#Talkingwith: Francesco Scognamiglio
Per la nuova collezione couture, Musa Capri, Francesco Scognamiglio torna all'isola che l'ha folgorato fin da bambino per la sua bellezza come per la sua storia. L'ispirazione? I luoghi frequentati da Sophia Loren, Brigitte Bardot e Jacqueline Kennedy, da Villa Lysis al belvedere di via Tragara.
La collezione Haute Couture Fall Winter 2019-2020 è una celebrazione della figura femminile. Quali sono le tue muse di riferimento?
Le mie muse sono tutte le donne.
Questo è il tuo secondo capitolo dedicato a Capri, quali sono state questa volta i principali riferimenti e suggestioni?
L’isola è sempre stata per me un punto di riferimento, ci andavo in vacanza da piccolo, l’ho abbandonata da giovane e ora l’ho ritrovata. Ognuno di noi entra in connessione con un luogo, Capri è dove mi disconnetto dalla vita quotidiana e dal lavoro. Un’isola incontaminata che racconta una storia con magia e forza. Ogni volta che ci ritorno è come se fosse sempre la mia prima volta, provo un senso totale di appartenenza. Ricordo ancora quando sono capitato per la prima volta in via Tragara e mi sono ritrovato su uno scorcio meraviglioso,una terrazza a picco sui faraglioni.
Come si sono tradotte le tue ispirazioni?
In Musa Capri ci sono molti elementi che riportano all’unicità dell’isola. Alcuni abiti sembrano raccontare la storia dei pescatori, ci sono delle maniche sui look di jersey realizzate con una rete elastica arricchita da cristalli che ricorda quella dei pescatori. Nella collezione c’è anche un abito da sposa: una gonna bianca con ricami in filo di seta, avvolto da un velo che ricorda la trama di una rete da pesca, in un antico pizzo francese. Ho realizzato anche un tailleur con una stampa effetto lucertola sintetica, un omaggio al mito della lucertola blu e ci tengo a specificare che non è una leggenda. È un animale raro presente sui faraglioni che prende il colore blu dal mare di Capri illuminato dal riflesso del sole. Infine Villa Lysis, dimora del leggendario Jacques d'Adelswärd-Fersen, che tra i suoi sfarzi, vizi e modi di fare, aveva creato una vera meraviglia estetica: ho fatto ricamare gli stucchi e dei motivi decorativi della villa su un cappotto di lana effetto bouclé
Come mai per questa collezione ha scelto il format della presentazione?
In questo momento trovo che la moda sia in una fase di forte confusione e credo che durerà ancora per qualche anno. Non c’è più ordine e arriverà il punto in cui dovrà per forza esserci un reset totale. Oggi tutte le collezioni si sovrappongono. Soprattutto con l’Alta Moda l’idea di mettersi da parte, di cercare il proprio assetto e allontanarsi penso che sia un modo per rigenerarsi e rimanere autentici. Io ho realizzato uno shooting ambientato in una casa da pescatori. La sfilata oggi è diventato un format molto asettico, sono 10 minuti in cui si vive un'emozione e poi non rimane più nulla. Credo che l’Alta Moda vada raccontata e vissuta attraverso l'immagine fotografica, o una presentazione creata in una sorta di happening, in un luogo specifico. Una sfilata sfilata se vogliamo, ma più privata per ritornare a quel gusto di autenticità e unicità.
Che cosa dobbiamo aspettarci dal appuntamento dell’11 Agosto a Capri?
Sarà la celebrazione della mia isola e delle mie clienti. Sarà un momento in cui il mondo si ritrova a Capri, una cornice speciale per una serata esclusiva. ll titolo della collezione, Musa Capri, è un omaggio a “Metti una sera a cena”, il capolavoro di Ennio Morricone.