Benvenuto autunno: 7 vini per celebrare la nuova stagione
Una selezione di vini rossi e rosé per brindare alla fine dell’estate.
Il passaggio dai mesi più caldi all’autunno è ricco delle sfumature di colore con cui si tingono le foglie della vite. Le stesse che si ritrovano nel bicchiere con questi vini perfetti per l’autunno, da portare a tavola con le ricette di stagione.
A, Fattoria Aldobrandesca
La A è una delle lettere simbolo per la famiglia Antinori ed è stata scelta per rappresentare l’espressione più nobile del vino rosato prodotto dai Marchesi. “A” proviene dalla Maremma ed è realizzato con uve di Aleatico cresciute su terreni di origine vulcanica. La sua immagine, abbinata agli scatti dell’artista Doan Ly, evoca sentori di rosa e di fragola che lo caratterizzano insieme a fresche note di frutti rossi, accentuate dalla sua sapidità.
Badia a Corte, Torre a Cona
La villa settecentesca dei Conti Rossi di Montelera, in provincia di Firenze, è l’emblema della passione vitivinicola di Torre a Cona. Qui, su uno degli appezzamenti più alti della tenuta, nasce Badia a Corte, 100% Sangiovese che affina per due anni in botti di rovere, sviluppando note di sottobosco e cuoio, mantenendo al contempo una freschezza innata e un sorso complesso, dai tannini morbidi.
Ceccante, Grillesino
Eroe della tradizione toscana, delle imprese di Ceccante si narra da tempo immemore, impegnato a fuggire dai balordi rifugiandosi tra le viti della Maremma. Oggi il suo nome è custodito dall’etichetta del Cabernet Sauvignon di Grillesino, rosso affinato in barrique per 16 mesi. I suoi sentori balsamici e floreali lasciano spazio a tannini armonici e una bella struttura al palato, dalla beva decisa.
Chiaretto Bardolino, Santa Sofia
Chi decide di aprire una bottiglia di Chiaretto Bardolino non potrà fare a meno di brindare ai primi 50 anni dall’arrivo della famiglia Begnoni a Santa Sofia. Grazie alla loro rivoluzione enoculturale, oggi è possibile apprezzare etichette come il rosé di Bardolino, nato da uve di Corvina, Rondinella e Molinara vinificate direttamente in rosato. Il colore rosa pesca anticipa il bouquet di lamponi, il palato fresco e suadente e il finale agrumato.
Nina, Villa Santo Stefano
Nuova etichetta per la cantina di Wolfgang Reitzle, Nina è un Cabernet Franc in purezza che nasce nel cuore della Maremma. Disponibile in sole 2mila bottiglie, l’annata 2020 è dedicata a Nina Ruge, autrice di best seller e volto televisivo tedesco, moglie del proprietario dell’azienda agricola Villa Santo Stefano. Le note di peperone dolce e frutti rossi anticipano una piacevole freschezza e un tannino fine, mentre il finale lungo e succoso lascia il segno.
Passo del Cardinale, Paololeo
Magnifica espressione enoica pugliese, quella delle Cantine Paololeo è una storia che parte da San Donaci, a sud di Brindisi. Settanta ettari e un’antica masseria fanno da sfondo alla produzione di chicche come il Passo del Cardinale, Primitivo di Manduria. Il naso è ricco di frutti a bacca nera, con sfumature di liquirizia, mentre la beva è decisa e avvolgente, con tannini vellutati e un finale consistente, dai rimandi speziati e di frutti di bosco.
Refosco, Castello di Buttrio
Sui Colli Orientali del Friuli, Castello di Buttrio è la scommessa vinta con successo da Alessandra Felluga di creare dei vini rappresentativi del territorio, equilibrati e piacevoli alla beva. Come il Refosco, con i suoi sentori speziati e di frutti rossi che si intensificano al sorso grazie alla struttura minerale. Amarene e more conquistano il palato e restano sul finale insieme alle sfumature speziate.