Interviste

#talkingwith Craig Costello

Craig Costello ci racconta qualcosa di sé e dei suoi nuovi progetti.

Cos'è lo street style per te?

La strada è dove si può attingere ad una grande varietà di cose. Non è come quando vai in una galleria o in un luogo specifico dove stai scegliendo di “vedere qualcosa” e mi piace l'idea di questa interazione con le persone.

 

La tua arte entra a far parte della vita quotidiana della gente, del loro paesaggio urbano. Anche questo incontro con Moncler fa parte di questo avvicinamento dell'arte allo spettatore. Cosa pensi a riguardo?

È sempre interessante essere in grado di influenzare le persone in modo imprevisto. Le persone saranno in grado di incontrare la creatività in un modo diverso e in posti diversi. È importante dare nuove prospettive ed esperienze alle persone e a te stesso!


Come si è evoluto il tuo stile?

Lo studio di lavorazioni alternative è da sempre una costante. Ultimamente sono però focalizzato su un approccio più pittorico e realizzato in studio. La maggior parte del lavoro che ho svolto ha incluso interazioni con l'architettura, ma ora voglio mettermi alla prova su qualcosa da me mai esplorato e più canonico. Per questo sto lavorando su superfici tradizionali, come la tela e la carta, e non site specific. È una vera sfida.

Le tue opere sono sempre come le immagini una volta terminate?

Sì, in una certa misura. Alcune cose sono lasciate al caso e all'ambiente ma il risultato è generalmente come l'ho immaginato. Lascio anche che per alcuni aspetti si modifichino nel corso del progetto, ma non è lasciato tutto al caso.

 

Che rapporto c'è fra la moda e l'arte?

Il primo e il più generale legame è la creatività. La moda e l'arte naturalmente possono essere buone o cattive, semplici e complicate, ecc. Il designer o l'artista scelgono il loro mezzo, ma il nucleo è la creatività e la volontà di comunicare.

 

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HARBOUR CITY
MR. MONCLER LEE GARDENS
HONG KONG

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