Fashion Week

Pollini, Trussardi e Woolrich. Cartoline di stile dalla 97esima edizione di Pitti Uomo

Dalle calzature stilose e ultra light di Pollini, al nuovo corso fatto di collaborazioni con hot designer di Trussardi, passando per i 190 anni di storia di Woolrich, celebrati con l'Arctic Parka capsule collection. Alla scoperta di tre diverse anime di Pitti Uomo
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Woolrich compie 190 anni e per festeggiare un anniversario tanto significativo ha scelto la seconda giornata della 97esima edizione di Pitti Uomo. In una Firenze baciata dal sole, il brand ha dato appuntamento agli ospiti negli spazi della Dogana di via Valfonda, appena fuori dalla Fortezza da Basso e lì ha fatto vivere una experience “sottozero”, ricreando l’ambiente di un bosco di montagna in pieno inverno, con tanto di fiocchi di neve,  ghiaccio in terra e vento che fischia tra gli alberi. Per l’occasione è stata anche presentata la Arctic Parka capsule collection, una serie di rielaborazioni del suo capo più iconico, l’arctic parka in grado di reggere anche a condizioni climatiche estreme.

Woolrich 

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Ha una doppia anima solo all’apparenza la collezione Pollini per l’AI 2020/21 presentata a Pitti Uomo. Da una parte ci sono le raffinate riedizioni di modelli o dettagli presi dall’archivio del marchio e resi contemporanei grazie anche a scelte cromatiche sofisticate. Dall’altra prende corpo un universo che si ispira al mondo della montagna, con sneakers che catturano l’occhio e scarponcini che richiamano i grandi scalatori del passato. In realtà c’è un fil rouge che unisce tutte le proposte ed è l’assoluta leggerezza di tutti i modelli, anche quelli dall’aspetto più vigoroso. Unita al comfort assoluto, su cui da sempre il brand non transige. E con il plus di soluzioni tecniche inaspettate, come la suola interamente in gomma che all’occhio sembra invece una variante più tradizionale in cuoio.

Pollini 

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La collezione parte dall’idea primaria di ridare respiro e attualità al patrimonio di Trussardi, quello degli anni ’80 e ’90, ibridandolo col contemporaneo e le evoluzioni subite dalla moda in questo ultimo decennio. “Trussardi, nell’immaginario collettivo, rappresenta un’eleganza sofisticata ma mai inaccessibile; l’invenzione del lifestyle italiano, la sublimazione di una voglia di distinguersi ma con gusto”, afferma lo stesso di salvo. Che prosegue: “mi ricorda, in qualche modo, il sapore di alcuni salotti di case di amici in cui durante l’adolescenza andavamo a giocare in assenza dei genitori. Se chiudo gli occhi e torno a quelle sensazioni trovo sempre un dettaglio che mi riporta al levriero. L’atmosfera che ho voluto ricreare con questa collezione è proprio questa: l’arrivo di una nuova generazione nel salotto buono della moda milanese. Un incontro di stili e una stratificazione di generazioni da cui nasce sempre qualcosa di nuovo, seppur strettamente legato all’intuizione originale di Nicola Trussardi”. Ne viene fuori una collezione che potremmo definire casual, nel senso più puro e alto del termine: pratica, disinvolta, elegante, adatta alla personalizzazione e che tiene conto dei processi in atto che stanno progressivamente assottigliando la linea di demarcazione fra formale e sportivo, fra giorno e notte, fra lavoro e tempo libero. Un esercizio di stile che aggiorna gli stilemi che hanno reso Trussardi celebre nel mondo: la pelle, il denim, le grafiche, declinate sia sul jersey che sulla maglieria, col levriero che torna di nuovo assoluto protagonista.

Trussardi 

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