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Salvatore Ferragamo, il «calzolaio delle star»: la vita e le creazioni in mostra a Firenze

Cento anni fa, a Hollywood, Salvatore Ferragamo apriva il suo primo negozio. A Firenze "Salvatore Ferragamo: 1898 - 1960" celebra l'uomo che seppe rapire con le sue creazioni dive del cinema, celebrità e regine... 

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Salvatore Ferragamo testa il sandalo d’oro ai piedi di una modella, 1956 (Courtesy Ferragamo)

Sono passati esattamente cento anni da quando Salvatore Ferragamo inaugurò il suo primo negozio a Hollywood, confermando il successo ottenuto negli Stati Uniti, dove era emigrato nel 1915. Le sue calzature divennero famosissime all'epoca grazie alle commissioni per film celebri come "I Dieci Comandamenti" di Cecil B. DeMille e per le dive del cinema che impazzivano per le sue silhouettes, da Greta Grabo a Gloria Swanson. Esplorando la vita di Salvatore Ferragamo, la mostra "Salvatore Ferragamo: 1898 - 1960" al Museo Ferragamo di Firenze dal 27 ottobre 2023 al 4 novembre 2024, evidenzia il contributo del «calzolaio delle star» alla rinascita dell'artigianato italiano e l'importanza del design nostrano, basato sulla commistione di tradizione e innovazione. 

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Salvatore Ferragamo presenta ad Audrey Hepburn alcuni modelli di calzature in occasione della visita dell’attrice a Palazzo Spini Feroni, 1954 (Courtesy Ferragamo)
Sophia Loren e Salvatore Ferragamo durante la serata presso l’Open Gate Club di Roma per celebrare il nuovo brevetto della pelle di leopardo marino. Ferragamo prova all’attrice una scarpa in merletto ad ago di Tavarnelle, 28 febbraio 1955 (Courtesy Ferragamo)
Lauren Bacall indossa scarpe Ferragamo poco dopo il matrimonio con Humphrey Bogart, 1946 (Courtesy Ferragamo)
Anna Magnani e Salvatore Ferragamo a Palazzo Spini Feroni durante la prova del sandalo Ranina, 1955 (Courtesy Ferragamo)
Greta Garbo passeggia indossando le sue scarpe Ferragamo preferite per Londra con il fotografo Cecil Beaton, mentre indossa le sue scarpe Ferragamo preferite, 17 novembre 1951 (Courtesy Ferragamo)

Le dive di Hollywood e le celebrità

Il rapporto di Ferragamo con le sue clienti, che le categorizzava in "Cenerentole," "Veneri" e "Aristocratiche" - in base alla loro preferenza per le calzature e il loro stile di vita -, è raccontato nella sezione "Scarpe e piedi famosi" della mostra "Salvatore Ferragamo: 1898 - 1960". All'Hollywood Boot Shop passarono star come Pola Negri, Mary Pickford, Joan Crawford, Rodolfo Valentino, ma anche ballerine, registi e produttori. Da Gloria Swanson e Claudette Colbert che preferivano scarpe classiche, a Marlene Dietrich che optava per modelli alla moda. O la duchessa di Windsor, Wallis Simpson, che amava scarpe bicolori per l'estate e tinta unita per l'inverno, mentre Ingrid Bergman prediligeva tacchi bassi e Evita Perón pellami esotici argentini. La creatività di Ferragamo si adattava alle varie personalità, da Marilyn Monroe con i suoi amatissimi tacchi a spillo a Greta Garbo che amava scarpe dall'allure maschile. 

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Sandalo Rainbow realizzato per l’attrice Judy Garland, 1938 (Courtesy Ferragamo)
Sandalo a punta chiusa con tomaia in tessuto di seta lamé damascato, suola in vinilite e tacco in mica, 1955 (Courtesy Ferragamo)
Madonna, sandalo in merletto ad ago di Tavarnelle e capretto con applicazioni di perline, realizzato per Sophia Loren, 1955 (Courtesy Ferragamo)
Iride, décolleté in merletto ad ago di Tavarnelle e capretto, 1930-1936 (Courtesy Ferragamo)
Damigella, modello di stivaletto in tessuto elasticizzato broccato e tacco alto. Il modello fu realizzato per Sophia Loren, 1957 (Courtesy Ferragamo)
Scarpa allacciata con tomaia patchwork in fili di cotone, 1935-1938 (Courtesy Ferragamo)
Sandalo a punto chiusa con tomaia in merletto ad ago di Tavarnelle e capretto con applicazione di paillettes, tacco decorato da strass, 1950-1952 (Courtesy Ferragamo)
Décolléte con tomaia in vitello con applicazioni in camoscio, 1939 (Courtesy Ferragamo)
Modello di sandalo con tomaia in soutache e cellofan, 1957-1958 (Courtesy Ferragamo)
Modello di décolleté con tomaia in vitello e ricamo in filo di seta, 1930-1935 (Courtesy Ferragamo)
Arcobaleno, modello di décolleté in camoscio e ricamo in filo di seta, 1935 (Courtesy Ferragamo)
Scarpa allacciata con tomaia in un unico pezzo in camoscio con punta leggermente montante, realizzata per Lauren Bacall, 1946 (Courtesy Ferragamo)
Modello di sandalo con tomaia formata da listini in capretto, 1930 (Courtesy Ferragamo)

Chi era Salvatore Ferragamo?

Salvatore Ferragamo nasce il 5 giugno 1898 a Bonito, in Irpinia. Nonostante il disaccordo del padre, si appassiona del mestiere di calzolaio. La famiglia è troppo povera per permettersi di comprare le scarpe e alle sorelle di Salvatore in occasione della loro prima comunione. A 9 anni confeziona le sue prime paia di scarpe. La morte prematura del padre lascia la famiglia nell'indigenza e nel 1912 Salvatore si reca a Napoli dove impara l'arte della calzatura. Poco tempo dopo torna a Bonito dove apre un'attività di calzolaio. Nel 1915, decide di emigrare in America, dove lavora in una fabbrica di scarpe a macchina ma non è soddisfatto della qualità. Si trasferisce in California, dove apre un negozio di riparazioni e scarpe su misura.

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Cartolina del Calzaturificio Ferragamo & C. in via Mannelli 57 a Firenze (Courtesy Ferragamo)
Lucio Venna, Manifesto pubblicitario realizzato per Salvatore Ferragamo, 1928 Firenze, Museo Ferragamo (Courtesy Ferragamo)
Lucio Venna, Bozzetto pubblicitario per Salvatore Ferragamo, 1930 Firenze, Museo Ferragamo (Courtesy Ferragamo)

L'ingreso di Salvatore Ferragamo nel mondo del cinema avviene per caso, uno dei fratelli stira i vestiti di scena della nascente industria hollywoodiana. Dopo i primi successi - stivali per film western, calzature di ogni tipo per i colossal dell'epoca -, la fama di Salvatore Ferragamo cresce all'inverosimile. Capisce l'importanza del sostegno dell'arco plantare per la calzata, dopo aver seguito corsi di anatomia all'Università della California. Nel 1923, Ferragamo trasferisce la sua attività a Hollywood, dove acquista la licenza dell'Hollywood Boot Shop, situato di fronte al Grauman's Egyptian Theatre su Hollywood Boulevard. Durante questo periodo collabora con registi di fama come Cecil B. DeMille, David Wark Griffith e Raoul Walsh, realizzando calzature per i loro film. Dopo due anni, Salvatore Ferragamo apre un nuovo negozio al 6683 di Hollywood Boulevard, diventando un punto di riferimento per celebrità e divi del cinema. La sua fama cresce a tal punto che il negozio stesso appare in alcuni film dell'epoca, come "Show People" di King Vidor nel 1928. Diventato cittadino americano, nel 1927 torna in Italia, a Firenze, dove apre una fabbrica unendo l'artigianato locale con il sistema produttivo americano. Il suo obiettivo? Espandere la produzione di calzature artigianali italiane e distribuirle negli Stati Uniti tramite il negozio di Hollywood

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L’attrice Joan Crawford con Salvatore Ferragamo nell’Hollywood Boot Shop, anni venti (Courtesy Ferragamo)
Modello di sandalo con tomaia in capretto e tacco in ottone a piramide, 1930 (Courtesy Ferragamo)
Scarpa allacciata con tomaia in capretto e tacco decorato a mano a motivo floreale con l’etichetta Ferra-gamo Inc. Florence (Italy) – Hollywood (California), 1927 (Courtesy Ferragamo)
Salvatore Ferragamo con l’attrice Kathleen Key sull’Argonaut, il treno della Southern Pacific che collegava Los Angeles a New Orleans (Courtesy Ferragamo)

La Crisi del 1929 ha un impatto anche sul calzaturificio di Salvatore Ferragamo. Dichiara fallimento nel 1933 e riapre un laboratorio e un negozio a nome delle sue sorelle. Trasferisce l'attività a Palazzo Altoviti Sangalletti, che nel 1942 diviene la sede di Ferragamo. Dalla fine degli anni '30 Ferragamo apre negozi a Roma, Milano, negli Stati Uniti, a Berlino e Londra. Nel 1937 Vogue USA pubblica il primo sandalo a zeppa firmato Ferragamo. L’azienda conta 400 addetti e la produzione ammonta a 200 paia di calzature al giorno. Nel 1951, Ferragamo partecipa alla prima sfilata di moda italiana organizzata da Giovanni Battista Giorgini a Villa Torrigiani a Firenze. Muore Il 7 agosto 1960 in Italia, lasciando l'azienda alla moglie Wanda. 

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