Ginevra Elkann racconta le vacanze a Ischia di Max Mara
La regista, dopo il successo di “Magari”, torna dietro la macchina da presa per raccontare con un mini film la sfilata resort 2022 disegnata da Ian Griffiths. «Sono partita dall’idea di una donna elegante, senza troppe frivolezze, e l’ho accompagnata nel suo viaggio libero, insieme alle amiche, su quest’isola selvaggiamente raffinata»
«L’eleganza deve essere di cuore prima di tutto… Puoi essere ben vestito ma sgradevole nel tuo modo di porti. Eleganza fa rima con una certa semplicità, estetica e di sentimenti». A parlare è Ginevra Elkann, nipote di Marella Agnelli, uno dei cigni di Truman Capote, ma soprattutto produttrice e regista. In questi giorni è a Ischia per girare il minifilm che accompagnerà la collezione resort 2022 di Max Mara svelata nella cornice dell’Hotel Mezzatorre. Collezione creata di Ian Griffiths ispirandosi proprio al fascino dei “cigni” che hanno animato il jet-set ischitano negli anni 50 e 60. «Questo progetto è nato quasi per caso ed è il mio primo lavoro nel mondo della moda, un universo che mi ha sempre affascinato», ha spiegato la Elkann che dopo aver studiato alla London Film school ha lavorato con registi del calibro di Bernardo Bertolucci e Anthony Minghella prima lanciare il suo primo cortometraggio, “Magari”, nel 2019. «Avere la possibilità di raccontare una collezione come quella di Max Mara utilizzando un palcoscenico speciale come questo è davvero qualcosa di unico. Ho cercato di catturare lo spirito dei vestiti ma anche quello che ha ispirato Ian nel suo percorso creativo», ha aggiunto. «Sono partita dalla idea di una donna Max Mara, una donna elegante e amante del bello di qualità, una donna di sostanza e senza troppe frivolezze. Una donna molto femminile che con il suo guardaroba sceglie di essere sempre a proprio agio. E ho voluto pensare al suo viaggio a Ischia come un regalo che fa a se stessa, perché decide di prendere del tempo per se e per le amiche». Circondate dalla natura selvaggiamente raffinata di Ischia. «Il vero challenge di questo progetto è legato al linguaggio estetico scelto per raccontare Ischia, un’isola sausage di roccia e Pini ma anche di fiori selvatici e gerani. Un’isola capace di incarnare un’eleganza naturale», ha continuato Ginevra Elkann. Alla mente tornano certe immagini di Marella Agnelli in camicie voluminose di taffetà rosa appoggiata a un muro di buganville, che campeggiano anche nel moodboard di stagione. «Ho cercato di tradurre nell’oggi quel mondo e che cosa avrebbe significato in questo presente. Dove tutto è molto più globale, più ampio con sempre meno gruppi definiti».
Affascinata dalla moda («Come disciplina estetica, come racconto capace di leggere l’oggi») Ginevra Elkann si è avvicinata a questo universo durante i suoi anni di ragazza a Londra («La mia prima sfilata è stata di Vivienne Westwood…incredibile! Anni fantastici popolati da un altro genio come Jean-Paul Gaultier») e ha un mito assoluto («Yves Saint Laurent: un creativo capace di creare un universo di provocazione dall’estetica dirompente») oltre a una passione contemporanea per la filosofia creativa di Alessandro Michele di Gucci («in un mondo in cambiamento come quello attuale ha trasformato i codici della bellezza gridando che la bellezza non è univoca ma che tutto puó essere bello»). Ma la sua grande passione è il cinema, un amore iniziato da ragazza e che l’ha accompagnata negli anni. «Sono onnivora di cinema, ho una passione viscerale. Nell’era pre-COVID andavo al cinema con una frequenza continua, ne ero quasi ossessionata senza distinzione di generi», ha aggiunto. «I film di David Lynch mi hanno ispirato. E quando è uscito In the mood for love sono andata al cinema in continuazione per scoprirne ogni minimo segreto». Prossimo step, il suo secondo lavoro dietro la macchina da presa per un lungometraggio. «Ho terminato la sceneggiatura del mio secondo film. A breve inizieremo a girare e se tutto va bene dovrebbe essere pronto nell’arco dei prossimi sei mesi».