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Coverstory L'Officiel N29: intervista a Kiernan Shipka

19enne, cresciuta a Hollywood, per anni ha interpretato la figlia viziata in “Mad Men”. Oggi è una strega nel remake della serie “Le terrificanti avventure di Sabrina” che negli anni 90 fece innamorare milioni di adolescenti. E che tutt’ora incoraggia a essere sempre se stessi
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Foto Danny Lowe
Styling Vanessa Bellugeon

 

Matthew Weiner, creatore di “Mad Men”, ha recentemente affermato che l’unica ragione per realizzare un sequel del suo capolavoro sarebbe “vedere cosa ne è stato di Sally Draper. Perché, grazie a Kiernan, è lei il cuore della serie”. Nei panni di Sally dal 2007 al 2015, Kiernan Shipka ha reso indimenticabile l’impertinente primogenita di Don Draper. Il suo segreto: dare a quella privilegiata figlia di papà l’allure della ribelle pur continuando a mostrare che Sally è un puro prodotto dell’ambiente conservatore. “Mad Men” ha rappresentato per Kiernan anche l’occasione per costruire il suo stile. Grazie al guardaroba di Sally Draper, la giovane attrice dalle ascendenze irlandesi e slovacche, nata a Chicago da genitori totalmente estranei al mondo del cinema e della moda, ha reso gelose le ragazze più in vista di Hollywood senza però montarsi la testa. Mentre Matthew Weiner allungava le scene in cui era presente, Kiernan si è creata una reputazione d’oro che le ha permesso di non farsi dimenticare da Hollywood e di diventare, oggi, la star de “Le terrificanti avventure di Sabrina”. La serie di Netflix - secondo adattamento televisivo, questa volta piuttosto dark e a tratti addirittura horror, di un fumetto popolarissimo già andato in scena in una trasposizione kitsch negli anni novanta - è una rilettura moderna del personaggio di Sabrina, una liceale costretta a destreggiarsi tra due mondi incompatibili: quello dei comuni mortali e quello delle streghe. Tra incantesimi e battute sul femminismo intersezionale o il patriarcale autoritarismo demoniaco, Kiernan è riuscita ad ammaliare i fan di Sabrina. “A volte serve un’icona per interpretarne un’altra”, sintetizza Roberto Aguirre-Sacasa, lo showrunner della serie.

Camicia in georgette di seta stampata, orecchini di metallo e resina: tutto Fendi.

L’O: Interpreti Sabrina, metà strega, metà umana. È complicato?
KS: «La vera sfida sono le quattordici ore di riprese quotidiane: ridere a crepapelle in una scena, affrontare un demone in un’altra, poi correre a perdifiato, scoppiare in lacrime e infine risolvere un mistero recitando due pagine in latino. Per non parlare delle battute da scambiare con Salem, il gatto nero cui sono allergica. In certi momenti essere dotata dei poteri di Sabrina mi farebbe proprio comodo».

L’O: Ti senti vulnerabile?
KS: «Vivo da sempre nell’ambiente del cinema. Crescendo, sono riuscita a valutare a mente fredda i pro e i contro di questo mestiere. La presa di distanza mi ha permesso di arrivare a chiedermi serenamente: “Voglio davvero farne la mia vita?”. È un interrogativo che rivela la mia necessità di pianificare tutto. D’altronde adoro fare liste e progetti».

L’O: Il miglior consiglio che ti hanno dato? 
KS: «Cercare sempre di bilanciare divertimento e professionalità».

L’O: La personalità di Sally Draper ti ha contagiato?
KS: «Quando giravamo “Mad Men”, ero una fashion addict, proprio come il mio personaggio. Poi ho attraversato una fase di disintossicazione e sono riuscita a sfruttare la passione per la moda per definire il mio stile personale».

Giubbotto trasparente con motivo “FF” e finiture di pelle, short di neoprene con decorazione in 3D: tutto Fendi.

«I fan della serie “Le terrificanti avventure di Sabrina” sono talmente tanti che sono diventata oggetto di una curiosità incessante. E tengo bene a mente che Sabrina è una formidabile fonte di ispirazione per il pubblico adolescenziale», confida la giovane attrice

L’O: E Sabrina, occupa anche lei molto spazio nella tua vita?
KS: «I fan della serie sono talmente tanti che sono diventata oggetto di una curiosità incessante. Ma tengo a mente che Sabrina è una formidabile fonte di ispirazione per il pubblico adolescenziale: sospesa tra due mondi, riesce infine a tracciare la propria strada; spero che la cosa incoraggi tutti i nostri spettatori a essere se stessi».

L’O: Vivere costantemente sotto lo sguardo del pubblico ha dei vantaggi? 
KS: «Sono stata spesso l’unica ragazzina sul set, ma non mi sono mai sentita in pericolo. Vivere le cose senza ansie è una fortuna inestimabile, soprattutto perché alla mia età le esperienze sono sempre nuove». 

Top di maglia con dettagli cut-out, pantaloni cargo di tela, borsa “Baguette” ricamata con perle e motivi floreali, sandali di rete tecnica: tutto Fendi.

L’O: La collaborazione con Fendi è stimolante?
KS: «Mi entusiasma l’incredibile varietà dei capi: con Fendi posso essere seducente, divertente, elegante o edgy. Quanto agli occhiali, beh, non riesco più a farne a meno».

L’O: Sei attiva sui social network, ma nonostante la tua ascesa mediatica sei stata risparmiata dalle campagne denigratorie. Come si spiega questo miracolo?
KS: «Rovistando su internet si trovano immagini di me a 7 e a 19 anni con questo commento: “La taglia del seno è identica”. Per prudenza non mi cerco mai su Google. Mi limito a gestire il mio account Instagram che fino ad ora, incrociando le dita, è sfuggito alle attenzioni dei troll. Ma mi piacerebbe che lo notassero Wes Anderson e Sofia Coppola, sogno di recitare per loro».

Hair stylist: Massimo Serini. Make up artist: Luigi Rizzello. Assistente fotografo: Stefano Moiraghi. Assistente stylist: Gabriela Cambero.

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Kiernan Shipka

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