Interviste

Fabio Castelli MIA Photo Fair

Questo weekend torna a Milano MIA Photo Fair, con la sua settima edizione.
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La fiera – unica in Italia – è nata nel 2010 dalla "necessità di dare corpo, finalmente anche nel nostro, Paese a un grande evento che riconoscesse il ruolo della fotografia d’arte nella cultura e nel mercato" come spiega il fondatore e direttore Fabio Castelli. Ma naturalmente è nata anche dalla passione di Fabio per la fotografia, non sette anni fa, ma ai primi anni settanta, quando, da appassionato di arte, iniziò a collezionare opere di grafica. "Il passo successivo mi portò a interessarmi di fotografia che in Italia, a quei tempi, nessuno collezionava." Dai quei tempi e dal primo acquisto (‘una fotografia di Joan Fontcuberta comprata a Les Rencontres d'Arles nel 1981’) è cresciuto sia il suo interesse, sia la sua collezione. 

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Gian Paolo Barbieri, Lynne Koester “Vogue Italia”, 1990, foto in analogico su carta Hahnemühle Fine Art Baryta 325 gr, 72 x 90 cm. Courtesy 29 ARTS IN PROGRESS gallery
Piero Gemelli, Rosie De La Cruz, Milano, 1991. Stampa ai sali d'argento, 35,2 x 27 cm
Candido Baldacchino, Albero di Mezzana, 2013. Stampa digitale su carta di cotone, 60 x 60 cm. Courtesy Galleria Blanchaert
Joris van der Ploeg, Forgotten Grace, 2016. Polaroid 100 x 100 cm. Courtesy QLICK Editions, Amsterdam
Antoine Rose, Insectarium, 2013. Fotografia su diasec, 133 x 100 cm. Courtesy Mazel Galerie, Bruxelles
Malena Mazza, Blue Light, 2016
Vera Rossi, Varco verde, 2016. Stampa diretta su Plexiglas, 90 x 60. Courtesy Antonia Jannone Disegni di Architettura, Milano
Anna Di Prospero, Self-portrait with my mother, 2011. Stampa Inkjet su carta d'archivio matt, 75 x 107, 6 cm. Courtesy l'artista
Raffaele Montepaone, Memoria, 2015. Stampa fine art su carta Canson Infinity Platine Fibre 310 su D-Bond, 50 x 75 cm
Corinne Héraud, Aura #, 2017. Fotografia, materiali vari su pannelli di legno. Courtesy COURCELLES ART CONTEMPORAIN, Parigi
Edward Quinn, Picasso with bullfight mask, Villa La Californie, Cannes 1959, 2016. Stampa ai sali d'argento, 96 x 127 cm. Courtesy Suite 59 Gallery Amsterdam, Foto Edward Quinn
Mart Engelen, Suzanne, Amsterdam 1999, 2000. Stampa ai sali d'argento, 120 x 180 cm. Courtesy Suite 59 Gallery, Foto: Mart Engelen
Katsu Ishida, Death flower, 2016, Fotografia, 20 x 60 cm

Fabio ha costruito la sua collezione seguendo gli stessi consigli che darebbe a un nuovo collezionista. Bisogna "coniugare il piacere personale nella fruizione di un’opera con la certezza che si tratta non di un’opera occasionale, ma frutto dell'elaborazione di un artista. Dietro c'è un percorso e progetto preciso, che si affida alle cure di una galleria seria che, a sua volta, possa garantire la qualità anche fisica dell’opera, la sua produzione, l'eventuale tiratura e tutti quegli aspetti di serietà che sono le caratteristiche di un vero mercato dell’arte destinato a durare nel tempo." È il metodo che utilizza insieme ai noti critici e curatori, per individuare gallerie, già consolidate e meno conosciute, per MIA fair, un processo lungo di accurato lavoro.

La scelta di Milano come città ospitante è stata meno difficile, anzi "naturale e obbligata." Fabio spiega: "Milano è stata fin dagli anni sessanta culla della fotografia italiana con la nascita delle prime gallerie dedicate esclusivamente a questa forma d’arte e, poi per il suo ruolo importante, per certi versi esclusivo, nel campo dell’editoria, della moda, della pubblicità. A questo si unisce la presenza nel capoluogo padano di un forte mercato dell’arte che ha consolidato nel tempo il suo ruolo protagonista in Italia e, per certi aspetti, anche in Europa."

Il mercato dell’arte è forte a Milano, però Fabio ricorda che non è sempre stato così: "Partimmo con la prima edizione, nel 2011, nel pieno della crisi economica che aveva investito il mondo, e l’Italia in particolare. Pochi credevano che il progetto sarebbe riuscito." Ma continua Fabio: "La fotografia ha il vantaggio di essere una nuova e diversa forma di investimento nel mondo dell’arte e questo aspetto bilancia gli effetti negativi della persistenza della generale crisi economica. Nel resto del mondo basta guardare a come procede e si consolida nelle aste internazionali il mercato della fotografia d’arte con l’apertura, tra l’altro, di nuovi, interessanti mercati come quelli del Medio ed Estremo Oriente."

E quest’anno MIA Fair guarda al resto del mondo, tra la novità di questa edizione ci sono tre progetti tematici legati ad altrettante aree geografiche: il Focus Brasile, a cura di Denise Gadelha, il Focus Asturie, a cura di Monica Alvarez Careaga e il Focus Ungheria a cura di Art Photo Budapest.

MIA Photo Fair, Milano, The Mall – Porta Nuova, Dal 10 al 13 marzo 2017

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