Louis Vuitton autunno inverno 2025: il viaggio come espressione di stile
La moda è un viaggio, e per la collezione donna autunno inverno 2025-2026, Louis Vuitton trasforma la passerella in una stazione ferroviaria, un luogo di partenze e ritorni.
Nicolas Ghesquière, direttore artistico delle collezioni femminili di Louis Vuitton, ha scelto L'Étoile du Nord, uno spazio segreto e suggestivo accanto alla Gare du Nord, a Parigi, per rievocare la poesia del viaggio in treno. «L’idea iniziale era la stazione ferroviaria. Il suo potere evocativo. Le numerose scene che richiama alla mente, da A qualcuno piace caldo a 2046, da Casablanca a Snowpiercer, fino a Assassinio sull’Orient Express di Agatha Christie», ci racconta Ghesquière. L’atrio della stazione diventa così teatro di un racconto senza tempo, fatto di abbracci, addii, scoperte e nuove avventure.
Il legame tra Louis Vuitton e il mondo del viaggio è essenziale per comprendere l’identità della maison francese. Tutto ha origine nel 1854, quando Louis Vuitton apre il suo primo atelier a Parigi, in Rue Neuve-des-Capucines, con l’intento di rivoluzionare il mondo dei bagagli. Vuitton, che si era formato come apprendista presso un fabbricante di bauli, intuisce che il viaggio sta cambiando: con lo sviluppo delle ferrovie i bagagli devono adattarsi a nuove esigenze di praticità, leggerezza e resistenza.
La collezione traduce queste emozioni in abiti che fondono nostalgia e modernità. Linee leggere e volumi strutturati si incontrano in silhouette che evocano l’eleganza rétro dei viaggiatori di un tempo, mentre tessuti tecnici e dettagli audaci proiettano la tradizione della Maison nel futuro. Le iconiche borse da viaggio si evolvono con l’introduzione di Express, un nuovo modello ispirato al modello Keepall, caratterizzato da colori delicati e una forma morbida e fluida.
Un altro omaggio alla dimensione del viaggio arriva dalla collaborazione con i Kraftwerk, pionieri della musica elettronica, il cui album Trans-Europe Express è stato fonte d’ispirazione per l’intera collezione. «Era una scelta naturale. La loro musica, il loro immaginario, la visione futuristica che hanno sempre trasmesso... E poi il nome stesso dell’album, un'omaggio ai viaggiatori europei», spiega Ghesquière. La copertina dell’album appare su abiti e accessori, trasformando ogni look in un tributo alla cultura del viaggio. Il risultato è una collezione che celebra il movimento, la nostalgia e l’innovazione, incarnando l’essenza di Louis Vuitton: il lusso come esperienza, l’eleganza come avventura.