Il passaggio all’età adulta, innocenza ed erotismo, maschile e femminile.
Si parte sempre da una suggestione, un conflitto. È la tensione che, per Veronique Branquinho, si fa energia creatrice.
La designer belga, diplomata alla metà degli anni Novanta presso la Royal Academy of Fine Arts di Antwerp, appartiene alla generazione successiva a quella del collettivo degli Antwerp Six, ma si slega totalmente dalla tradizione locale e sviluppa uno stile che la rende una voce fuori dal coro, lontana da tutte le convenzioni e tendenze contemporanee.
Il tema del conflitto ricorre nelle sue creazioni, declinato in forme differenti, e ricorre nelle proposte per l’autunno-inverno ’17 in una collezione che mette in scena un romanticismo cupo. Le donne a cui pensa la designer sono i personaggi di un diario e i momenti raccontati nelle pagine scorrono secondo un tempo interiore.
La componente maschile è molto forte e si traduce nei panciotti, nelle salopettes, nelle giacche dal taglio sartoriale portate sopra camicie dai colli alti che risentono di influenze vittoriane.
Bodysuits e abiti sono impreziositi da applicazioni di cristalli.
I lunghi cappotti sono indossati come mantelle mentre gli shorts si portano sopra lunghe calze bianche, richiamando alla mente uno stile infantile di un’altra epoca.