Le quattro stagioni del gin giapponese
Racchiude l’essenza della natura, l’eleganza e l’artigianalità tipica del Giappone. Nella trasparenza dei suoi riflessi, Roku Gin svela sei differenti botaniche tipiche della terra del Sol Levate, legate alle quattro stagioni.
Prendersi il proprio tempo, per la cultura giapponese, è fondamentale. Contemplare il lento scorrere delle stagioni, apprezzare i profumi della natura che cambiano, i colori che sfumano durante l’inverno e poi tornano a brillare durante l’estate, lo è altrettanto. In Giappone, i riti legati alla contemplazione e alla celebrazione della natura sono tantissimi e hanno radici centenarie, come l’Hanami, usanza con cui, in primavera, si gode della bellezza dei sakura, gli alberi di ciliegio in fiore che attirano gli sguardi curiosi da tutto il mondo. Oppure la cerimonia del tè, in cui ogni gesto è calibrato e ricco di significati. Dagli abiti indossati dall’ospite, alla purificazione degli oggetti per la degustazione, fino alle tazze da cui si beve il tè verde, considerate preziose come un diamante.
Il sogno di Shinjiro Torii
Ecco perché, quando Shinjiro Torii decide di produrre un gin giapponese e farlo apprezzare al mondo intero, racchiude all’interno di una bottiglia tutti gli elementi che caratterizzano l’eleganza e le tradizioni della sua terra. Si deve infatti al fondatore di casa Suntory, nel 1936, la nascita di Hermes Gin, primo distillato di ginepro del Sol Levante che, ispirato a quelli di stampo londinese, fonda la sua ricetta su otto diverse botaniche. Ottant’anni dopo, per dare nuova forma alle ambizioni di Shinjiro Torii, i master distiller di Suntory hanno dato vita a Roku Gin, partendo dagli elementi che la natura giapponese mette a disposizione, valorizzando la ricetta naturale e le sue caratteristiche aromatiche. Nella nuova bottiglia dalla forma esagonale di Roku, il cui nome significa “sei”, è contenuta tutta l’essenza della terra del Sol Levante, attraverso sei botaniche caratteristiche, raccolte nel periodo dell’anno in cui raggiungono il loro Shun, ovvero il periodo di massimo splendore. Così, ogni sorso del gin giapponese richiama una passeggiata tra i fiori sakura, il rito centenario della cerimonia del tè, la piacevole speziatura pepata che dona carattere alla stagione autunnale e i sentori agrumati che scaldano le fredde giornate invernali. Roku Gin vive attraverso le stagioni e ricorda a tutti i gin lover che i doni della natura sono preziosi e si possono sentire e catturare grazie allo Shun, da rivivere a ogni sorso del pregiato distillato.
L’essenza delle quattro stagioni di Roku Gin
Parte del portafoglio Beam Suntory, distribuito in Italia da Stock Spirits srl, Roku Gin rappresenta un prodotto premium, con le sue botaniche giapponesi che richiedono un intero anno per essere raccolte. In primavera è il momento delle foglie e dei fiori di Sakura, distillati a freddo per mantenere intatte le note delicate, amplificando i sentori floreali del gin. Durante l’estate si raccolgono i tè verdi di due diverse prefetture, Sencha e Gyokuro, nel periodo in cui regalano il loro miglior raccolto (detto Summer Flush), capaci di donare un tocco erbaceo e leggermente amaricante che si rivela sul finale della degustazione di Roku Gin. In autunno è la volta del pepe Sansho, distillato fresco per dare una speziatura agrumata e delicatamente pungente, rafforzata dai sentori citrici dello yuzu invernale, di cui viene impiegato solo il cuore della distillazione, dove è presente la più alta concentrazione di oli aromatici.
Come degustare Roku Gin
Se un primo assaggio in purezza permette di apprezzare la varietà delle botaniche giapponesi presenti nella sua ricetta, Roku Gin raggiunge il suo Shun quando sapientemente miscelato con ingredienti in grado di esaltarne le diverse sfumature aromatiche. Ideale per preparare un Dry Martini dal twist orientale, deve essere conservato in congelatore a -30° per far sì che il drink esprima il suo massimo potenziale. In un mixing glass pieno di ghiaccio, andranno inseriti 10 ml di vermouth dry, 60 ml di gin, per poi mescolare la miscela e raggiungere la perfetta diluizione. Una volta versato in una coppetta martini (anch’essa ghiacciata), potrà essere arricchito con gli oli essenziali di limone ed essere servito con la classica oliva. Gli amanti del Gin&Tonic potranno anche sperimentarlo con una versione fresca realizzando una granita alcolica a base Roku Gin, lime e limone, da adagiare su acqua tonica, direttamente in un bicchiere da long drink. Da sorseggiare nelle calde serate estive per ritrovare, nel relax e nella quiete delle vacanze, il proprio momento di Shun.