Isabella 1985: l’immaginario esoterico del brand di Michele Lamanna
L'intervista al creativo italiano Michele Lamanna, nato e cresciuto in Puglia, che ha ideato e fondato il brand Isabella 1985. La sua carriera come 3D artist, le sue passioni e l’immaginario esoterico di una nuova realtà del Made in Italy.
Isabella 1985, è un brand Made in Italy nato dalla visione di Michele Lamanna, un creativo classe ‘85 nato a Putignano, un paese della Provincia di Bari in Puglia. «Dopo una gavetta lunga 15 anni, ho deciso di creare un mio progetto personale. L’ho fatto durante un momento buio, sia creativo che di vita, volevo creare un progetto di cui andassi fiero. Isabella 1985, unisce il nome di mia nonna al mio anno di nascita, una scelta non casuale dovuta alla direzione estremamente personale di questa realtà. Non volevo dare un nome che ricordasse un periodo storico, uno stile, una subcultura o un movimento culturale». Michele Lamanna ha sin da piccolo orientato i suoi interessi su moda, mondo del clubbing, arti visive, musica e cinema. «La moda ha dai primi anni di vita ispirato il mio lavoro. Da piccolo infatti recandomi nell’azienda di famiglia della mia mamma, ho avuto la possibilità di relazionarmi con modelliste e ricamatrici. Il lavoro di mio padre invece, ha aperto la mia mente al mondo delle discoteche e del clubbling in generale, indirizzandomi subito alle mie passioni». Dopo un approccio diretto al mondo della moda, delle tendenze dei tempi attraverso la musica, ed i generi techno e house, il designer di Isabella 1985 ha lasciato la Puglia. «A 20 anni sono arrivato a Milano, dove ho studiato computer grafica allo IED. Durante gli studi ho iniziato a lavorare in un club, alla serata Pink is Punk. Qui ho conosciuto moltissimi artisti, scrittori, designer, giornalisti, registi, in un contesto che ha saputo spronarmi molto. Poi l’esperienza a Londra, ed il master di VFX (Visual Effect) presso l’accademia Escape Studios».
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Dopo l’esperienza acquisita nella capitale del Regno Unito, Lamanna è tornato a Milano, dove ha iniziato a lavorare con la tecnologia 3D, e quello per Prada fu uno dei suoi primi lavori. Tra i riferimenti di Michele Lamanna, il cinema attraverso la regia di David Fincher, Abbas Kiarostami, Kubrick , David Lynch, Katsuhiro Ōtomo, Akira Kurosawa , Park Chan-wook, Quentin Tarantino , Andrej Tarkovskij, Dario Argento e Lamberto Bava.
Non solo il cinema, anche i videogame e la musica hanno ispirato moltissimo il mio lavoro. Adoravo Michael Jackson, gli effetti speciali nei suoi video, e tutte le sue performance.
Il brand Isabella 1985 è per Michele Lamanna il progetto della sua rinascita, una dimensione estremamente intima e personale, estremamente legata alla Puglia e alla tradizione. «Nel mio progetto c’è tanta Puglia, tanti sottili significati legati all’esoterismo ed al male. Quasi una denuncia ed una riflessione sulla nostra cultura, sui lati oscuri e negativi. La paura nei confronti del proibito e del male, che ci spinge verso la religione». Michele Lamanna è da sempre un grande appassionato di moda, ed ha difatti dichiarato «Sin da ragazzo sottraevo un sacco di capi anni ‘80 e ‘90 dal guardaroba dei miei genitori, anche loro estremamente appassionati di moda. Ho rivisitato a mio modo alcuni loro pezzi iconici di Jean-Paul Gaultier, Helmut Lang e Roberto Cavalli». L’immaginario street di Isabella 1985 è ben distante da questi mondi, una realtà sostenibile e dalla semplicità unica, costituita da capi in cotone e canvas tinti in capo. Una palette variegata che va dal rosa porcellana al cocco, fino al verde pastello e al grigio asfalto.
Isabella 1985, il brand maledetto, nato per rompere gli equilibri.