosciuti e stranieri nella New York del 19esimo quando, tra le vie di Ellis Island, diversi Paesi e culture si incrociavano e si conoscevano per poi fondersi nel grande melting pot americano.
Photo credits: Erin Baiano e Paul Kolnik
La collaborazione di Peck e Leon per il balletto ha ispirato anche la collezione Ready To Wear Spring 2017 di Opening Ceremony. Un racconto di connessioni, incontri e inevitabili influenze dove il pizzo e raso pettinato incontrano il denim Americana. Silhouette larghe, ideali per i lunghi viaggi, aggiornate in versione luxury con frange e ricami macramè. Stampe che ricordano il mondo di W.W.Denslow, illustratore de “Il Mago di OZ”, e altre classiche fiabe americane per un’atmosfera al limite tra il sogno e la realtà.
Attraverso vestiti con scollo a cappuccio, giacche kimono e top in maglia viene messa in scena una raccolta di favole: bambini che esplorano giardini psichedelici, mani intrecciate che strappano rose, scimmie che imparano a volare. Così come il Sogno Americano, queste fantasie collettive ispirano e connettono le diverse culture.
La collezione è da ora disponibile in pre-order presso i negozi Opening Ceremony, i partner retail del brand e su openingceremony.com, secondo la strategia del “See now buy now” fatta propria dal marchio.
Photo credits: Tom Johnson