Let's Discover Axos: il rapper melodico racconta il nuovo album Manie

Il 25 marzo è uscito il terzo album in studio del rapper melodico milanese Axos. Un'ascesa veloce, una crew di ascoltatori che sono un po' degli amici, qualche mania, 12 tracce prodotte interamente da JVLI e il Live Trip Experience, in programma questa sera (14 aprile) ai Magazzini Generali a Milano. Axos con il nuovo album Manie è pronto ad arrivare in alto, ma non a piacere a tutti. Alla vigilia del lancio del disco lo abbiamo intervistato. "Manie piace a tutti", si legge sui cartelloni in giro per Milano. Ma non è musica per tutti, sottolinea il rapper milanese.

L'OFFICIEL ITALIA: Ma quindi ti aspetti di piacere a tutti?

AXOS: Assolutamente no! Questa frase viene da un episodio successo qualche anno fa. Mi hanno detto che avrei dovuto fare musica che piace un po' a tutti, insomma quello che facevo non andava bene. E da li è nato un po' questo mio desiderio di rivalsa, di fare quello che piace a me, per poi piacere agli altri. Anche perchè pensandoci, cosa piace a tutti? Nulla.

LOI: Raccontami subito di The Experience, il primo live trip della storia, stasera ai Magazzini Generali

AXOS: Sono molto gasato, è la prima volta che si fa una cosa del genere. L'album Manie nasce da un periodo di introspezione durato circa un mese, un percorso personale gigante che mi ha pernesso di aprire delle porte al me più intimo. Da qui è nata l'idea del Live Trip Experience: volevo condividere con gli altri questo mio viaggio e passare dal biografismo all'universalismo, semplicemente condividendo. Ci sarà la musica, il concerto, ma anche il trip, l'esperienza. Rispetto a quello che accadrà, vi lascio con la curiosità.

LOI: E quali sono le tue manie?

AXOS: Ogni traccia racconta qualcosa del viaggio che ho fatto. Ho messo su carta e poi su musica quello che ho vissuto, rielaborandolo con lucidità. Ma non parlo di una mania in particolare. Sono le manie di tutti, di oggi, della società.

LOI: Questo album è molto diverso dal precedente, un'evoluzione quasi. C'è un brano a cui sei più legato?

AXOS: Malavita, perchè dico le cose come stanno chiaramente. L'ho scritto a metà del disco, è arrivato dopo i primi brani in cui facevo giri infiniti con le parole, ero molto criptico. Nasce perchè mi è stato proposto di realizzare un brano per una una serie TV, ho letto lo script e sembrava si parlasse davvero della mia vita. Così ho scritto la traccia, decidendo di essere più limpido rispetto ai brani precedenti. Più onesto.

LOI: Che ruolo ha secondo te l'artista rispetto al suo pubblico?

AXOS: Il ruolo dell'artista è da sempre lo stesso: essere ricettore e trasmettitore verso gli altri. Per questo io mi sento completamente responsabile. La nostra responsabilità come artisti è sapere che trasmettiamo, influenziamo, cambiamo anche le persone, per questo mai essere portatori di retoriche malsane. Anche perchè a quelli come me ascolta un pubblico sempre più giovane, bisogna stare attenti.

LOI: "A quelli come me"...  ti riferisci ai rapper? Tornando all'album, è un prodotto nuovo, maturo, ricco di sonorità che ti appartengono ma anche molto diverse, ti descriveresti in un genere?

AXOS: I tre macrogeneri che ci sono nella mia musica sono il rap, l'hip-hop e l'elettronica. Il genere è un flow misto, a volte più duro, a volte meno, ma mai melodico. Poi il punk londinese mi piace tantissimo, influenza la mia emotività, ma non si percepisce nel mio lavoro.

LOI: Hai citato un genere musicale che è anche una sottocultura importantissima, legata da sempre alla moda. Cosa pensi del rapporto tra moda e musica?

AXOS: La musica è show e la moda diventa show. Si uniscono per rinforarsi a vicenda, mixandosi. Sono una la forza dell'altra.

LOI: Vorrei concludere, parlando del brano Sottozero con Emis Killa...

Axos: È un brano che è nato da una profonza stima artistica tra me e Emis Killa. Parla del nostro presente e del fatto che ci siamo temprati ad avere il cuore sottozero, formarsi a rimanere freddi per funzionare meglio. Mantenere la calma. Ciò non vuol dire soffocare la sensibilità, ma calibrarla ed è proprio questo che ti fa fare un disco, altrimenti vai nel panico. E poi è nato in modo molto rap, seguendo semplicemente il flow ed è stato bellissimo.