ITS First Exhibition
Una mostra curata da Olivier Saillard inaugura il Museo triestino della ITS Arcademy, dedicato alla moda contemporanea.
Ma sono tante le creazioni, eccentriche e poetiche, di talenti non famosi ma assolutamente degne di attenzione, dall’abito futuristico di Shie Lyu alla collana di Valentim Manuel Estevao Quaresma, al cappotto tagliato al laser che cambia colore a seconda dei movimenti di chi lo indossa di Katherine Roberts-Wood. I fashion addicts si commuoveranno di fronte alla cintura di Demna Gvasalia, il direttore creativo di Balenciaga, premiato da ITS nel 2004, quando era solo al secondo anno di Accademia ad Anversa. E si emozioneranno al racconto su Blazy che, parlando nell’hangar dove si era tenuta l’esposizione dei finalisti con un visitatore incuriosito dal suo portfolio, aveva dichiarato che il suo sogno era lavorare con Raf Simons, per sentirsi rispondere: ”Raf Simons sono io”.. Un incontro cui era seguito il suo ingresso nello studio di Simons... Se il museo di ITS ha messo definitivamente Trieste sulla mappa dei fashionisti internazionali, qual'è il museo della moda ideale per Barbara Franchin? «Un museo che racconti l’identità italiana non può che essere un museo diffuso, dalla Modateca Deanna in provincia di Reggio Emilia al museo della seta di Como a Pitti a Palazzo Morando...»