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Giada FW25 alla Biblioteca Braidense. Che apre le sue porte al pubblico durante il weekend

La Sala Maria Teresa della Biblioteca Braidense accoglie la collezione autunno inverno 2025 di Giada, firmata dal direttore creativo Gabriele Colangelo. In occasione della Milano Fashion Week, la Biblioteca apre le sue porte al pubblico anche nel fine settimana, per la prima volta ospitando una presentazione di moda al suo interno.

Giada autunno inverno 2025 (Courtesy of Press Office)
Giada autunno inverno 2025 (Courtesy of Press Office)

La collezione Giada autunno inverno 2025 prende forma nella Biblioteca Nazionale Braidense, a Milano, un luogo in cui arte e cultura si intrecciano in un dialogo continuo. Il brand indaga il rapporto tra tradizione e sperimentazione, intrecciando riferimenti classici e visioni contemporanee in un percorso che riflette la filosofia “Art to Art”. La presentazione ufficiale, tenutasi il 28 febbraio 2025, durante la Milano Fashion Week sarà seguita da due giorni, l'1 e il 2 marzo, di apertura al pubblico, offrendo un’occasione per esplorare la moda come espressione di un’eredità culturale in evoluzione. La Vice Direttrice Generale della Pinacoteca di Brera e della Biblioteca Nazionale Braidense, Chiara Rostagno, ci parla di questa iniziativa. 

Giada autunno inverno 2025 (Courtesy of Press Office)

L'OFFICIEL ITALIA: Siamo in una delle Biblioteche più belle e più importanti d'Europa. Qual è il legame che unisce i libri e la moda?
CHIARA ROSTAGNO: Dal nostro punto di vista esiste un legame profondo, poiché entrambi rappresentano manifestazioni complementari della cultura. Lo scorso anno abbiamo inaugurato, nel cuore di Brera, il dipartimento di sculture e arti decorative, seguendo i principi che, già nell’Ottocento, riconoscevano alle arti decorative uno statuto artistico autonomo. Anche l’iniziativa odierna si inserisce in questa prospettiva, con l’obiettivo di rendere sempre più tangibile questo legame tra moda e cultura.

L'OFFICIEL ITALIA: Dal punto di vista culturale, e non solo industriale, quale significato ha la moda per Milano?
CR: La moda è un’eredità fondamentale di Milano, che affonda le sue radici nella storia della città. Già nel Libro del Sarto dell’epoca di Ludovico Il Moro si percepiva un’attenzione distinta verso questa forma di espressione culturale, riconosciuta e apprezzata in tutta Europa. Il nostro lavoro a Brera si muove proprio in questa direzione: creare le condizioni affinché la moda e le arti decorative trovino uno spazio di rilievo nel tessuto culturale della città, e quale luogo migliore di Brera, da sempre epicentro della creatività milanese?

LOI: Avete volumi dedicati alla moda o al costume?
CR: Purtroppo non possediamo il Libro del Sarto, perduto in seguito alla battaglia di Pavia del 1499, ma la nostra collezione libraria è ricchissima e contiene numerosi riferimenti alle arti legate alla creatività: dalle arti decorative alla gioielleria, fino a preziosi manuali del Seicento. Stiamo lavorando per riscoprire e valorizzare questo patrimonio, e proprio per questa occasione il nostro Dipartimento di Studi Storici ha condotto una ricerca bibliografica specifica sul tema del fiore. Disponiamo di erbari e volumi straordinari sulla flora e la natura, alcuni dei quali unici per rarità e valore. La possibilità di sfogliare questi libri e renderli accessibili è un modo concreto per sottolineare il legame tra le diverse forme di espressione artistica e culturale.

LOI: Avete fatto scoperte interessanti attraverso lo studio di questi volumi?
CR: La natura continua a sorprenderci e il patrimonio librario ne è una straordinaria testimonianza. Ad esempio, durante la nostra ricerca sull’Iris abbiamo trovato numerose rappresentazioni meravigliose, alcune dimenticate, altre che non avevamo mai visto dal vivo. Lo stesso vale per altre discipline artistiche: abbiamo rinvenuto antichi manuali su come lavorare e riconoscere le pietre preziose, su come tagliarle e valorizzarle. Il nostro dipartimento di arti decorative è stato concepito volutamente senza una collezione fissa: possediamo alcuni pezzi ottocenteschi di grande pregio, come il mantello che Napoleone indossò a Milano per la sua incoronazione a Re d'Italia, ma la nostra idea è quella di creare un sistema dinamico di correlazioni tra discipline e arti, in continua evoluzione.

LOI: State sviluppando progetti in questa direzione?
CR: Sì, abbiamo diversi progetti in cantiere che verranno annunciati a breve. Alcuni segnali di questo cambiamento sono già visibili: la scultura è tornata protagonista nelle nostre sale e presto anche le arti decorative troveranno sempre più spazio. Vogliamo costruire un dialogo continuo tra il patrimonio storico e la contemporaneità, perché la creatività, per definizione, è sempre attuale.

LOI: Esiste un percorso dedicato alla storia del costume nella Pinacoteca?
CR: Sì, abbiamo ideato visite guidate incentrate sulla storia del costume attraverso l’iconografia delle nostre opere. Come dipartimento, stiamo lavorando per approfondire questi dialoghi tra arti visive, moda e cultura, con l’obiettivo di offrire nuove chiavi di lettura del nostro straordinario patrimonio artistico.

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Chiara Rostagno, Vice Direttrice Generale della Pinacoteca di Brera e della Biblioteca Nazionale Braidense (Courtesy of Press Office)

La collezione autunno inverno 2025 di Giada 

La collezione Giada autunno inverno 2025 trae ispirazione dall’Iris, fiore simbolico di trasformazione e libertà, «traducendone la grazia in un racconto di forme e materiali», spiega il brand. Le silhouette femminili si sviluppano in un gioco di contrasti tra leggerezza e struttura, con tessuti preziosi, tagli asimmetrici e dettagli trasparenti che rivelano scorci di pelle. L’artigianalità italiana emerge nelle sofisticate tecniche di lavorazione, come la stampa floccata e le applicazioni tridimensionali. Accessori e colori riflettono la stessa filosofia, creando un equilibrio armonico tra tradizione e modernità.

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Giada autunno inverno 2025 (Courtesy of Press Office)
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Giada autunno inverno 2025 (Courtesy of Press Office)
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Giada autunno inverno 2025 (Courtesy of Press Office)
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Giada autunno inverno 2025 (Courtesy of Press Office)

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