#talkingwith Rahul Mishra
Ha gli occhi buoni Rahul Mishra, tipici delle persone che comprendono appieno la fortuna che hanno.
La voce gentile e sogna quando ti racconta del suo lavoro, creare meravigliosi abiti, lo ama, è evidente!
La sua moda è fatta di dettagli, ricami, pieghe ed idee precise, è una visione indiana della donna moderna. Non rinnega le sue origini indiane anzi ruba parte dell’anima dell’India per dipingerla, con migliaia di paillettes e perline, su gonne, giacche e cappotti.
Gli esordi e le collezioni
Quando hai esordito?
RM: Era il 2008, in India, ma la svolta è stata nel 2014 quando ho sfilato con il premio Woolmark, poi mi sono spostato a Parigi dove adesso ho l’headquarter. Le prime collezioni erano tutte black&white ora invece amo i colori, sto sperimentando.
E per il lato sale, come ti evolverai?
RM: Adesso vorrei aprire dei negozi a Milano, Parigi e Londra, perchè per ora ne ho solo due in India, inoltre devo rafforzare la presenza negli e-commerce, l'online è importantissimo.
Gli inizi
Rahul è nato a Kanpur in Malhausi, da bambino si è innamorato dei colori della sua terra e ha iniziato a disegnare e dipingere, ancora prima di saper scrivere.
Grazie ai genitori ha avuto l'opportunità di studiare design all'università, dove ha capito che la sua strada sarebbe stata quella creativa.
RM: A 19 anni ho lasciato casa mia, ho iniziato a frequentare la scuola di Design in India, nonostante fosse una scuola di design puro mi hanno dato la possibilità di realizzare una collezione di Sahari coloratissimi per un brand locale, è stato in quel momento che ho capito ch volevo fare quello. Ho vinto una borsa di studio per la Marangoni.
Produzione
La sua produzione è rigorosamente handmade in India, ma in modo etico, qui dove “Slumdog millionaire” è una realtà, Rahul ci tiene a specificare che le persone che lavorano per lui, all'incirca 600, hanno assicurazione e salari che permettono loro di avere un buon tenore di vita.
Rahul Mishra produce i propri abiti dove è nato e cresciuto nella provincia di Kantur in Malhausl, qui dove trova ispirazione e dove anche cura minuziosamente ogni dettaglio dei propri outfit.
Il futuro
Stai pensando a una collezione di Haute Couture vera e propria?
Certamente, è il mio progetto per il futuro, inoltre vorrei sfilare a Milano col prêt-à-porter e a Parigi con la couture, è qualcosa su cui lavoro da ormai sei mesi, ci sono vicino.
Molto importante per me adesso è anche sviluppare la linea bridal, è un settore in grande crescita.