Ferragamo celebra la danza con la nuova mostra al Teatro alla Scala di Milano

Lontano dai riflettori del palcoscenico, la mostra curata da Paola Calvetti e Livia Corbò svela i segreti della preparazione di uno spettacolo di balletto. Dalla sala prove al momento che precede il debutto, “Lo sguardo nascosto. La danza dietro il sipario” racconta i dettagli più intimi del mondo della danza: silenzi carichi di emozione, sguardi d’intesa tra i danzatori e gesti che nascondono anni di disciplina e dedizione. Grazie al talento fotografico di Gérard Uféras, ogni immagine diventa uno storytelling visivo capace di trasportare lo spettatore nel cuore del Teatro alla Scala, luogo simbolo della cultura e dell’arte italiana. 

Il sodalizio tra Ferragamo e il mondo della danza risale agli anni Venti, quando il fondatore Salvatore Ferragamo iniziò a creare calzature per étoile e artiste del calibro di Anna Pavlova, Alicia Markova e Katherine Dunham. Nel tempo la maison ha saputo coniugare stile ed ergonomia, creando scarpe destinate a rimanere sotto i riflettori e amate non solo dai ballerini, ma anche da attrici leggendarie come Audrey Hepburn, Greta Garbo e Marilyn Monroe.

Tra le creazioni più iconiche, la ballerina disegnata per Audrey Hepburn nel 1954 è un simbolo di eleganza senza tempo, unendo praticità e raffinatezza. Ancora oggi, Ferragamo rinnova questo legame con la danza, come dimostra la collezione primavera estate 2025 di Maximilian Davis, ispirata proprio al balletto, con linee morbide e tonalità che richiamano le quinte del teatro. Moda e balletto stringono quindi un legame indissolubile per Ferragamo e ancora oggi le scarpe ballerine rimangono un best seller per il marchio fiorentino. 

In parallelo alla mostra, dal 28 febbraio 2025 sarà disponibile in libreria il libro fotografico “Lo sguardo nascosto”, curato da Paola Calvetti. 160 fotografie racchiuse in un volume che documenta la vita quotidiana del Corpo di Ballo del Teatro alla Scala, alternando immagini di backstage in bianco e nero delle prove a scatti a colori che ritraggono il palcoscenico. Non solo una raccolta di immagini, ma un’opera che racconta la danza come esperienza umana, fatta di sacrificio, passione e ricerca della perfezione. Una prospettiva unica della danza raccontata con gli scatti di Gérard Uféras che svelano il lato più autentico del balletto.