Fashion Week

The Attico: completi maschili e party dress iperglamorous

Un’atmosfera speakeasy per il Supper club, women only, di The Attico
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Da The Attico luci rosse, e un décor degno di un set cinematografico che ha trasformato un ristorante cinese piuttosto anonimo di via Lazzaretto in uno speakeasy per sole donne. In una profusione di lanterne, porcellane, trionfi di fiori, divani di velluto. Le modelle assumono pose languide/blasé, ricordano certi fotogrammi viscontiani, Charlotte Rampling o Florinda Bolkann ne “La caduta degli dei”. «Ci siamo immaginate una donna che, finito il lavoro, viene qui per rilassarsi con le amiche e assumere un’altra identità», racconta Gilda Ambrosio. Per questo, oltre agli squisiti abiti di piume e glitter, omaggio alle flapper e agli anni ’30, e ai minidress iperfemminili caratteristici del marchio, ci sono molti completi maschili, simili a quello che indossano alla presentazione le 2 fondatrici,  dalle spalle e dalle proporzioni esagerate, come negli anni ’30, o negli ’80. «Quando abbiamo lanciato il nostro primo pantsuit maschile, in un fuxia carico, ha avuto un tale successo che abbiamo deciso di riproporlo in questa collezione in più varianti». Maschile a parte, le party-girls in cerca del glamour made in Attico cui sono abituate non rimarranno deluse: potranno scegliere tra boleri di marabù portati su pantaloni zebrati, miniabiti di frange di cristallo che a sorpresa, quando la modella si gira, si trasformano in una strutturatissima opera di corsetteria, abiti lunghi in macropaillettes, borse da sera di raso, piume e strass che sembrano uscite dal set del “Grande Gatsby”, anche se più quello di Luhrmann che il primo film con Robert Redford e Mia Farrow, slip dress, wrap dress, boleri squadrati da new wave anni ’80. E poi raso, fiocchi, colori

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