New Frontiers: l'intervista a Dhruv Kapoor

Spinto dal desiderio di scardinare le convenzioni tradizionali per premiare la versione individuale delle persone, Dhruv Kapoor fonda la sua omonima etichetta nel 2013. Le sue collezioni co-ed conciliano l’estetica massimalista - trainata dalle sue origini indiane - alla estetica di stampo minimalista, appresa invece dalla sua permaneneza a Milano. Il suo obiettivo è rompere gli schemi mentali concentrandosi sull'aspetto intangibile degli abiti che generano le sensazioni e stati d'animo differenti. Al momento si trova a lavorare sulla prossima collezione che sarà presentata durante la Milano Fashion Week: «Abbiamo quasi concluso la collezione che presenteremo a giugno e non vediamo l'ora che tutto prenda vita».

L’OFFICIEL ITALIA: Quando è scoccata la scintilla per la moda?
DHRUV KAPOOR: Durante la scuola ho notato la mia inclinazione verso il design. Mi incuriosiva molto il modo in cui la moda esprimesse e comunicasse in maniera individuale. Una persona può non dire una parola eppure raccontare una storia attraverso i suoi abiti: chi è, che cosa rappresenta e come desidera essere percepita.

LOI: Sei nato in India, poi ti sei trasferito a Milano per studiare fashion design e hai cominciato la tua carriera da Etro. Come si traduce il tuo background nel marchio Dhruv Kapoor? 
DK: Il mio marchio è un mix eclettico di tutta la vivacità e l'eccesso che l'India ha da offrire, il tutto viene mescolato con l'estetica minimale, i tagli sartoriali e l'attenzione per i dettagli che ho acquisito grazie alla mia permanenza a Milano. La mia formazione e la mia esperienza lavorativa da Etro ha rimescolato le carte in tavola perché durante questo periodo ho appreso l'arte delle stampe e il funzionamento di un marchio.

Scorri verso il basso per scoprire tutta l'intervista a Dhruv Kapoor

LOI: Durante l’ultima Milano Fashion Week hai presentato la tua ultima sfilata co-ed. Come coesiste l'universo maschile a quello femminile?
DK: L'unità è al centro di tutto, noi di Kapoor puntiamo a rompere gli stereotipi tradizionali. Io e il mio team miriamo consapevolmente a soddisfare un sistema contemporaneo privo di regole di genere, libero da vincoli sociali o politici, dove l'unità è la chiave. Ogni pezzo è un'estensione della propria personalità, mi piace vedere che il nostro pubblico combina più tratti che si adattano alla loro personalità e al modo in cui desiderano essere percepiti, senza essere influenzati da qualcosa di restrittivo come il genere.

LOI: Qual è il rapporto tra funzionalità ed estetica nelle tue collezioni? 
DK: La vestibilità è fondamentale. Ogni pezzo ha un ruolo funzionale e mantiene un fattore di benessere grazie ad alcuni dettagli che aumentano l'energia. Ad esempio i nostri blazer sono arricchiti di cristalli o minerali ricaricabili, il quarzo può essere caricato nell’arco di una notte di luna piena per proteggere la nostra energia e purificare la nostra aura. Poi lavoriamo molto anche sulle le teorie dei colori che vengono impiegate per attivare parti del cervello che influenzano a loro volta lo stato d'animo.

LOI: Lavori molto con stampe, applicazioni, grafiche ed elementi decorativi... Come sviluppi la tua ricerca al decoro?
DK: Si tratta di una serie di prove e tentativi. Ci piace sperimentare con nuove tecniche, raccogliamo campioni, esploriamo una vasta gamma di materiali durante tutto l'anno e selezioniamo quelli che si adattano meglio al nostro messaggio stagionale. Mi dà grande gioia lavorare con gli abili artigiani indiani per aiutarli ad aggiornare le loro competenze, esplorando nuovi materiali e combinazioni di colori che si allontanano dalla loro palette tradizionale.

LOI: Hai anche realizzato la capsule collection Godzilla x Kapoor. Come è nata l'idea?
DK: La collezione intitolata "The Embracer" cerca di educare il nostro pubblico ad abbracciare tutte le nostre versioni, in un certo senso ad abbracciare la propria individualità che vogliamo proiettare. Godzilla è arrivato nel momento giusto e l’abbiamo inserito senza problemi nella nostra narrazione. Abbiamo riprodotto i mostri come se fossero tratti di personalità differenti, ognuno con un superpotere che li rende gli eroi del nostro pianeta.

LOI: Quali sono i vostri trademarks in termini di prodotto? 
DK: Le camicie allacciate, i jeans larghi e i capispalla impreziositi che sono i miei preferiti. La borsa sta lentamente diventando il nostro nuovo pezzo forte, con nuove versioni che verranno presentate a giugno.

LOI: Ti piace l'idea di abbinare la tua visione creativa a qualche altro marchio?
DK: Più siamo, meglio è. Sono sempre entusiasta di collaborare e costruire collettivamente. Che si tratti di qualcuno con opinioni contrastanti o affini. Imparo anche molto dal processo e questa è la parte che preferisco di una collaborazione. Poi, il risultato è sempre una sorpresa.

LOI: Quali sono i tuoi obiettivi per il futuro?
DK: Vogliamo continuare a potenziare tutto quello che facciamo, dove l'unità è fondamentale. Mi piacerebbe che il nostro marchio ricordasse il vero potenziale delle persone e che le aiutasse a proiettare la loro versione migliore. Per l'anno prossimo vogliamo ampliare ulteriormente il nostro portfolio di borse ed espandere le nostre collezioni anche sui prodotti lifestyle.