Fashion

Metauniverse: la moda e il metaverso

Una guida al web 3.0 tra lanci di collezione, NFT e fashion week virtuali in una realtà che non sarà parallela ma ibrida, flfluida e interconnessa. Un ecosistema digitale che comprende tutte le funzioni, le interazioni e le diverse anime di Internet

Collezione DOLCE & GABBANA x Metaverse Fashion Week in collaborazione con UNXD
Collezione DOLCE & GABBANA x Metaverse Fashion Week in collaborazione con UNXD

È l’argomento più discusso del momento, ma forse anche il meno compreso. Metaverso, NFT, avatar e crypto wallet. L’annuncio del cambio di nome dell’universo Zuckerberg è stata la scintilla che ha acceso l’inizio di una nuova era, fatta di pixels e visori VR per la realtà virtuale. Ma se inizialmente era una dimensione destinata ai soli nerd, oggi anche i brand del fashion si stanno lanciando a gamba tesa in questo universo parallelo. A molti questo passaggio al mondo virtuale potrebbe sembrare completamente senza senso, poiché la moda è considerata un’esperienza quasi del tutto fisica. Ma forse è proprio questa la vera rivoluzione. Con Metaverso si intende l’estensione di Internet per come lo conosciamo oggi in una realtà che non sarà parallela alla nostra, bensì ibrida, fluida e inter connessa, un ecosistema digitale che comprende tutte le funzioni, le intera- zioni e le diverse anime di Internet. La definizione deriva da un romanzo di fantascienza del 1992 di Neal Stephenson intitolato “Snow Crash”, nel quale l’alter ego virtuale del protagonista vive una vita parallela, nel Metaverso appunto, nella quale stringe amicizie, fa esperienze e acquisti. Il romanzo che ha già avuto una grande influenza sulla cultura digitale – basta ricor- dare che il termine “avatar” è diventato popolare soprattutto grazie a questo libro – ha predeterminato anche i concetti di molti modelli sperimentali di realtà virtuale. Il principio non si discosta molto da ciò che Mark Zuckerberg ha immaginato per futuro di Meta, il rebranding di Facebook, che prevede un social network nel quale l’utente diventerà attore partecipante e attivo, “in grado di fare quasi tutto ciò che può immaginare – stare insieme con amici e familiari, lavorare, imparare, giocare, comprare, creare – così come sperimentare cose completamente nuove che non si adattano davvero a come pensiamo ai compu- ter o ai telefoni oggi”. La prima traduzione fisica di questo pro- getto si è avuta con gli smart glasses Ray-Ban Wayfarer realizzati da Meta e Luxottica, presentati a settembre, con i quali è possibile condividere e pubblicare foto e video in tempo reale sui social, così come fare chiamate senza utilizzare lo smart-phone. Ciò che oggi si avvicina maggiormente al Metaverso sono le piattaforme di gaming, come Fortnite e Roblox, con cui diverse Maison hanno sperimentato il loro ingresso in questo futuro interconnesso. In ognuna di queste piattaforme – che definire videogiochi sarebbe riduttivo – lo user ha la possibilità di creare il proprio avatar sia a livello di fisiognomica sia a livel- lo di stile e accessori, socializzare con altri utenti e comprare beni e prodotti con la crypto valuta. Molti brand hanno utiliz- zato questi spazi per trovare nuove forme di promozione, come le skin (vesti grafiche, in parole povere: gli outfit degli avatar) personalizzate. Tra i primi a farlo, Louis Vuitton, che ad aprile 2022 aggiorna la sua app Louis: The Game, lanciata nell’agosto 2021, per incentivare i giocatori ad approfondire i duecento anni della sua storia ricompensandoli con la possibile vincita di dieci NFT di Vivienne, la protagonista del gioco che si pres- enta come un antropomorfismo del monogramma dell’azienda. Gli NFT in questione ritraggono Vivienne in differenti look e sono utilizzabili su tutte le piattaforme o come avatar sui social network, in modo simile a un PFP (acronimo di Photo for Pro- file, NFT utilizzati come immagine del proprio profilo soprat- tutto su Twitter). Louis: The Game è disponibile su Android e Apple, ed è stato scaricato due milioni di volte. Gli NFT in questione sono stati creati in collaborazione con la startup di eventi Wenew Labs, fondata da Beeple Mike Winkelmann, proprio quel Beeple autore dell’NFT “Everydays The First 5000 Days”, la terza opera più costosa mai battuta in un’asta d’arte. Anche il brand Gucci del resto ha collaborato con Wenew Labs per il suo recente progetto 10KTF Gucci Grail su Gucci Vault. Vault ha presentato Gucci Grail, una collezione unica di abiti NFT personalizzati per i PFP (abbreviazione di “picture for proof ”, considerata l’immagine del profilo nel Metaverso), ideata da Alessandro Michele e realizzata dall’artista digitale Wagmi-san, come parte di una collaborazione con il suo negozio digitale 10KTF. Gucci è stato tra i primi brand nel settore del lusso a confrontarsi con gli NF T quando, nel maggio del 2021, ha messo all’asta un’opera d’arte unica tratta dal film della collezione “Gucci Aria”, all’interno di un’asta dedicata di Christie’s, devolvendone il ricavato a UNICEF USA. Nel 2022, la Maison ha anche collaborato con SUPERPLASTIC attraverso Vault per creare una serie di NFT rari e in edizione limi- tata realizzati dagli artisti di animazione Janky & Guggimon. Tramite la collaborazione con una serie di creatori cripto-nativi, Vault si pone come canale d’accesso per una miriade di opportunità, spaziando dagli NFT alle esperienze negli ecosistemi digitali come The SandBox e oltre. 

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person human clothing apparel tennis racket racket
invertebrate animal insect
graphics art helmet clothing apparel
chandelier lamp grass plant graphics art
Il red carpet dei British Fashion Awards su Roblox con Alessandro Michele, Direttore Creativo di Gucci; Gucci Tennis Clash il gioco esclusivo GUCCI; l’avatar digitale di Alessandro Michele per la 10KTF GUCCI GRAIL: capi digitali per la PFP, gli abiti digitali d’archivio di PACO RABANNE; una immagine di Vivienne per l’app LOUIS THE GAME DI LOUIS VUITTON.

Altre iniziative degne di nota: la collezione lanciata lo scorso settembre da Balenciaga per Fortnite, divisa tra virtuale e reale, e quella di Moncler, che ha realizzato sempre per Fortnite una versione ispirata alla linea 6 Moncler 1017 Alyx 9SM creata da Matthew Williams, anche direttore creativo di Givenchy, che ha lanciato un’asta di NFT in collab con l’artista CHITO. Dopo la creazione di Nikeland, traduzione in salsa Roblox dei veri headquarters del brand, è recentissima la notizia dell’acquisizione da parte di Nike di RTFKT, realtà specializzata nella creazione di sneaker digitali, con una community molto forte e che aveva fatto scalpore per la vendita, lo scorso febbraio, di una collezione di sneaker in NFT al prezzo di oltre 3 milioni di dollari. Le sneakers virtuali nascono per essere condivise in post social o nel mondo del gaming. E qui scatta la domanda sul cosa siano gli NF T, i token digitali, comparsi per la prima volta nel mondo dell’arte e che stanno interessando i mercati del design e della moda per un rinnovato concetto di “esclusività”. Ma cosa sono effettiva- mente? “Non-fungible token”, significa “non sostituibile”. Mentre un bitcoin, la crypto currency digitale, può essere scambiato con un altro bitcoin, l’NFT è un elemento digitale unico  che rappresenta solo e soltanto l’oggetto a cui è associato. È forse la prima volta in cui si parla veramente di copyright in campo digitale, da quando negli anni 2000 impazzavano le azioni di pirateria digitale, da Torrent a Napster. La loro unicità è protetta da un sistema di tracciamento blockchain. Un NFT può essere un artefatto digitale come musica, GIF, opere d’arte, abiti e accessori digital, che vengono venduti sui market place all’interno del metaverso. L’idea è in teoria di sfoggiare un look o una sneaker nel mondo virtuale, come sulle strade di Decentraland, il mondo virtuale creato online (simile ai Sims degli anni 2000 per chi li ricorda), o negli scatti sui social. Un feno- meno cavalcato anche dall’app Dressx dove si possono fare delle vere e proprie sfilate virtuali, oppure per interagire con le piat- taforme di gaming. Decentraland ha anche ospitato a marzo la prima Metaverse Fashion Week ovvero la MVFW, il più grande evento di moda digitale fino ad oggi. Aperto a chiunque si sia collegato online con un programma fitto di show, eventi, party e drop NF T ad hoc. L’evento è stato un trampolino di lancio per fashion brand come Paco Rabanne, Dolce & Gabbana, Etro, Tommy Hilfiger, Dundas, che si sono unite ad aziende di moda digitali come Auroboros, DressX, mentre Giuseppe Zanotti ha partecipato con i partner neUno (un marketplace di NFT) e Deadfellaz (community NFT). Simile alle tradizionali setti- mane della moda globale, la Metaverse Fashion Week ha ospi- tato più di 50 brand di lusso e brand digitali per presentare nuove collezioni e dare vita a presentazioni, discussioni, concerti, after party e installazioni cinematografiche – tutte virtuali. Un’area per lo shopping di lusso chiamata “Boson Portal Fashion District” è stata progettata a somiglianza dell’iconica Avenue Montaigne di Parigi, dove i brand possono vendere virtualmente attraverso gli NFT.

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clothing apparel person human dance pose leisure activities
Un look di Etro che sfilera Venerdì 25 Marzo alla MVFW
Opere NFT CHITO x GIVENCHY; collezione BALENCIAGA x Fortnite; Lil’ Monster Gang di PHILIPP PLEIN, WeAreWeare collezione MARNI; una immagine ETRO, collezione LIQUID PAISLEY alla Metaverse Fashion Week

Se la Metaverse Fashion Week ha avuto il potere di far conoscere maison di moda digitale come The Fabricant, Placebo e la prima Maison Haute Couture digitale Auroboros, la cui collezione Biomimicry, dopo aver debuttato digitalmente alla London Fashion Week, ed essere stata in mostra al Victoria & Albert Museum, è stata venduta all’asta su UNXD, un marketplace di NFT. Dolce & Gabbana ha ideato una collezione di 20 abiti “haute digital” creata appo- sitamente per MVFW e non basata su una collezione già esistente. Dopo la sfilata, l’intera collezione l’intera collezione è atterrata nell’esclusivo pop-up Dolce&Gabbana su Decentraland, mossa che anticipa il lancio di DGFamily, una commu- nity esclusiva NFT in collaborazione con UNXD. Etro ha giocato sull’heritage ricontestualizzato, creando il motivo Etro “Liquid Paisley” con un fashion show gender fluid che celebra anche il primo shop pop-up store virtuale del brand, per consentire agli utenti di acquistare i capi e agli accessori Etro atterrando direttamente su etro.com o di customizzare i propri avatar con i capi di collezione. Tommy Hilfiger ha presentato virtualmente le sue collezioni Spring 2022 unitamente a una piattaforma digitale di vendita dove i consumatori possono acquistare NFT per i loro avatar o articoli fisici dall’interno del Metaverso. Paco Rabanne, la maison simbolo della Space Age anni ’60, ha partecipato alla Decentraland Metaverse Fashion Week con un virtual store in collaborazione con Selfridges, cui è seguito il lancio di una col- lezione di 12 NFTs, 12 “abiti non indossabili” realizzati dalla Fondazione Victor Vasarely, a partire dagli storici capi d’archi- vio creati nel 1966 con materiali innovativi. L’iniziativa di Phi- lipp Plein nella Metaverse Fashion Week segue un ampio pro- getto del brand nella realtà virtuale iniziato, a livello di real estate, proprio su Decentraland, dove ha acquistato per 1,4 milioni di dollari un quartiere exclusive del metaverso grande 65 lotti. Lo spazio è servito per la realizzazione di Plein Plaza. Il primo stabilimento nell’edificio è il Mona-Museum of Nft Arts, fondato dal designer stesso, progettato come un forum aperto per lo sviluppo dell’arte digitale, mentre sempre in ambi- to NFT, l’azienda ha lanciato un drop di token, il Lil monster$ gang, producendo la prima collezione d’arte. Il progetto ha por- tato in una settimana oltre 4mila vendite e più di 300 Mostri 3D reclamati. Una delle prime manifestazioni a istituire una categoria dedicata all’arte delle creazioni digitali è stato il Bri- tish Fashion Council, che ha annunciato una nuova categoria nell’ambito dei Fashion Awards 2021, il primo Fashion Award in assoluto per Metaverse Design in esclusiva con Roblox e il suo primo vincitore, cSapphire. Questo nuovo premio riconosce un designer digitale in grado di “push the boundaries”. I cinque creatori di moda digitale della comunità Roblox sono stati sele- zionati per il premio dagli sviluppatori e creatori di Roblox. Alessandro Michele, Direttore Creativo di Gucci, ha fatto la sua comparsa come avatar per presentare il premio nell’espe- rienza dei Fashion Awards su Roblox. Differente è l’esperienza di Marni, entrato nel Metaverso con WearWeAre. Durante la sfilata della S/S 2022 il direttore creativo Francesco Risso ha coinvolto gli ospiti distribuendo a ognuno pezzetti di stoffa ri- ciclata dipinta a mano, mentre i modelli indossavano i capi della nuova collezione. Lo spettacolo era in realtà un teaser al progetto 3.0: una versione digitalizzata della collezione, dove tutti i presenti sono entrati a far parte del nuovo mondo virtuale Marni, intitolato appunto WearWeAre, lanciato lo scorso 14 aprile. In WearWeAre è possibile visualizzare pezzi selezionati della collezione S/S 2022 indossati da avatar digitali di chi ha partecipato alla sfilata in presenza, prima scansionati in 3D e poi trasposti digitalmente. La velocità evolutiva e la pervasività delle tecnologie presenti nella nostra vita quotidiana inducono a immaginare come potrà essere il nostro mondo nel prossimo futuro. Come se potessimo idealmente spostare il calendario in avanti solo di qualche settimana o mese, il Metaverso lo cristal- lizza e rende possibile ogni nostro desiderio in fatto di moda, arte, tecnologia, gaming, socialità. Ma il futuro è tutto online? Siamo pronti a vivere in un Matrix world con le comodità del mondo reale? L’interrogativo è ancora aperto, per ora ci si diverte a giocare e collezionare, senza pensarci troppo.

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