Saint Laurent autunno inverno 2025, la sfilata di Anthony Vaccarello chiude la PFW
Saint Laurent presenta la sua collezione femminile per l’inverno 2025, firmata da Anthony Vaccarello. Un omaggio «all’essenzialità che da sempre definisce il DNA della maison, dove la purezza delle forme e la precisione del taglio sostituiscono ogni orpello».
Cosa succede quando si elimina ogni decorazione superflua, ogni concessione all’ornamento, ogni distrazione estetica? Anthony Vaccarello risponde con la collezione Saint Laurent autunno inverno 2025: una lezione di rigore e sottrazione, un esercizio di pura costruzione. La silhouette è ridotta all’essenziale, come tracciata da pochi segni netti su un foglio bianco. Le gonne ampie, stone-washed, si incontrano con blouson di pelle, creando una tensione tra volume e struttura. I colori sono pochi ma saturi, una versione densa e compatta della palette Saint Laurent. Non ci sono fronzoli, non c’è spazio per il decorativismo: tutto è determinato dal taglio e dalla materia.
E la materia è dove Vaccarello sperimenta di più. Il guipure si abbina ai tessuti stretch, la seta cigaline con stampe animalier e floreali viene immersa nel silicone, i tessuti couture si fanno vissuti, alterati, quasi scomposti. Il risultato è una superficie nuova, con una sensualità più tattile che visiva. Gli accessori – pochi, ma calibrati – rompono questa austerità con dettagli inaspettati. Le scarpe a punta sono decorate con una rosa quadrata in satin, mentre i gioielli bold in cristallo di rocca, la pietra amata da monsieur Yves Saint Laurent, aggiungono un tocco di misticismo.
Il set? Un ovale di onice nero, levigato e impenetrabile, le cui pareti illuminate sembrano suggerire profondità inesplorate. Un riflesso perfetto della collezione stessa: apparentemente impenetrabile, ma capace di rivelare una stratificazione più profonda. Vaccarello continua il suo dialogo con il linguaggio Saint Laurent, riducendolo all’osso senza privarlo di impatto. Il risultato è una collezione che non chiede attenzione attraverso l’eccesso, ma la conquista con la precisione.