Jewellery Queen: Marie-Laure Cérède
Il battesimo di un orologio firmato Cartier è sempre un evento. La maison francese non è come le altre: lʼessenza del suo stile sta nella filosofia sperimentale che guida il design di ogni segnatempo; una scienza che esplora lʼinaspettato, restando fedele a una storia tipicamente parigina. Come direttore creativo dellʼorologeria Cartier, Marie-Laure Cérède veglia e custodisce appassionatamente questo patrimonio, che si rafforza con il passare del tempo. «Lʼorologeria è complessa per la sua dualità: bisogna essere in grado di esprimere una libertà creativa mentre si lavora seguendo dei vincoli, che sono quelli rappresentati dal movimento meccanico, che ne è il cuore. Intellettualmente parlando, amo follemente questa sfida. Per Cartier questo esercizio è ancora più audace. Poiché lʼestetica deve avere la precedenza e deve poter domare la tecnica, farla quasi dimenticare a favore delle emozioni. Lʼintuizione è stata una costante nei progetti durante tutta la nostra storia: il gesto creativo è il risultato di una tensione controllata tra la testa e il cuore, è unʼalchimia che avvolge i sensi». Marie-Laure Cérède, per esempio, ha guidato la creazione del nuovissimo “Maillon de Cartierˮ. «Siamo partiti dal desiderio di creare una nuova idea di bracciale, abbiamo recuperato un piccolo gioiello borghese francese dalla metà del ventesimo secolo, rinnovandone lʼarchitettura». Ne è nato un oggetto di design, che sembra voler unire, in un pezzo unico, le caratteristiche dallʼorologio e quelle del gioiello. «A differenza del nostro normale percorso, abbiamo iniziato il lavoro partendo dal bracciale. Abbiamo scelto di scolpire una catena tridimensionale evocando un artiglio animale, ispirato al nostro bestiario tradizionale», ha aggiunto Marie-Laure Cérède. «Come tutti gli orologi Cartier anche questo non vuole essere comune o scontato... Ciò che creiamo riflette una convinzione estetica precisa. Ogni orologio deve raccontare una storia innovativa, speciale e unica».