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Siciliana o napoletana? Le due facce della cassata

Poche, impercettibili differenze che danno due facce a uno dei dolci italiani più famosi
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Il panettone sta a Milano come la cassata sta alla Sicilia. Certo che sì, anche se una trentina d'anni fa la vicinissima Napoli ha rimescolato le carte in tavola: fu lo scomparso Mario Scaturchio, per primo, a variare la ricetta della cassata siciliana rendendola più napoletana e, c'è chi dice, più facile da prepare e leggera. Così, la nuova versione ha iniziato a diffondersi a Napoli e in tutto il territorio partenopeo con il nome di cassata napoletana. Ma quali sono le differenze di questi due dolci italianissimi? 
 

Cassata siciliana e cassata napoletana, le differenze
 

Sicuramente poco note e impercettibili ai più, le differenze tra le due cassate d'Italia ci sono eccome. Prima di tutto, quella più importante è la tipologia di ricotta impiegata: se la siciliana vuole solo quella di pecora, quella napoletana ama la ricotta vaccina (seppur con le dovute eccezioni). A Palermo come a Napoli, il primo passaggio è quello di lavorare il formaggio, di pecora o vaccino che sia, con lo zucchero per poi lasciarlo riposare in frigorifero. Poi, da qui, le due ricette iniziano a variare. Per quella siciliana si taglia a strisce e a quadratini il pan di Spagna e si riempie la base di uno stampo rotondo mentre, sul bordo, il pan di Spagna viene intervallato da pasta reale. Successivamente, si versa al centro la ricotta zuccherata e condita con gocce di cioccolato e zuccata sciroppata o candita. Il giorno dopo, poi, il dolce si capovolge e lo si ricopre con lo zucchero fondente. Il tocco finale? Le decorazioni barocche, in pieno stile siciliano.

A Napoli, invece, si taglia a metà il pan di Spagna per poi inumidirlo con una bagna liquorosa, solitamente a base di Strega. Tra i due strati si pone la ricotta zuccherata condita con frutta candita e gocce di cioccolato. La torta, in questo caso, non viene capovolta ma viene interamente ricoperta dallo zucchero fondente, decorato con più semplicità rispetto alla cassata siciliana: solo frutta, cioccolata o ciuffetti di naspro, altra specialità tipica di questi luoghi. Vada come vada, non c'è gara: la cassata, nella sua versione tradizionale alla siciliana o in quella più nuova napoletana, resta sempre uno dei dolci più buoni al mondo.

Photo courtesy: Giulia Marelli

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