Fashion Week

Sacai va alla ricerca di armonia

Le scomposizioni tipiche di Sacai si fondono con accenti di eleganza bourgeois, riferimenti al mondo funk dell’America anni ‘70 e maxi stampe mappamondo
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Per Chitose Abe, la fondatrice e anima creativa di Sacai, la moda non è mai stata una sequenza di abiti da mettersi addosso. Giapponese e orgogliosamente indipendente, la designer rivendica da sempre il diritto alla creatività pura, anche se porta meno business. Questa volta ci aggiunge una nota più alta, una riflessione sul mondo di oggi, o meglio su come potrebbe essere se tutti si imbarcassero, come lei, in una ricerca di armonia. Lo show si apre con una serie di stampe che riproducono in grande formato la cartina politica del mondo, un motivo che parte da mises più fluide, per traslare su pezzi in perfetto Sacai style, dove scomposizioni e ricomposizioni abbondano. Poi si entra nel vivo della collezione, calibrata al meglio tra l’inaspettato e l’elegante, con dei richiami all’estetica bourgeois di Chanel. E con una T-shirt programmatica. «One Nation Under a Groove», una nazione unita dal groove, che è il titolo di una hit datata 1978 dei Parliament Funkadelic di George Clinton, l’attempato e flamboyant signore seduto in prima fila, per gli appassionati di musica un pilastro portante del funk. Abe mescola con grazia ciò che sembra apparentemente inconciliabile: ha trovato quella consonanza che cercava.

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